In un’azione di contrasto al narcotraffico, il Questore di Ancona, CESARE CAPOCASA, ha preso provvedimenti straordinari contro un pusher di eroina che operava a SENIGALLIA, una località costiera della provincia. Nonostante fosse già stato denunciato più volte e avesse ricevuto un avviso orale in precedenza, il soggetto, un uomo di 40 anni di origini italiane, ha continuato le sue attività illecite. Il provvedimento attuato rappresenta una novità nel panorama della prevenzione e sicurezza pubblica nella zona.
Provvedimenti restrittivi senza precedenti
Per la prima volta nella provincia, è stato applicato il divieto di accesso alle aree urbane, noto come Dacur, insieme all’obbligo di firma giornaliera presso le autorità competenti per lo spacciatore. Questa misura è stata emessa per contrastare non solo la reiterazione delle sue attività illecite, ma anche per proteggere i più vulnerabili, in particolare i giovani, spesso bersaglio delle operazioni di spaccio. L’uomo, oltre a non poter accedere a parchi e scuole, avrà l’obbligo di recarsi ogni giorno, durante il calendario scolastico, presso la stazione dei Carabinieri di SENIGALLIA alle 8 e alle 13, orari di afflusso e deflusso degli studenti.
Il Questore ha sottolineato l’importanza di queste misure per garantire un ambiente sicuro e protetto, soprattutto in prossimità degli istituti scolastici. Le autorità sono ora impegnate a vigilare affinché il soggetto rispetti le nuove restrizioni e a contrattaccare qualsiasi tentativo di eludere tali divieti.
Fondamenti giuridici della misura di prevenzione
Le misure adottate si basano sull’art. 13 del D.L. 14/2017, che consente al Questore di adottare provvedimenti di interdizione nei confronti di individui denunciati per reati legati al traffico di sostanze stupefacenti, specialmente in prossimità di scuole e strutture pubbliche. Questo articolo stabilisce che coloro che abbiano riportato condanne o denunce negli ultimi tre anni possono essere soggetti a restrizioni nei loro movimenti. La norma è mirata a dissuadere comportamenti delittuosi che possono mettere a repentaglio la sicurezza pubblica, in special modo quella dei giovani.
La misura imposta a questo spacciatore non è un caso isolato; riflette l’impegno della polizia locale e dei carabinieri nel rispondere alle crescenti preoccupazioni riguardo alla sicurezza nei centri urbani, in particolare nelle zone frequentate da studenti e giovani. La decisione del Giudice per le indagini preliminari di convalidare il provvedimento evidenzia l’importanza dell’analisi fatta dalla Divisione polizia anticrimine, che ha indicato la pericolosità sociale del soggetto come motivo prioritario per l’attuazione di tali misure.
Collaborazione tra diverse forze dell’ordine
L’operazione dimostra l’importanza della cooperazione tra le diverse forze di polizia, che lavorano insieme per prevenire attività illecite e garantire la sicurezza pubblica. I militari dell’Arma dei Carabinieri, che hanno svolto un ruolo cruciale nelle indagini, saranno responsabili della supervisione della compliance del pusher alle nuove disposizioni. Questa sinergia tra polizia e carabinieri è fondamentale per garantire una risposta efficace contro lo spaccio di droga, un fenomeno che continua a rappresentare una sfida significativa per le autorità .
In un contesto dove la sicurezza è diventata una priorità per le istituzioni locali, la lotta al narcotraffico ricopre un ruolo centrale nell’assicurare tranquillità e protezione per i cittadini. Eventi come questo possono rappresentare un passo significativo verso un futuro più sicuro per SENIGALLIA e per la sua comunità .