A Cerveteri cresce la preoccupazione tra chi abita in piazza Dante per le condizioni di un’area verde con parcheggio davanti al palazzo del Granarone. Secondo i segnalatori, la presenza di sterpaglie, rifiuti e piante incolte aumenterebbe il rischio di incendio con pericolo diretto per le abitazioni vicine. Una residente ha scritto diverse email agli uffici comunali e ai vigili del fuoco senza ricevere risposte, evidenziando una situazione di abbandono e degrado che mette a rischio la sicurezza e la qualità della vita.
Il degrado dell’area verde e i sopralluoghi in piazza dante
Giuseppina Ricci, residente proprio in piazza Dante, ha inviato al comune di Cerveteri una serie di email che denunciano la condizione di abbandono delle particelle catastali 44 e 45, aree di proprietà comunale situate davanti al palazzo del Granarone. Nel testo delle mail, spiega che il parcheggio e l’uliveto accanto sono diventati un punto critico a causa della vegetazione lasciata incolta, dello scarico di materiali vari e di rifiuti sparsi che insieme contribuiscono a un rischio di incendio alto.
Segnalazioni verbali ignorate
Ricci sostiene di aver fatto diverse segnalazioni verbali in precedenza, senza ottenere alcun intervento dall’amministrazione cittadina. Aggiunge che anche altre comunicazioni via mail inviate anni fa non hanno sortito reazioni. La situazione la definisce insostenibile, poiché la vegetazione secca fa pensare a una possibile scintilla che potrebbe diffondere rapidamente il fuoco alle abitazioni affacciate proprio sulla zona interessata.
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Pericoli concreti per le abitazioni e condizioni di vita dei residenti
Non è solo il rischio incendio a preoccupare i residenti di piazza Dante. Nelle email inviate, la signora Ricci segnala anche gravi problemi legati alla presenza di animali infestanti. L’area, coperta da sterpaglie e detriti, favorisce l’infiltrazione di insetti striscianti e roditori che penetrano nelle case aperte, rendendo difficile anche arieggiare le stanze.
Ambiente circostante inaccettabile
L’ambiente circostante viene definito inaccettabile per chi vive là: né si può tenere aperte le finestre, né affrontare la presenza costante di questi parassiti. Questa situazione peggiora l’impressione di abbandono, condizione che la cittadina racconta come ormai evidente a chi li circonda. Queste criticità si sommano, plasmando un contesto che richiede un intervento immediato da parte dell’amministrazione e delle autorità preposte.
Precedenti incendi in città e confronto con l’uliveto del granarone
La preoccupazione degli abitanti di piazza Dante è aumentata dopo che nei giorni scorsi si sono verificati diversi incendi in zone incolte di Cerveteri. Questi roghi hanno distrutto campi non custoditi e si sono sviluppati proprio in aree lasciate a se stesse.
Degrado simile alla zona del granarone
Per questo la situazione dell’uliveto e parcheggio antistante il Granarone non è percepita come meno rischiosa; la signora Ricci impiega le immagini fotografiche acquisite per mostrare il grado di degrado simile e lo stato di abbandono. Si rivolge direttamente al sindaco, sottolineando che quell’area è alle sue porte e quotidianamente percorsa da lui e dal suo staff senza però nessun intervento. La denuncia evidenzia così una distanza tra la gestione comunale e le condizioni del territorio.
Richieste e assenza di risposte da parte delle autorità locali
Fino a oggi, nessuno degli enti chiamati in causa – polizia municipale, vigili del fuoco, ASL Roma 4 e uffici tecnici comunali – ha dato riscontro ufficiale a queste segnalazioni. La mancanza di risposte accresce il malcontento dei residenti, che vedono la situazione peggiorare con l’arrivo dell’estate.
Rischio incendi amplificato dall’estate
Le alte temperature e la vegetazione secca aumentano notevolmente il rischio di incendi dolosi o ancora accidentali. L’area, vicina al centro cittadino e alle case, resta così una fonte di preoccupazione crescente. Le mail della residente non hanno trovato ancora eco ma riflettono una tensione reale in una zona che da troppo tempo soffre una situazione di degrado e potenziali pericoli per la sicurezza pubblica. La gestione di questo spazio si pone come urgente nodi aperto da affrontare immediatamente.