In Campania, l’associazione “La forza del silenzio” ha sollevato una questione urgente riguardante l’interruzione dei servizi terapeutici per persone con disturbi dello spettro autistico. Il ritardo nei pagamenti e le difficoltà amministrative dell’ambito sanitario territoriale C7 stanno mettendo a rischio il percorso di cura di molti soggetti fragili, con conseguenze gravi sulla loro condizione clinica. Questo allarme è stato rivolto direttamente al presidente della regione Vincenzo De Luca, tramite una lettera aperta firmata da Enzo Abate, responsabile dell’associazione e padre di due figli autistici.
Criticità nella gestione dei servizi per persone con autismo a casal di principe
La forza del silenzio opera a Casal di Principe, in un immobile confiscato alla criminalità organizzata, dove si svolgono attività produttive come la realizzazione di prodotti senza glutine e accessori per l’abbigliamento. Oltre a queste iniziative, l’associazione fornisce interventi terapeutici e assistenziali a decine di ragazzi autistici, un impegno che negli anni ha rappresentato un punto di riferimento sociale e sanitario.
Il quadro però è complicato dalla gestione disorganica degli enti coinvolti. L’ambito sanitario territoriale C7, incaricato dalla Regione Campania e dall’asl locale di coordinare e finanziare questi servizi, si trova attualmente sotto commissariamento a causa di un dissesto finanziario. Secondo quanto riportato da Abate, il commissario nominato avrebbe dovuto assicurare la continuità amministrativa e il pagamento dei debiti pregressi, ma questa promessa non è stata mantenuta. L’associazione lamenta crediti non saldati fin da ottobre 2022, somme destinate a coprire le prestazioni fornite regolarmente ai pazienti autistici.
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L’interruzione dei servizi e le conseguenze cliniche sulle persone autistiche
Dal primo aprile, il commissario ad acta ha sospeso le attività terapeutiche previste dai piani riabilitativi individualizzati approvati dall’asl, senza adottare soluzioni alternative o rivalutazioni cliniche adeguate. Questa decisione ha provocato una grave crisi nei trattamenti, con molti pazienti che hanno subito regressioni cliniche evidenti.
Non si tratta solo della sospensione di servizi, ma anche di un blocco ingiustificato di interventi già finanziati e in corso, che comporta uno spreco di fondi pubblici. Questi fondi, secondo la lettera di Abate, erano stati investiti per garantire gli stipendi degli operatori con contratti regolari, confermando l’impegno dell’associazione nel mantenere un servizio costante nonostante le difficoltà.
L’interruzione ha colpito soprattutto soggetti con disabilità gravi, la cui condizione richiede continuità e supporto terapeutico. L’effetto immediato è la regressione dei progressi raggiunti, con un impatto inoltre sulla qualità della vita di questi pazienti e delle loro famiglie.
Richiesta di intervento diretto e apertura di un tavolo tecnico
La lettera aperta inviata al presidente della regione chiede un intervento immediato per sanare la situazione. Enzo Abate sollecita il rispetto delle normative sulla disabilità e il ripristino delle cure essenziali, vero nodo della problematica.
Tra le richieste specifiche emerge la convocazione di un tavolo tecnico interassessorile, da svolgere con la partecipazione di rappresentanti del terzo settore accreditato e delle famiglie coinvolte nei percorsi terapeutici. L’obiettivo è garantire una tutela effettiva dei diritti delle persone autistiche, mimando percorsi di cura costanti e coordinati.
In aggiunta, Abate segnala il rischio di danno erariale dovuto alla sospensione ingiustificata dei piani terapeutici già finanziati. La denuncia prevede anche la comunicazione di questa situazione formale alla corte dei conti, per la verifica dell’uso e della gestione dei fondi pubblici destinati a questi servizi.
La vicenda pone l’attenzione su un contesto delicato, dove la burocrazia e i problemi finanziari mettono a repentaglio la salute di soggetti vulnerabili. La richiesta di “la forza del silenzio” riflette l’urgenza di un confronto istituzionale che eviti ulteriori danni e ristabilisca condizioni minime di assistenza sanitaria territoriale per le persone con disturbi dello spettro autistico in Campania.