Il ministero della Transizione ecologica ha riaperto le domande per accedere ai contributi destinati a chi acquista e installa punti di ricarica per veicoli elettrici. Questa misura riguarda privati cittadini e condomini, esclusi però gli esercizi commerciali e le imprese. Le richieste si possono presentare tra il 29 aprile e il 27 maggio 2025 tramite il portale di Invitalia.
Modalità e soggetti ammessi alla richiesta del contributo per le infrastrutture di ricarica
Il finanziamento agevola l’installazione di colonnine o prese per la ricarica di automobili e motocicli elettrici. Solo privati cittadini e condomini possono usufruirne. Le aziende restano escluse da questo specifico bando per incentivare l’uso dei mezzi elettrici nelle abitazioni o abitazioni collettive. L’iniziativa punta quindi alla crescita di infrastrutture diffuse principalmente in ambito domestico o condominiale, destinando fondi per agevolare l’accesso a veicoli a emissioni zero nelle abitazioni urbane.
Le domande devono essere presentate tra il 29 aprile e il 27 maggio 2025 utilizzando il portale web di Invitalia. La piattaforma consente di compilare la domanda e allegare tutta la documentazione richiesta. È importante rispettare i termini indicati, perché le richieste vengono accolte in base a un criterio cronologico fino a esaurimento dei fondi disponibili. Chi intende partecipare deve quindi preparare con attenzione tutto il materiale.
Dettagli tecnici sugli incentivi e tipo di interventi finanziabili
Il contributo copre in parte l’acquisto e il montaggio delle postazioni di ricarica per veicoli elettrici, sia in garage privati che nelle aree condominiali. Vengono ammesse sia infrastrutture fisse sia soluzioni più componibili, purché in grado di fornire energia elettrica ai mezzi. Le tipologie di veicoli destinatari includono auto, scooter e moto, a dimostrazione della volontà di sostenere una mobilità elettrica più ampia.
Non sono contemplati progetti destinati a luoghi pubblici o strutture aziendali. Il finanziamento si concentra quindi su interventi rivolti all’utente finale reale, quello abitante o residente che vuole dotarsi di infrastrutture private. I criteri tecnici e la rendicontazione dovranno rispettare i parametri indicati dalle disposizioni ministeriali, documentando l’effettivo acquisto e installazione.
Impatto atteso sull’adozione di veicoli elettrici e sulle abitudini di ricarica domestica
Incentivare l’installazione di punti di ricarica in casa favorisce una crescente diffusione di veicoli elettrici, soprattutto nelle città dove la mobilità privata rappresenta una fetta significativa degli spostamenti quotidiani. Molti cittadini incontrano finora ostacoli nel ricaricare i propri mezzi per mancanza di infrastrutture domestiche o condominiali. Aiutare economicamente la posa di colonnine riduce questo problema, rendendo più accessibile la transizione verso la mobilità sostenibile.
La possibilità di ricaricare auto e moto direttamente a casa cambia anche le abitudini di rifornimento dell’energia, rendendole più comode e meno dipendenti da postazioni pubbliche. Si possono sfruttare tempi notturni o periodi in cui il veicolo è fermo per ricaricare con costi ridotti o con energia autoprodotta, in caso di impianti fotovoltaici. Il meccanismo, oltre a ridurre emissioni inquinanti, possa anche ottimizzare il consumo energetico complessivo.
Tempistiche e passaggi per la presentazione della domanda sul sito di invitalia
Il portale di Invitalia ha aperto la finestra per richiedere il contributo dal 29 aprile 2025. Le domande devono essere inviate entro il 27 maggio. L’accesso richiede una registrazione preliminare al sito con credenziali valide, dopodiché si procede con la compilazione di un modulo online. Occorre allegare documentazione comprovante l’acquisto degli strumenti e i dati sul luogo dell’installazione.
I tecnici preposti all’istruttoria verificano poi la correttezza dei dati e il rispetto dei requisiti specificati dal mimit. Solo le richieste ritenute conformi saranno finanziate in ordine temporale fino all’esaurimento dei fondi. Si prevede quindi una forte partecipazione, considerando la diffusa esigenza di ampliare le infrastrutture di ricarica casalinghe. Chi è interessato dovrebbe muoversi con rapidità per non perdere l’opportunità .
L’esclusione delle imprese rende la misura focalizzata sui privati, senza impegni particolari per chi lavora nel settore. Questo taglio mira a spingere la diffusione delle postazioni nelle abitazioni, supportando direttamente l’utente finale nell’avvio della mobilità elettrica con un sostegno economico. Gli incentivi restano tra le poche agevolazioni dirette volte a facilitare concretamente la svolta verso mezzi a basse emissioni nelle città italiane.