Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha fornito un resoconto inquietante della loro relazione e del fatale incontro avvenuto lo scorso agosto. Le nuove informazioni emergono da un’intervista esclusiva trasmessa dal programma “Quarto Grado“, rivelando dettagli drammatici che hanno accompagnato la loro storia d’amore e i tragici eventi che hanno portato al delitto.
La cronistoria della relazione di Filippo e Giulia
L’interrogatorio di Turetta ha messo in luce la complessa dinamica della relazione con Giulia Cecchettin, iniziata nel gennaio del 2022. Benché i due fossero molto affiatati all’inizio, la loro storia ha subito vari scossoni, fra cui ripetute liti e incomprensioni. Turetta ha ricordato una specifica crisi avvenuta nel marzo 2023, in cui la frustrazione per il suo fallimento in un esame universitario ha portato a una lite violenta. Durante il conflitto, confessò di aver minacciato di suicidarsi e di aver rivolto insulti pesanti a Giulia, un segno di un deterioramento emotivo che segna una tappa cruciale nella loro relazione.
Dopo una breve separazione, Turetta e Giulia decisero di riavvicinarsi, riprendendo a frequentarsi, ma la loro storia non sembrò trovare pace. Il culmine delle tensioni si sarebbe registrato il primo agosto del 2023, quando la coppia decise di interrompere ufficialmente la loro relazione. Questa rottura apparente non segnò però la fine degli episodi drammatici fra i due, ma al contrario, innescò eventi tragici e violenti che culminarono nell’omicidio di Giulia, segnando per sempre le vite di entrambi e delle loro famiglie.
L’ultimo incontro tra Filippo e Giulia
Il 26 agosto 2023 rappresenta una data tragica, poiché segna l’ultima serata trascorsa assieme. Secondo le dichiarazioni di Turetta, quel giorno avevano programmato un’uscita per shopping. L’atmosfera sembrava serena fino a un punto critico, poco prima di scendere dall’auto, quando Giulia rivelò a Filippo di non avere intenzione di tornare insieme a lui. Quella notizia, afferma Turetta, scatenò in lui una reazione impulsiva e violenta. Rintracciò Giulia e, in un attimo di follia, la colpì con un coltello, ferendola al braccio.
Il racconto di Filippo si fa sempre più tragico, con un’atmosfera carica di tensione e dramma che permea quei momenti fatali. L’atto di violenza segnò un cambiamento irreversibile nella vita di entrambi, trasformando una serata di apparente normalità in un’orrenda tragedia.
Il corpo di Giulia e le conseguenze dell’atto
Dopo aver compiuto l’irrevocabile gesto, Turetta ha spiegato come cercò un luogo isolato per nascondere il corpo di Giulia. Ha dichiarato: “Ho cercato un pezzo di strada senza case, cercavo un posto tranquillo dove nasconderla.” Non si trattò solamente di un intento macabro, ma anche del desiderio che il corpo non rimanesse mai ritrovato.
Insieme ai resti della giovane, Turetta abbandonò i suoi effetti personali, inclusi gli acquisti effettuati durante la giornata in cui avevano trascorso del tempo insieme. Il suo racconto è pervaso da una frustrazione palpabile, evidenziando un tentativo maldestro di scagionarsi dalla responsabilità, ma senza riuscire a nascondere l’orrore del gesto.
La narrazione culmina con una confessione profonda e inquietante: il coltello usato per ferire Giulia era stato acquistato durante un suo viaggio a Berlino e inizialmente era stato pensato per un gesto autolesionista. Turetta afferma di aver tentato di suicidarsi in seguito all’omicidio, ma senza successo, sottolineando un disfacimento totale che esplode dentro di lui in quel disperato desiderio di fuga dalla propria coscienza.
I dettagli emersi da queste rivelazioni offrono uno sguardo inquietante su come una relazione apparentemente normale possa degenerare in violenza estrema, gettando una luce cupa su dinamiche di controllo, gelosia e vulnerabilità emotiva.
Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Marco Mintillo