Il 16 dicembre 2023, Napoli si prepara a rendere omaggio a uno dei più illustri protagonisti del teatro italiano: Mario Scarpetta. A vent’anni dalla sua prematura scomparsa, l’agenzia Prospet, che ha accompagnato la carriera dell’artista, organizza una serata speciale per celebrare il suo lascito artistico. L’evento, che si svolgerà presso Madalù Eventi in via Ferrante Loffredo, promette di ripercorrere i momenti salienti della vita e della carriera di Scarpetta, un membro di spicco della storica dinastia teatrale partenopea.
La vita e l’eredità di Mario Scarpetta
Mario Scarpetta è nato in una delle famiglie più celebri del panorama teatrale italiano, essendo pronipote di Eduardo Scarpetta e nipote di Vincenzo Scarpetta. La sua vita è stata dedicata a un’intensa carriera artistica che, sebbene breve, ha lasciato un’impronta indelebile nel teatro di Napoli e non solo. Scomparso il 14 novembre 2004, all’età di 51 anni, Scarpetta ha rappresentato una connessione vitale con la tradizione drammaturgica partenopea, esplorando e reinterpretando opere che vanno dai classici ai lavori di autori contemporanei.
Durante l’evento di commemorazione, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nella storia umana e artistica di Mario. Attraverso filmati, reading e testimonianze, verranno rievocati non solo i momenti salienti della sua carriera, ma anche la sua personalità e il suo approccio al palcoscenico. In particolare, l’incontro avrà il compito di far rivivere lo spirito creativo di questo artista, che ha saputo amalgamare il suo talento con quello della sua storica famiglia.
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Il programma dell’evento e le attività previste
La cerimonia di commemorazione inizierà con la proiezione del film “Viva gli sposi“, un’opera che rappresenta un pezzo significativo del repertorio di Mario Scarpetta. Il film è una trasposizione del testo originale che Scarpetta ha tratto da autori come Gogol’, Čechov e Zoščenko. La visione del film sarà seguita da una lettura di estratti dello spettacolo, arricchita da immagini e video curati da Roberto Capasso, che contribuiranno a ricreare l’atmosfera delle performance di Scarpetta.
Non mancheranno le testimonianze di coloro che hanno conosciuto e lavorato con lui. Importante sarà l’intervento di Maria Basile Scarpetta, la vedova di Mario, che condividerà ricordi personali e aneddoti legati alla loro vita insieme, compagni di viaggio sia nella vita che nel lavoro. Anche Gianni Pinto, impresario dell’artista per un lungo periodo, porterà la sua voce per ricordare la ricca collaborazione artistica che hanno avuto e l’impatto che Scarpetta ha avuto sul mondo teatrale.
Inoltre, in occasione dell’evento sarà riallestita la mostra “Il sorriso e l’attore“, un’esposizione iconografica curata da Pino Miraglia. La mostra celebrerà visualmente la personalità di Scarpetta attraverso fotografie, locandine e altri materiali che raccontano la sua vita e le sue performance indimenticabili.
Una carriera costellata di successi e sfide
Mario Scarpetta ha dedicato la sua carriera a una ricerca incessante di forme nuove di espressione artistica, spaziando tra il dramma e la commedia. Dai classici della tradizione familiare napoletana a opere contemporanee di autori come Viviani, Santanelli e Beckett, Mario ha saputo reinterpretare e rielaborare questi testi, portando nel suo lavoro un linguaggio fresco e incisivo.
La sua bravura non si limitava alla mera recitazione, ma si manifestava anche attraverso scelte audaci e innovative nel repertorio. “Mario diede tantissimo sulle scene”, ha dichiarato Gianni Pinto, ricordando l’inizio della loro collaborazione nel 1979 con la prima Scarpettiana al teatro Cilea di Napoli. Con un coraggio esemplare, Mario si è avventurato in percorsi più complessi rispetto ai tradizionali lavori familiari, ricevendo sempre riconoscimenti per la sua capacità di superare i confini del noto e sfidare il pubblico.
La serata di commemorazione del 16 dicembre è supportata dal Ministero della Cultura e dalla Regione Campania, attestando così il valore di Mario Scarpetta nel panorama culturale italiano. Un evento da non perdere, che riporta alla luce la grandezza di un artista capace di mescolare tradizione e innovazione, lasciando ai posteri un’eredità di passione e impegno nel mondo del teatro.