Rapporto Svimez 2024: La Basilicata Tra Oportunità e Sfide Economiche

Rapporto Svimez 2024: La Basilicata Tra Oportunità e Sfide Economiche

Il rapporto Svimez 2024 sulla Basilicata evidenzia investimenti in infrastrutture, ma anche criticità nel sistema industriale e l’emigrazione dei giovani laureati, richiedendo interventi mirati per il rilancio economico.
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Rapporto Svimez 2024: La Basilicata Tra Oportunità e Sfide Economiche - Gaeta.it

Nel recente convegno a Potenza, il presidente di Svimez, Luca Bianchi, ha presentato il rapporto 2024 sulla Basilicata, delineando un quadro complesso e contraddittorio. L’analisi pone in luce non solo i punti di forza, come i recenti investimenti in infrastrutture, ma anche le significative criticità che affliggono il territorio, in particolare per quanto riguarda il sistema industriale e l’emigrazione dei giovani laureati.

Investimenti e debolezza del sistema industriale

Il rapporto evidenzia una crescita degli investimenti in infrastrutture, dovuti a iniziative come il superbonus e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Tuttavia, il presidente Bianchi ha fatto notare come questa crescita non sia accompagnata da un potenziamento dell’industria locale. Con un calo significativo della produzione industriale e un processo di reindustrializzazione in corso, la situazione risulta assai preoccupante. Le esportazioni si sono contratte, mostrando una debolezza strutturale che richiede uno sforzo coordinato tra il settore pubblico e quello privato.

Il caso dell’automotive, e in particolare dell’impianto di Melfi, rappresenta un campanello d’allarme: la produzione è diminuita del 62%, rivelando la fragilità di un settore fondamentale per l’economia lucana. La capacità di rilancio dell’industria automobilistica rappresenta un indicatore cruciale per il futuro della regione.

Emigrazione dei giovani laureati

Un altro aspetto critico evidenziato nel rapporto riguarda l’emigrazione dei giovani laureati. Nonostante una crescita complessiva nell’occupazione, molti giovani altamente formati lasciano la Basilicata per cercare opportunità professionali migliori altrove. Questo fenomeno potrebbe essere imputato alla mancanza di posti di lavoro adeguati alle competenze acquisite, creando un divario tra formament e richiesta di lavoro di qualità.

Negli ultimi dieci anni, circa settemila giovani laureati hanno abbandonato la regione, contribuendo a una potenziale perdita di capitale umano che potrebbe avere ripercussioni a lungo termine. Se non si attuano politiche specifiche per trattenere e valorizzare i giovani professionisti, il rischio è quello di un’impoverimento del tessuto sociale ed economico lucano.

Indicatori economici e sanità

Dal report emerge un incremento del Pil dell’1,3%, in linea con la media delle regioni del Mezzogiorno. Tuttavia, si segnala un calo complessivo del 3,8% dal 2019 al 2023, che rappresenta il peggior dato del decennio. Inoltre, sebbene il tasso di disoccupazione giovanile sia diminuito del 6,2%, la Basilicata continua a fronteggiare sfide significative.

Un dato interessante riguarda la sanità in Basilicata. Con un punteggio di 78 su 100 nella valutazione dei Livelli Essenziali di Assistenza , la Basilicata si distingue, insieme alla Puglia, come una delle poche regioni del sud Italia in grado di garantire servizi sanitari di qualità. Tuttavia, il 24% dei malati oncologici lucani si reca al Nord per ricevere cure, evidenziando disuguaglianze nel sistema sanitario e la necessità di miglioramenti.

Nel complesso, il rapporto di Svimez mette in evidenza la necessità di un impegno deciso e mirato da parte delle istituzioni, affinché la Basilicata possa affrontare le sfide attuali e sfruttare le opportunità future, senza condannarsi a un’esistenza economica limitata a turismo e agricoltura.

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