Un episodio di rapina a mano armata ha scosso la tranquillità di Caselle Torinese, nel torinese, il 16 gennaio 2025. Due uomini, con il volto coperto, hanno assaltato l’ufficio postale di via Gibellini, seminandovi paura e inquietudine. In questa situazione, le forze dell’ordine sono già al lavoro per far luce sull’accaduto e rintracciare i colpevoli.
L’assalto nell’ufficio postale
Alle 11 del mattino, l’ufficio postale di via Gibellini ha vissuto momenti di tensione. Due rapinatori, armati di pistola e con il volto nascosto da passamontagna, hanno fatto irruzione nell’edificio, seminando il panico tra i presenti. I malviventi hanno immediatamente minacciato il personale, costringendolo a consegnare una somma stimata di circa 2mila euro in contanti.
Dopo aver ottenuto il bottino, i rapinatori sono fuggiti rapidamente dal luogo della rapina. La loro fuga sarebbe stata agevolata da un complice che, secondo le prime ricostruzioni, li stava aspettando a bordo di un’auto parcheggiata nelle vicinanze. Le modalità dell’operazione e la rapidità dell’uscita hanno lasciato senza parole i clienti e i lavoratori dell’ufficio, spaventati e sconvolti dall’accaduto.
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In seguito, i carabinieri, immediatamente intervenuti sul posto, hanno avviato le indagini. Gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sicurezza, sia all’interno dell’ufficio postale che nelle vie circostanti, nel tentativo di raccogliere indizi utili per identificare i malfattori.
Possibile connessione con un tentativo di rapina precedente
Le indagini hanno rivelato che i due rapinatori potrebbero essere gli stessi che, poche ore prima, hanno tentato una rapina presso l’ufficio postale della frazione Malanghero, nel comune di San Maurizio Canavese, senza però riuscire a concludere il colpo. Questa circostanza ha alimentato i sospetti che sia in atto un’operazione da parte di una banda organizzata, già responsabile di altri atti criminali nella ancor più ampia area.
Gli inquirenti, quindi, stanno valutando le due rapine nel contesto di un possibile disegno criminoso più ampio, mirato a colpire strutture pubbliche come gli uffici postali, noti per la presenza di denaro contante. Ciò pone l’accento sulla crescente vulnerabilità di queste istituzioni nel panorama della sicurezza locale.
Reazioni e misure di sicurezza
La rapina ha sollevato preoccupazione tra i residenti di Caselle Torinese, accendendo il dibattito sulla sicurezza nelle aree limitrofe a Torino. Nonostante questi tipi di episodi siano sporadici, evidenziano come i luoghi pubblici, per la loro accessibilità e per il volume di denaro gestito, possano risultare obiettivi appetibili per i criminali.
Le forze dell’ordine, coordinate dalla compagnia dei carabinieri di Venaria Reale, hanno già risposto a questa emergenza aumentando i controlli sul territorio. Queste azioni si concentrano particolarmente nel rafforzare la collaborazione con le amministrazioni locali per migliorare la sicurezza e prevenire ulteriori attacchi. La presenza di pattuglie più frequenti e di controlli mirati tende a rassicurare i cittadini e a dissuadere eventuali intenti criminali.
I carabinieri hanno lanciato un appello alla cittadinanza, invitando chiunque possa fornire informazioni utili riguardo alla rapina a farsi avanti. Dettagli che potrebbero sembrare trascurabili, come la presenza di automobili sospette o di comportamenti anomali, potrebbero rivelarsi determinanti per l’indagine.
Per ora, la comunità di Caselle Torinese affronta le conseguenze di un evento che ha minato la serenità del quotidiano, ponendo ulteriormente in risalto l’importanza di un’efficace vigilanza e di un sistema robusto di sicurezza.