L’Asl di Latina sta promuovendo una significativa riorganizzazione delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie specialistiche, diagnostiche e chirurgiche. Questo processo mira a migliorare l’accesso alle cure e a ridurre i tempi di attesa, grazie agli sforzi congiunti dei professionisti della salute. I risultati ottenuti fino ad oggi mostrano un trend positivo, con un notevole aumento delle prestazioni fornite e una diminuzione dei tempi di attesa, in particolare per interventi chirurgici e ricoveri.
Risultati incoraggianti nella riduzione delle liste di attesa
Sabrina Cenciarelli, commissaria straordinaria dell’Azienda sanitaria locale di Latina, ha illustrato i progressi compiuti nel mese di agosto rispetto agli anni precedenti. In particolare, è stato affermato che le liste chirurgiche per le patologie tumorali sono state completamente azzerate nel 2023 e negli anni precedenti. Un altro dato rilevante è che, dal primo gennaio al 31 luglio 2024, le liste d’attesa per ricoveri e interventi chirurgici sono diminuite del 14,3%, mentre quelle di Classe A, che richiedono un intervento entro 30 giorni, hanno avuto una riduzione del 36,3%. Questi miglioramenti evidenziano un impegno costante nell’ottimizzazione della gestione delle prestazioni sanitarie.
Il processo di riorganizzazione è stato sostenuto da un incremento nelle prestazioni erogate rispetto ai periodi precedenti. Per garantire continuità nell’erogazione dei servizi, l’ASL sta lavorando non solo sulla riduzione dei tempi d’attesa, ma anche sull’efficienza dei percorsi di cura per i pazienti.
Innovazioni per la gestione delle liste e delle prestazioni
L’ASL di Latina ha introdotto percorsi di tutela previsti dalla legge 124 del 1998, concepiti per gestire le liste d’attesa in modo più efficace. In caso di saturazione delle liste, l’Azienda si impegna a individuare strutture sanitarie alternative per garantire l’erogazione delle prestazioni nei tempi previsti per categoriche prioritarie come A, B, D e P. Dal maggio scorso, sono state gestite circa 60 istanze nel primo trimestre, con un tempo medio di evasione di una settimana lavorativa.
Parallelamente, l’ASL ha attivato i “contenitori di garanzia” che hanno consentito di soddisfare circa 2.800 richieste tra gennaio e agosto. Questi strumenti sono stati introdotti per migliorare la risposta sanitaria alle esigenze della comunità, dimostrando un approccio attivo nella gestione delle richieste dei pazienti.
Investimenti nell’appropriatezza prescrittiva e nel personale
Un altro aspetto centrale della riorganizzazione è l’investimento nell’appropriatezza prescrittiva, con l’istituzione di un team multidisciplinare di esperti. Questo gruppo di lavoro si propone di migliorare la correttezza delle prescrizioni clinico-assistenziali, contribuendo alla riduzione delle liste d’attesa. Queste misure mirano a garantire che le prestazioni siano erogate in modo adeguato ed efficiente, rispondendo meglio alle necessità dei pazienti.
La commissaria Cenciarelli ha sottolineato che il contenimento delle liste di attesa richiede anche l’assunzione di nuovo personale. La Regione Lazio ha autorizzato investimenti per oltre 35 milioni di euro, permettendo l’assunzione di circa 1300 operatori, incluse le stabilizzazioni. L’ASL intende utilizzare questo nuovo personale per ampliare le ore di servizio e aprire ambulatori anche durante il fine settimana.
Risultati nell’assistenza domiciliare e hospice
Oltre ai progressi nella gestione delle liste di attesa, l’ASL di Latina ha notato anche significativi risultati nell’assistenza domiciliare integrata, obiettivo chiave del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Per la popolazione over 65 anni, l’ASL ha superato il target del 9,34% stabilito dalla Regione Lazio, raggiungendo questo obiettivo con oltre tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza del 2024.
Anche nella gestione delle liste di attesa per l’assistenza in hospice, è stata attivata una gestione unitaria e centralizzata. Dal 1 gennaio di quest’anno, l’ASL ha registrato 1.411 nuove prese in carico per il servizio di hospice, con tempi medi di attesa di 7 giorni per l’hospice domiciliare e 5,5 giorni per quello residenziale. Questi dati mostrano un impegno a garantire cure tempestive e adeguate per i pazienti in situazioni critiche, assicurando un supporto adeguato e rispettoso delle esigenze di ognuno.