Nei pronto soccorso di Trento, Rovereto e Tione si sono registrati rallentamenti significativi nell’uso del nuovo sistema informativo ospedaliero a partire dalla scorsa notte. La situazione ha provocato ritardi nell’assistenza, soprattutto per i pazienti con codici bianchi e verdi, sospendendo temporaneamente la piena funzionalità dell’applicativo. Il sistema era stato introdotto gradualmente nelle settimane precedenti per migliorare la gestione del flusso dei pazienti.
Rallentamenti e disagi iniziati la notte scorsa nei pronto soccorso
Intorno alla mezzanotte tra ieri e oggi il nuovo sistema informativo ospedaliero ha subito un importante rallentamento, che ha interessato tutti e tre i pronto soccorso coinvolti. Inizialmente il servizio ha avuto difficoltà di risposta, rallentando le procedure di registrazione e presa in carico. A un certo punto la funzionalità è tornata a regime, ma i problemi non sono stati del tutto risolti ed oggi sono ricomparsi. Questi disservizi hanno inciso soprattutto sulle attività legate ai codici di bassa priorità, causando attese più lunghe per quei pazienti. Il sistema infatti, pensato per gestire anche grandi volumi di dati e informazioni cliniche, ha incontrato difficoltà nell’adattarsi rapidamente all’ambiente ospedaliero locale.
Questo ha portato a una serie di rallentamenti nelle operazioni pratiche: il personale ha dovuto fare i conti con schermate lente, errori di sincronizzazione, e tempi più lunghi per inserire le informazioni dei pazienti. Il disagio ha colpito in particolare chi si presenta al pronto soccorso per problemi meno urgenti, rallentando dunque la fluidità delle cure. Le criticità si sono manifestate senza preavviso e hanno messo in difficoltà medici e operatori sanitari nel garantire un servizio regolare.
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Cause tecniche e limiti dell’applicativo segnalati da apss
L’Azienda provinciale per i servizi sanitari ha attribuito le difficoltà a problematiche legate all’applicativo fornito dal produttore del sistema. Il software, acquistato sul mercato e già in uso in altre realtà, si era dimostrato efficace fino a oggi. Tuttavia, nel contesto specifico dei pronto soccorsi di Trento, Rovereto e Tione, sono emerse complicazioni legate all’adattamento del programma alle esigenze cliniche locali. Alcune funzioni non riescono a funzionare come previsto a causa delle caratteristiche particolari del flusso di lavoro ospedaliero e delle necessità organizzative.
L’Apss ha precisato che sta seguendo con attenzione la questione, lavorando con il fornitore per individuare e risolvere i problemi emersi. Le difficoltà riguardano aspetti tecnici ma anche la configurazione del sistema, che richiede modifiche per meglio integrarsi alle procedure dei pronto soccorso coinvolti. Da parte dell’azienda sanitaria sono stati attivati protocolli di monitoraggio e contromisure per limitare il disagio e mantenere operativi i servizi essenziali.
Questi interventi includono l’assistenza diretta al personale, strumenti alternativi per la registrazione e una comunicazione costante tra tecnici e operatori. L’obiettivo resta quello di ristabilire una continuità affidabile nel flusso informativo e soprattutto garantire che la presa in carico dei pazienti non subisca ulteriori rallentamenti. L’esperienza maturata nelle ultime settimane ha consentito di capire meglio quali sono i punti critici del sistema, ma resta necessario intervenire per evitare future interruzioni.
Impatto sui pazienti e organizzazione dei pronto soccorso
Le difficoltà tecniche del sistema informativo si traducono in un impatto tangibile sulla gestione dei pazienti che accedono ai pronto soccorso. I codici bianchi e verdi, indica Apss, sono quelli che subiscono ritardi maggiori perché si tratta di casi meno urgenti, la cui valutazione dipende maggiormente dall’efficienza del sistema di registrazione e smistamento digitale. L’allungamento dei tempi di attesa può comportare disagio anche per chi ha bisogno di cure immediate, in quanto l’insieme dell’organizzazione ne risente.
L’adozione del nuovo sistema ha portato una revisione dei processi di lavoro nei reparti interessati. Operatori e medici hanno già affrontato un periodo di adattamento, e queste difficoltà evidenziano alcuni limiti ancora da superare. Non a caso l’Apss ha espresso l’impegno a mantenere alta l’attenzione sul corretto funzionamento, considerando che la gestione delle emergenze e dell’afflusso nei pronto soccorso rappresenta una sfida complessa.
Strategie per bilanciare digitalizzazione e necessità immediate
Le strutture di Trento, Rovereto e Tione si trovano ora a dover bilanciare le esigenze di un servizio digitalizzato con la necessità di risposte rapide e affidabili per la popolazione. Gli interventi tecnici sono combinati con strategie di supporto diretto al personale sanitario, così da ridurre gli inconvenienti e mantenere la qualità delle cure. La speranza è che, superate queste difficoltà iniziali, il sistema possa funzionare regolarmente senza mettere a rischio le attività di soccorso e cura.
Il nuovo Sio, benché porti con sé potenzialità nel migliorare la gestione delle informazioni cliniche, mostra come ogni innovazione debba fare i conti con l’effettiva realtà dei luoghi in cui viene adottata, soprattutto in ambiti delicati come quelli degli ospedali e dei pronto soccorso. Le ore e i giorni a venire saranno fondamentali per valutare gli esiti degli interventi in atto e per capire come evolverà il quadro operativo.