Restauro della Cappella di San Michele Arcangelo: un progetto di rigenerazione urbana a San Giorgio

Restauro della Cappella di San Michele Arcangelo: un progetto di rigenerazione urbana a San Giorgio

A San Giorgio, il restauro della Cappella di San Michele Arcangelo segna l’inizio della valorizzazione del patrimonio culturale locale e la rigenerazione del Parco Urbano, grazie ai fondi PNRR.
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Restauro della Cappella di San Michele Arcangelo: un progetto di rigenerazione urbana a San Giorgio - Gaeta.it

Un importante intervento volto alla valorizzazione del patrimonio culturale locale è stato avviato a San Giorgio. I lavori di recupero e restauro della settecentesca Cappella di San Michele Arcangelo, situata all’interno dell’ex Fondo Morgese, segnano l’inizio di una nuova fase nel progetto di rigenerazione del Parco Urbano di via Manzoni, reso possibile grazie ai fondi del PNRR. La cappella, abbandonata per oltre trent’anni, è pronta a riprendere vita, con interventi che mirano a restituirla alla comunità in un contesto rinnovato.

Storia della cappella di San Michele Arcangelo

Le origini della Cappella di San Michele Arcangelo risalgono a un periodo compreso tra il 1678 e il 1700, benché la data esatta della costruzione resti incerta. Secondo la Direzione Generale archeologica, delle Belle Arti e del Paesaggio del Ministero della Cultura, esistono documenti storici che attestano la sua presenza già dal 1678. La struttura è stata edificata lungo un alveo noto come “cupa”, che ha preso il nome dal titolare della cappella, diventando quindi “Cupa S. Michele”. Da allora, l’edificio ha visto innumerevoli vicissitudini, ma è stato solo nel 2002 che l’ente locale ne è entrato in possesso a seguito di una donazione dagli eredi della famiglia Buonocore.

Negli ultimi decenni, la cappella era caduta in uno stato di degrado, lasciata all’incuria e all’abbandono. Questa situazione di abbandono ha suscitato preoccupazione non solo tra storici e appassionati d’arte, ma anche tra i cittadini, che vedono nella cappella un simbolo della storia e dell’identità locale. La sua ristrutturazione, quindi, rappresenta un passo significativo nel recupero della memoria storica di San Giorgio.

Interventi di recupero e restauro

I lavori di restauro, che hanno ricevuto l’approvazione della Soprintendenza, prevedono un intervento completo sulla struttura. In primo luogo, si procederà al consolidamento delle parti strutturali, essenziale per garantire la stabilità dell’edificio. In particolare, il pavimento sarà soggetto a un restyling, con il recupero delle mattonelle in cotto naturale, che verranno rimesse in opera. Queste antiche mattonelle rappresentano un importante elemento di continuità storica e artistica.

Ogni intervento si concentrerà anche sul recupero delle superfici e dei decori, sia nella navata centrale che nella sagrestia. Durante i lavori, sono emerse evidenze delle nicchie storicamente destinate all’altare maggiore e minore. Queste scoperte non solo arricchiscono la conoscenza sulla cappella, ma offrono spunti interessanti per una ricostruzione autentica della decorazione interna.

Un altro aspetto rilevante del progetto prevede il ripristino della facciata, che tornerà all’aspetto originario, completo di un timpano triangolare centrale e del campanile. Questi dettagli architettonici contribuiranno a riportare in vita il fascino storico della cappella, rendendola nuovamente visibile e accessibile.

Il progetto di rigenerazione urbana e la reazione della comunità

Il Sindaco Giorgio Zinno ha espresso il suo approvazione per l’intervento di restauro, sottolineando che questo piccolo gioiello architettonico dovrà essere restituito alla comunità come parte integrante del nuovo Parco Urbano. Il progetto di rigenerazione mira a creare uno spazio di incontro e di svago per i cittadini, arricchendo l’offerta culturale del territorio. Le nuove aree verdi, insieme alla cappella restaurata, contribuiranno a rendere il parco un luogo d’incontro significativo.

Zinno ha dichiarato che la struttura è vincolata dal punto di vista monumentale, rappresentando un elemento fondamentale dell’identità della comunità. La valorizzazione del patrimonio storico, come la cappella di San Michele, non è solo un modo per preservare la memoria collettiva, ma anche un gesto per le generazioni future, in grado di trasmettere storie di devozione, arte e cultura. Con questo restauro, San Giorgio riprende in mano la propria storia, arricchendola di nuovi significati e nuovi valori. Le aspettative locali sono elevate, e la comunità attende con entusiasmo la conclusione dei lavori.

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