Riformare la sanità in Calabria: l’appello di Roberto Occhiuto su Canale 5

Riformare la sanità in Calabria: l’appello di Roberto Occhiuto su Canale 5

Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, sottolinea l’urgenza di riformare il sistema sanitario italiano, evidenziando la necessità di aumentare stipendi e migliorare l’assistenza territoriale per affrontare la carenza di personale.
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Riformare la sanità in Calabria: l’appello di Roberto Occhiuto su Canale 5 - Gaeta.it

Il dibattito sulla sanità in Italia è ampiamente incentrato sul incremento delle risorse, ma c’è una dimensione che merita un’attenzione particolare: la necessità di riformare in modo significativo il sistema sanitario. Durante un’intervista a “Mattino 5” su Canale 5, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha messo in luce quanto sia cruciale non solo finanziare, ma anche ristrutturare le fondamenta del settore.

Le ragioni per una riforma profonda

Occhiuto ha evidenziato come i medici e gli infermieri in Italia percepiscano stipendi nettamente inferiori rispetto ad altre nazioni europee. Questa disparità retributiva contribuisce a una carenza di personale, aggravata da un sistema di assistenza territoriale che necessita di un approccio rinnovato, in particolare per quanto riguarda la collaborazione con i medici di Medicina generale. Attualmente, un numero eccessivo di pazienti si presenta nei Pronto soccorso, a causa di un’assistenza primaria che non è in grado di soddisfare le esigenze della popolazione.

L’appello alla riforma non implica solamente un maggiore apporto di fondi, ma anche un cambiamento culturale e sistemico che consenta di riorientare le risorse in modo più efficace. Per Occhiuto, è dunque fondamentale modificare il sistema in modo da prevenire un sovraccarico dei servizi d’emergenza e migliorare l’assistenza offerta nel territorio.

L’imbuto formativo e la mancanza di personale

Il governatore della Calabria ha pure affrontato il tema dell’”imbuto formativo” creato da pratiche come il numero chiuso nelle facoltà di Medicina. Questa situazione ha portato a una scarsità di medici specializzati nei nosocomi calabresi. La difficile situazione ha spinto Occhiuto a prendere misure straordinarie, come l’assunzione di medici cubani, un’azione che lo stesso presidente ha definito come necessario per evitare la chiusura degli ospedali.

In questi ultimi tre anni di commissariamento, Occhiuto ha cercato di colmare il vuoto occupazionale, assumendo circa 3.000 nuovi dipendenti a fronte di 2.500 pensionamenti. Questa carenza di personale rende evidente la necessità di rivedere il sistema formativo e di assunzione, in modo da garantire un flusso costante di nuovo personale.

Medici cubani: un aiuto dal mondo

Un altro punto chiave dell’intervento di Occhiuto è stato l’afflusso di medici cubani nella regione. Il presidente ha sostenuto che questa manovra è stata una risposta a una crisi acuta, dato che gli ospedali calabresi avrebbero rischiato di chiudere senza questo aiuto. Dopo un periodo di formazione linguistica all’Università della Calabria, questi medici sono stati integrati nei servizi ospedalieri, ricevendo feedback positivi da parte dei pazienti che hanno apprezzato la loro professionalità.

Attualmente, la Calabria ospita quasi 400 medici cubani, il cui contributo si è dimostrato prezioso in un contesto dove la scarsità di risorse umane è un problema reale. I primi gruppi sono arrivati nella provincia di Reggio e, attraverso un metodo di tutoraggio, stanno prendendo in carico vari servizi ospedalieri, contribuendo a mantenere attivi reparti altrimenti a rischio chiusura.

La necessità di coraggio per fare scelte impopolari

Infine, Occhiuto ha riconosciuto che intraprendere azioni coraggiose è essenziale, anche se tali decisioni possono risultare impopolari. Egli ha affermato che le riforme giuste vanno perseguite, anche se comportano un sacrificio in termini di consenso pubblico. Sottolineando l’importanza di investire sugli stipendi di medici e infermieri e di riorganizzare il servizio sanitario sul territorio, ha invitato a riflettere su come tali azioni, una volta realizzate, possano in realtà ottenere il sostegno della popolazione.

La commistione tra una gestione oculata delle risorse e una riorganizzazione strategica del sistema sanitario è ciò di cui la Calabria, e l’Italia intera, ha bisogno per affrontare le sfide del presente e del futuro.

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