Roma Capitale sarà presente alla prossima Smart City Expo, in programma a Barcellona dal 5 al 7 novembre. L’evento si propone come uno dei principali momenti di confronto sull’innovazione urbana e la trasformazione digitale. La Giunta ha recentemente approvato una memoria che conferma ufficialmente la partecipazione della città, dimostrando così l’impegno del governo locale verso temi cruciali come la sostenibilità e la digitalizzazione. La cabina di regia capitolina punta a rafforzare la rete di relazioni internazionali, oltre a mostrare i progetti pionieristici avviati nella capitale italiana.
Una vetrina per i progetti innovativi di Roma
L’evidenza di progetti come la Casa delle Tecnologie Emergenti sarà uno dei punti forti della presentazione romana. Questo spazio è stato creato per sostenere le startup innovative che operano in vari settori, rendendo la capitale un laboratorio di idee e sperimentazioni in grado di generare impatto economico e sociale significativi. La Casa delle Tecnologie rappresenta un paradigma di sviluppo smart, puntando a una Roma sempre più dinamica e proiettata verso il futuro.
Durante la fiera, si illustreranno anche gli sforzi in corso per dotare la città di infrastrutture tecniche più sviluppate e integrate. La rete 5G, per esempio, riveste un ruolo fondamentale per connettere i cittadini e le imprese in modo sicuro e accessibile. Inoltre, si parlerà dei sistemi di gestione integrata dei servizi pubblici, che mirano a ottimizzare l’efficienza degli interventi urbanistici e sociali. Al centro della presentazione ci saranno anche altre tecnologie innovative che Roma sta implementando.
Progetti che rafforzano l’economia sociale
Monica Lucarelli, assessora alle Attività produttive e pari opportunità, ha fatto sapere che il Comune presenterà anche il progetto “Impresa Comune“. Questa iniziativa ha già ricevuto riconoscimenti come best practice a livello europeo, e ha consentito a quasi 90 aziende romane di intraprendere un percorso di trasformazione in società benefit. La proposta rappresenta una chiara connessione tra profitto e responsabilità sociale, nell’ottica di creare un’economia sostenibile.
La presenza a Barcellona sarà quindi non solo una vetrina ma anche un’occasione per intensificare i contatti con investitori globali e attuarne l’attrazione di investimenti strategici. Secondo Lucarelli, Roma ha intenzione di posizionarsi come un modello di innovazione, assicurando crescita economica e sociale a vantaggio dei suoi abitanti.
Innovazione sociale attraverso collaborazioni
Il viaggio di Roma a Barcellona sarà caratterizzato dalla consapevolezza che l’innovazione non può avvenire isolatamente. Riccardo Corbucci e Antonella Melito, rispettivamente presidente e vice presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione tecnologica, hanno parlato dell’importanza della Consulta Smart City Lab, creata per dare concretezza alle politiche d’innovazione digitale della città. Questo spazio di dialogo è ritenuto fondamentale per costruire un futuro migliore attraverso il confronto tra istituzioni e cittadini. Anche le “Palestre dell’Innovazione” saranno presentate, che si pongono come volano per la trasformazione digitale e inclusiva della Capitale.
Un altro aspetto significativo sarà la collaborazione con le società partecipate. AMA, la municipalizzata per la raccolta dei rifiuti, mostrerà il progetto di digitalizzazione dei processi di gestione e raccolta dei rifiuti, che consentirà un monitoraggio dettagliato. Roma Servizi per la Mobilità presenterà la nuova Centrale della Mobilità e una piattaforma integrata di Sharing Mobility, un passo avanti per rendere gli spostamenti in città sempre più fluidi e sostenibili. Lo stand di Roma, che occuperà 120 mq, offrirà diverse possibilità di confronto attraverso talk e dibattiti ma anche esperienze immersive come quella dell’Area Pacis.
La partecipazione di Roma alla Smart City Expo a Barcellona rappresenta, quindi, un’opportunità unica per mostrare come la capitale italiana possa affrontare le sfide del futuro. Le iniziative in programma sperano di attrarre non soltanto attenzione, ma anche investimenti e collaborazioni che possano riflettersi positivamente sulla vita dei cittadini romani e sull’immagine stessa della città nel contesto internazionale.