Una nuova era nella mobilità pubblica a Roma si profila con l’arrivo di 110 autobus elettrici, pronti a svolgere servizio dal 20 gennaio su alcune delle linee storiche della capitale. Questa iniziativa, che segna un significativo avanzamento verso un sistema di trasporto urbano più sostenibile, è il risultato di un progetto più ampio di rinnovamento della flotta di Atac, finanziato in parte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza .
Dettagli della nuova flotta di autobus elettrici
La presentazione ufficiale dei nuovi veicoli è avvenuta presso il capolinea di piazza Mancini al Flaminio, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, dell’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè e del direttore generale di Atac Alberto Zorzan. Questi 110 autobus, di lunghezze variabili da 12 e 18 metri, fanno parte di una gara più ampia per la fornitura di 411 autobus full electric, per un valore totale di oltre 220 milioni di euro, di cui 208 milioni coperti dal Pnrr. La commessa è stata affidata a Iveco attraverso un appalto che include sia la fornitura dei veicoli che il servizio di manutenzione full service, che garantirà un supporto costante e una gestione ottimale della flotta.
Patane ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, definendo storica l’introduzione di grandi autobus elettrici in città, fino ad ora limitata ai minibus. Questo cambiamento imporrà una riorganizzazione interna dell’azienda, inclusa l’elettrificazione del deposito di Portonaccio, dove verranno stoccati parte dei nuovi mezzi. Con questo passo, Roma si avvia a migliorare sia la qualità del servizio che l’impatto ambientale dei trasporti pubblici.
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Innovazioni tecniche e sostenibilità
Questi nuovi autobus sono dotati di tecnologie avanzate focalizzate sulla sicurezza e sull’efficienza operativa. Gli specchietti retrovisori sono stati sostituiti da telecamere, permettendo una visibilità più ampia e riducendo il rischio di incidenti. I veicoli sono equipaggiati con sensori di sicurezza, volti a monitorare costantemente l’ambiente circostante e a garantire un viaggio sicuro per i passeggeri.
In termini di autonomia, questi autobus possono percorrere tra i 300 e i 350 km con una carica completa, mentre le linee su cui circoleranno richiedono un tragitto quotidiano di circa 260 km. Questo porta a una gestione efficiente della ricarica, consentendo operazioni senza interruzioni durante il loro utilizzo quotidiano. Con il piano di ricarica che prevede ricariche notturne nei depositi, la città si prepara a una riduzione significativa dell’inquinamento atmosferico e acustico, contribuendo a uno standard di vita migliore per i cittadini.
Un progetto in continuo sviluppo
Gualtieri ha esclamato che l’introduzione di questi 110 nuovi mezzi non rappresenta solo un semplice incremento del numero di autobus, ma è parte di un piano più vasto che coinvolge l’acquisto di oltre 1100 nuovi autobus. L’obiettivo è quello di modernizzare la flotta di Atac, rendendola una delle più giovani in Europa, con un’età media di 5 anni.
La realizzazione di queste nuove linee elettriche non si ferma qui. In arrivo ci saranno anche autobus a metano, con un costo complessivo di oltre 220 milioni di euro, insieme ad altre forniture di autobus elettrici via via distribuite. Gualtieri ha enfatizzato il valore ecologico di questa iniziativa, promettendo mezzi a zero emissioni di rumore e inquinamento, che si allineano perfettamente con gli standard green richiesti dalla comunità europea.
Questi sviluppi nell’ambito dei trasporti pubblici romani segnano un momento cruciale per la capitale d’Italia e rappresentano una pietra miliare in un cammino verso una mobilità più sostenibile, contribuendo a un futuro meno inquinato e più attento alle necessità dei cittadini.