Rapina violenta alla gioielleria gentile a Napoli: cliente legata e dipendente minacciato in pieno giorno

Rapina violenta alla gioielleria gentile a Napoli: cliente legata e dipendente minacciato in pieno giorno

due rapinatori armati assaltano la gioielleria gentile a chiaia, napoli, legando una cliente e minacciando un dipendente; cresce la preoccupazione per la sicurezza nel centro città e le richieste di intervento aumentano
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Una violenta rapina ha colpito la gioielleria Gentile a Napoli, con due malviventi armati che hanno sequestrato una cliente e minacciato un dipendente, fuggendo con un bottino consistente e sollevando forti preoccupazioni sulla sicurezza in centro città. - Gaeta.it

Un grave episodio di criminalità ha colpito la gioielleria Gentile nel cuore di Napoli. Nel pomeriggio di sabato 19 luglio 2025, due rapinatori armati hanno fatto irruzione nel negozio di Chiaia, legando una cliente e minacciando un dipendente con una pistola. I malviventi sono fuggiti su un motorino rubato lasciando dietro di sé paura e danni ingenti. La vicenda ha sollevato forte preoccupazione in città, con richieste di interventi sulle misure di sicurezza per evitare altri episodi simili.

Fuga e modalità dei rapinatori

I rapinatori sono fuggiti subito dopo il colpo, portando con sé le borse con la merce sottratta. Per la fuga hanno utilizzato un motorino risultato rubato, una scelta probabilmente pensata per evitare immediati riconoscimenti e inseguimenti da parte delle forze dell’ordine. Nonostante la rapidità della fuga, le telecamere nei dintorni dovrebbero aver catturato immagini utili all’identificazione.

La dinamica dell’azione mostra una preparazione e una decisione di agire in pieno giorno, in un’area di Napoli dove la presenza di sicurezza dovrebbe essere più elevata. Il fatto che l’addetto alla vigilanza fosse uscito pochi minuti prima indica come i rapinatori abbiano scelto un momento in cui la protezione era più debole.

Questa strategia evidenzia una pericolosa precisione nell’organizzazione della rapina, che ha messo a rischio clienti e dipendenti senza esitazioni. La scelta di immobilizzare una cliente ha aggiunto un’aggravante che ha aumentato la gravità dell’episodio, portando a un sequestro di persona di fatto.

Dettagli dell’assalto alla gioielleria gentile

La rapina si è svolta intorno alle 17:10 nel quartiere di Chiaia, una zona centrale di Napoli solitamente frequentata e sorvegliata. Secondo la ricostruzione, dopo che l’addetto alla vigilanza aveva lasciato la gioielleria, un uomo e una donna sono entrati con intenzioni criminali. La donna si è presentata con parrucca bionda e occhiali scuri, mentre l’uomo ha minacciato immediatamente il collaboratore Claudio puntandogli contro una pistola.

Il rapinatore ha costretto il dipendente ad aprire la cassaforte e a riempire diverse borse con gli oggetti preziosi presenti. Nel frattempo la donna ha immobilizzato una cliente abituale dell’esercizio commerciale, legandola con del nastro adesivo. La titolare ha denunciato l’episodio alle forze dell’ordine fornendo la testimonianza diretta di quanto accaduto. Il bottino ancora non è definitivo ma si prevede di valore considerevole.

L’assalto ha lasciato un forte impatto emotivo su chi lavora da anni nel negozio e sulla clientela, costretta a vivere momenti di terrore sotto la minaccia delle armi. L’episodio interrompe un’attività commerciale con oltre sedici anni di storia, provocando danni materiali e psicologici che si fanno sentire profondamente.

Implicazioni per la sicurezza nel centro di napoli

L’episodio alla gioielleria Gentile solleva interrogativi sul livello di sicurezza in zone importanti come Chiaia, meta di turisti e punto nevralgico per il commercio. La rapina, caratterizzata da violenza e sequestro di persona, segnala una possibile escalation di episodi criminali in aree centrali.

L’assenza momentanea del personale di vigilanza ha facilitato l’azione rapida e feroce dei malviventi, dimostrando come ogni elemento mancante nella catena di sicurezza aumenti il rischio. Le autorità dovranno valutare come integrare la protezione, forse inserendo presidi permanenti o incrementando le pattuglie nelle ore critiche.

La comunità locale ha reagito con preoccupazione perché atti simili compromettono il senso di sicurezza necessario per vivere e lavorare. La risposta delle istituzioni, i tempi di intervento e le strategie adottate saranno fondamentali per evitare che il centro di Napoli diventi teatro di frequenti aggressioni.

La straordinarietà del gesto criminale, con rapinatori pronti a immobilizzare un cliente e minacciare un dipendente armati, mostra che le complicazioni sono reali e la paura non è ingiustificata. Le indagini proseguiranno con l’esame delle immagini e la ricerca di tracce che possano portare a una rapida identificazione dei responsabili.

La reazione politica e le richieste di sicurezza

L’onorevole Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha denunciato l’aggressione a Napoli definendola come un attacco grave alla sicurezza pubblica. Borrelli ha sottolineato che non si è trattato di una semplice rapina, ma di un sequestro di persona avvenuto in pieno giorno in una zona molto frequentata.

Ha richiesto controlli più severi e presidi fissi per il centro cittadino, segnalando la necessità di un intervento immediato delle forze dell’ordine. Il deputato ha invitato a utilizzare le registrazioni delle telecamere e a raccogliere testimonianze per assicurare i responsabili alla giustizia.

Inoltre, ha allertato sulle conseguenze di questi crimini sulla vita quotidiana dei cittadini e sulla serenità di chi lavora con impegno. Borrelli ha avvertito che Napoli rischia di diventare un’area fuori controllo se non verranno intensificate le misure di sorveglianza e prevenzione.

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