Riunione tra Asl e sindaci della Val Vibrata: nessun taglio ai servizi di Ostetricia e Ginecologia

Riunione tra Asl e sindaci della Val Vibrata: nessun taglio ai servizi di Ostetricia e Ginecologia

Riunione a Teramo tra Asl e sindaci della Val Vibrata per discutere il futuro del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Sant’Omero, confermando investimenti e assenza di tagli ai servizi.
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Riunione tra Asl e sindaci della Val Vibrata: nessun taglio ai servizi di Ostetricia e Ginecologia - Gaeta.it

A Teramo, si è svolta una significativa riunione tra i dirigenti della Asl e i sindaci della Val Vibrata. L’incontro, organizzato dalla presidente dell’Unione dei Comuni, Cristina Di Pietro, ha avuto come tema principale il futuro del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Sant’Omero. Presenti i rappresentanti dell’Asl, è emerso chiaramente che i timori di un presunto “depotenziamento” non trovano fondamento nei piani futuri dell’azienda sanitaria.

Il focus sulla riorganizzazione dei reparti

Durante l’incontro, i dirigenti Asl hanno discusso del modello sanitario da adottare per ottimizzare le risorse. Il direttore generale Maurizio Di Giosia ha enfatizzato l’importanza di superare i tradizionali schemi organizzativi che spesso portano a ridondanze. Ha spiegato che l’attuale strategia, contrariamente a quanto sostenuto da alcuni media, non prevede tagli ai servizi, bensì una ristrutturazione che punta a garantire professionalità e specializzazioni in ogni singolo ospedale della rete.

La creazione di una rete di collegamento tra reparti simili o interdisciplinari è stata presentata come una vera risorsa, utile a migliorare le prestazioni sanitarie. A Sant’Omero, il reparto di Ostetricia e Ginecologia è attualmente attivo, con un organico composto da nove ginecologi strutturati più il primario condiviso con Teramo. Questo ha portato a un incremento dell’attività ambulatoriale e ostetrica, nonché all’istituzione di una nuova UOS di Ecografia ginecologica di secondo livello.

Investimenti e risultato dell’attività ambulatoriale

Maurizio Brucchi, direttore sanitario della Asl, ha confermato che non ci sono riduzioni nei servizi. Anzi, i dati parlano chiaro: nel 2024, gli parti a Sant’Omero sono stati 620, con cifre simili a quelle registrate a Teramo, dove se ne sono contati 640. Nonostante il contesto nazionale di denatalità, le statistiche della vallata mostrano un trend meno negativo.

La Asl ha in programma investimenti significativi, superando i 3 milioni di euro. Questi fondi si concentreranno sull’acquisto di tecnologia di avanguardia, come una TAC di ultima generazione, una risonanza magnetica da 1,5 tesla e un telecomandato già operativo. Queste innovazioni mirano a migliorare ulteriormente l’offerta sanitaria e la qualità dei servizi forniti.

Chiarimenti sulla gestione e sull’autonomia

Franco Santarelli ha aggiunto che il concetto di autonomia è stato frainteso. Indipendentemente dalla classificazione delle unità operative, il modello di gestione si concentra su una visione integrata che garantisce elevati standard per i pazienti. La collaborazione tra UOC, UOSD e UOS è fondamentale per fornire un servizio di qualità.

Alessandro Santarelli ha messo in luce un altro aspetto importante: la posizione di Sant’Omero come attrattiva per i medici è favorita dalla presenza di una UOS che consente una turnazione efficace del personale. Riconoscere il valore delle attività e dei progetti piuttosto che le etichette è cruciale per il funzionamento del reparto.

Preoccupazioni della popolazione e comunicazione

Di Giosia ha attenzionato i recenti allarmi diffusi dai media, che hanno creato confusione tra i cittadini, alimentando preoccupazioni infondate. L’importanza di chiarire le possibili equivoci è essenziale per garantire tranquillità alla popolazione. Le polemiche senza fondamento hanno avuto l’effetto di disorientare i cittadini, che esprimono frequentemente timori circa eventuali chiusure.

La riunione ha dunque rappresentato un’opportunità per ribadire la centralità dell’ospedale di Sant’Omero nel panorama sanitario locale, con l’obiettivo di rassicurare la comunità sul futuro dei servizi offerti.

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