Salerno celebra dieci anni di accoglienza: eventi per ricordare il primo sbarco

Salerno celebra dieci anni di accoglienza: eventi per ricordare il primo sbarco

Salerno celebra dieci anni di accoglienza con eventi che riflettono sulle storie dei migranti e l’impatto culturale nella comunità, promuovendo inclusione e solidarietà attraverso iniziative significative.
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Salerno celebra dieci anni di accoglienza: eventi per ricordare il primo sbarco - Gaeta.it

Un’importante iniziativa segna il decennale dal primo sbarco a Salerno, avvenuto dieci anni fa, un evento che ha cambiato il volto della città. Oggi si può riflettere non solo sulle storie di speranza e riscatto dei migranti, ma anche sull’impatto sociale e culturale dell’accoglienza nella comunità salernitana. La presentazione dell’evento “Salerno Città dell’Accoglienza” ha avuto luogo stamane a Palazzo di Città, alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli e dell’assessore Paola De Roberto. Un’opportunità per ripercorrere un decennio di iniziative e progetti mirati all’inclusione e alla solidarietà.

Gli eventi in programma per il decennale

L’evento di celebrazione prenderà il via giovedì 12 dicembre alle ore 18.30 presso la Stazione Marittima, dove si terrà un Flash Mob intitolato #salernocittàaccogliente. Questo momento di gioia collettiva sarà seguito da una serie di eventi significativi che raccontano le diverse sfumature dell’accoglienza nella città. Tra essi, “Next stop Salerno – Racconti di Arrivi“, curato dalla Consulta dei Popoli di Salerno in collaborazione con l’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi. Questo intervento vuole mettere in evidenza le storie di chi è giunto in città, offrendo una nuova narrativa sui migranti e sul loro contributo.

Proseguendo, si parlerà anche dei “Corridoi Umanitari“, un progetto innovativo che cerca di affrontare l’accoglienza in modo diverso, supportato dalla Fondazione della Comunità Salernitana e dalla Comunità di Sant’Egidio. Un’altra attività di spicco è “Mani Tese Verso il Futuro“, presentata dai club Interact, Rotaract, Inner Wheel e Rotary della città, un’iniziativa che punta a coinvolgere i giovani nella crescita e nell’inclusione dei migranti.

Una significativa opera teatrale, intitolata “26 – Come in Mare, Così in Terra“, sarà anche presentata al pubblico, sotto l’impegno della giornalista Concita De Luca. Questa performance riporta alla memoria il drammatico sbarco di 26 corpi senza vita, recuperati tra le onde e approdati a Salerno nel novembre 2017. Un’opera simbolo, che racconta il dramma della migrazione e rende onore alle vittime di un viaggio troppo spesso fatale.

Spazi di riflessione e azione: un avvicinamento culturale

Venerdì 13 dicembre avrà luogo un incontro presso il Liceo T. Tasso di Salerno, dal tema “Pensare e Comunicare l’Accoglienza“. Questa sessione è organizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno, e il Linea D’Ombra Festival. L’incontro sarà un’importante occasione per discutere sull’importanza della comunicazione nell’ambito dell’accoglienza e sulla percezione che la comunità ha nei confronti dei migranti.

Nel pomeriggio, al Palazzo Genovese si inaugurerà l’Hub Interculturale “Largo Campo”, gestito da Arci Salerno, e sarà presentata la mostra fotografica “Approdi. L’Accoglienza Vista con gli Occhi dei Volontari“. Questo spazio culturale promette di essere un punto di riferimento per la formazione e il dialogo interculturale, offrendo opportunità di confronto tra giovani e adulti attivi nell’accoglienza.

Un focus sui giovani e le prospettive future

Il programma prosegue sabato 14 dicembre con un incontro al Salone dei Marmi, dal titolo “Salerno Città dell’Accoglienza. A 10 Anni dal Primo Sbarco“. Qui interverrà Ahmad Al Rousan, rappresentante di Medici Senza Frontiere, per portare un contributo di riflessione sui cambiamenti avvenuti negli ultimi anni.

Il sindaco Napoli, nel suo intervento, ha ricordato il numero degli sbarchi avvenuti a Salerno, raggiungendo il traguardo di 38 eventi. È fondamentale far sentire il calore e l’umanità a chi arriva sulle nostre coste, mitigando i dolori e le tragedie vissute dai migranti. Paola De Roberto ha sottolineato come Salerno sia diventata una città multiculturale, dove l’inclusione è non solo possibile, ma anche realizzata attraverso una solida rete di sostegno sociale.

Tra i vari progetti in corso, si distingue “Mani Tese Verso il Futuro” che punta a coinvolgere i giovani salernitani, proponendo attività ricreative e formative. Il progetto offre occasioni di socializzazione e apprendimento per i ragazzi, contribuendo così a ridurre le distanze e a costruire una comunità più coesa e solidale.

Salerno si riconferma così un esempio di accoglienza e integrazione, in un panorama dove l’umano torna al centro di ogni iniziativa.

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