Rinviato il processo a milano contro dmitry chirakadze per problemi tecnici in aula, nuova udienza a maggio

Rinviato il processo a milano contro dmitry chirakadze per problemi tecnici in aula, nuova udienza a maggio

Il processo a Milano contro Dmitry Chirakadze, accusato di procurata evasione aggravata per la fuga di Artem Uss, è stato rinviato al 22 maggio 2025 a causa di problemi tecnici in aula.
Rinviato Il Processo A Milano Rinviato Il Processo A Milano
Il processo a Milano contro Dmitry Chirakadze, accusato di procurata evasione aggravata per la fuga di Artem Uss, è stato rinviato al 22 maggio 2025 a causa di problemi tecnici in aula. - Gaeta.it

Il procedimento a carico di dmitry chirakadze, aristocratico russo accusato di procurata evasione aggravata e indicato come coordinatore della fuga di artem uss, è stato rinviato. La causa originariamente fissata per concludersi oggi ha subito uno stop a causa di problemi tecnici nell’aula di tribunale di milano.

Dettagli sul rinvio e gli sviluppi del processo

Il processo a milano, previsto per la conclusione con l’arringa difensiva e il verdetto, non si è potuto concludere a causa di difficoltà tecniche nel sistema dell’aula. Dopo l’intervento della giudice ombretta malatesta, titolare della settima sezione penale, l’udienza è stata rinviata al 22 maggio 2025. Durante la seduta di oggi, l’avvocata tatiana della marra, insieme al collega federico sinicato, ha tenuto l’arringa di difesa per chirakadze. La replica del pubblico ministero giovanni tarzia è attesa nella prossima udienza, seguito dalla camera di consiglio e dall’emissione del verdetto.

La questione tecnica ha bloccato il regolare svolgimento dell’udienza in un momento decisivo. Il rinvio ha quindi riprogrammato la fase finale del procedimento giudiziario, che vede chirakadze alle prese con accuse gravi legate alla fuga di artem uss, figura al centro di un’inchiesta per evasione.

La controversia sulla sede del processo e le istanze della difesa

La difesa di chirakadze aveva avanzato richieste di trasferimento del processo in altra sede, basandosi su presunte interferenze esterne al tribunale milanese. Secondo la strategia difensiva, sia il tribunale di primo grado, sia il riesame e la corte d’appello di milano sarebbero stati sottoposti a pressioni capaci di condizionare la libertà decisionale dei giudici. Questo ha portato la difesa a presentare un’istanza di remissione, ossia una richiesta di valutazione da parte della corte di cassazione, sezione settima, che si occupa delle questioni di inammissibilità.

La cassazione ha preso in carico la richiesta di remissione, ma non ha sospeso il prosieguo del processo. Di conseguenza, l’iter giudiziario può continuare regolarmente fino all’esito finale previsto nel maggio prossimo. Questa decisione evita intoppi procedurali e mantiene la validità delle udienze in corso, consentendo alla magistratura milanese di portare avanti il caso senza ulteriori ritardi legali.

Il ruolo di dmitry chirakadze nel caso della fuga di artem uss

Dmitry chirakadze è considerato da inquirenti e magistrati il coordinatore principale della fuga di artem uss, che ha preso rilievo nei tribunali di milano. L’accusa contestata a chirakadze è quella di procurata evasione aggravata, un reato che prevede pene severe quando viene organizzata una fuga dalla giustizia o la sottrazione a misure cautelari.

Le indagini hanno messo in luce un sistema organizzato di supporto alla fuga, con chirakadze nell’area centrale della pianificazione. Il procedimento in corso punta a verificare la responsabilità dell’aristocratico russo e confermare la partecipazione diretta o indiretta nella fuga di uss. Il caso si inserisce in un contesto più ampio di indagini e iniziative giudiziarie su presunti reati legati a reti di evasione, con implicazioni sia in ambito penale sia internazionale, data la nazionalità coinvolta e l’aspetto diplomatico che questa vicenda presenta.

Il rinvio deciso dalla settima sezione penale rappresenta una pausa necessaria in attesa di ulteriori passaggi processuali, che potrebbero chiudere la fase istruttoria e portare a un giudizio definitivo nelle prossime settimane. Tra gli aspetti da monitorare restano le argomentazioni difensive e la risposta del pubblico ministero, insieme alle eventuali decisioni prese dalla cassazione sulla richiesta di remissione.

Change privacy settings
×