La giornata dell’8 maggio 2025 ha segnato una celebrazione in Russia che unisce storia e attualità. Vladimir Putin ha organizzato una parata militare solenne per commemorare l’ottantesimo anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale, definita da lui come la Grande guerra patriottica. Accanto a lui, l’invito importante del presidente cinese Xi Jinping che ha assistito alla sfilata di truppe e mezzi militari, tra cui elementi utilizzati anche nel conflitto attuale in Ucraina. Nel frattempo, a Kiev, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato leader europei per discutere pace e sicurezza, mentre l’emergenza bellica resta alta.
La parata di mosca: un’esibizione di mezzi militari storici e moderni con ospiti internazionali
La parata sulla piazza rossa ha rappresentato un’esposizione imponente della forza militare russa. Putin ha fatto sfilare carri armati, missili strategici come Yars e Iskander, sistemi di difesa antiaerea S-400 e veicoli corazzati per trasporto truppe, in una rivendicazione di potenza che si collega alle radici storiche del paese. Per la prima volta sono stati mostrati droni da ricognizione e da combattimento, in particolare gli Orlan, Lancet e Geran, questi ultimi prodotti in Iran e impiegati sul terreno ucraino oltre la linea di confine. La scelta di esibire questi armamenti segna la volontà di dimostrare una tecnologia militare avanzata e adeguata al conflitto in corso.
Ospiti della parata e critiche
Tra i presenti alla parata, oltre al presidente Xi Jinping, si sono notati leader di 29 paesi tra cui il brasiliano Inacio Lula da Silva, il venezuelano Nicolas Maduro, il serbo Alexander Vucic e lo slovacco Robert Fico, quest’ultimo il solo capo di governo europeo a partecipare fisicamente. Una delegazione militare nordcoreana ha sfilato sotto gli occhi di Putin, che ha riconosciuto l’importanza del contributo di Pyongyang nella campagna russo-ucraina, riferendosi in particolare allo scontro nella regione di Kursk. Non sono mancati i rappresentanti di governi autoritari, tra cui le giunte militari di Myanmar e Burkina Faso, un aspetto che ha sollevato critiche come quella del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.
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Zelensky e i leader europei: un incontro a kiev all’ombra del conflitto
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto a Kiev i principali esponenti europei per discutere la situazione di guerra e la ricerca di una soluzione per la pace. Sul posto sono giunti il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro polacco Donald Tusk e il premier britannico Keir Starmer. Questa visita rappresenta un segnale concreto di sostegno politico e diplomatico verso l’Ucraina, segnato anche dalla presenza in collegamento video della premier italiana Giorgia Meloni. Gli incontri si sono concentrati sul sostegno all’Ucraina e sulla sicurezza regionale, temi cruciali nel contesto della guerra iniziata oltre tre anni fa.
Il colloquio tra zelensky e trump
Nel contesto degli sforzi diplomatici, Zelensky ha recentemente avuto un colloquio telefonico con l’ex presidente Usa Donald Trump. Secondo la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt, la conversazione è stata definita “molto buona e produttiva”. È stato discusso l’accordo sullo sfruttamento dei minerali, ratificato dal Parlamento ucraino, e la proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni tra Ucraina e Russia avanzata da Zelensky. L’Europa ha mostrato un sostegno diffuso verso questa proposta e permangono attese sul riscontro delle parti in conflitto.
L’allarme dell’ambasciata americana su un possibile attacco aereo massiccio in ucraina
In parallelo ai movimenti diplomatici e militari, l’ambasciata Usa a Kiev ha lanciato un avvertimento urgente. Secondo alcune fonti, sarebbero emerse informazioni credibili su un imminente attacco aereo su vasta scala contro l’Ucraina. Il messaggio rivolto ai cittadini americani residenti nel paese invita alla massima attenzione e a rispondere prontamente al segnale di allarme aereo. Questo comunicato mette in evidenza il pericolo concreto di escalation nel conflitto e la necessità di misure di sicurezza rafforzate nel territorio ucraino.
Tensioni sul terreno
L’allerta arriva in un momento in cui la guerra continua a mostrare la sua imprevedibilità e brutalità. Fonti locali segnalano un’intensificazione dei raid e dei combattimenti nelle zone più calde, proprio mentre il quadro diplomatico cerca una via d’uscita. Gli Stati Uniti monitorano la situazione da vicino e la dichiarazione ufficiale dell’ambasciata dimostra la tensione che si respira sul terreno.
Le parole di putin nel contesto della parata e il messaggio alla nazione russa
Nel corso della cerimonia, Vladimir Putin ha voluto sottolineare il sostegno che la società russa darebbe all’operazione militare speciale in Ucraina, definendo la nazione “una barriera indistruttibile” contro il nazismo, la russofobia e l’antisemitismo. Il richiamo ideale alla Seconda guerra mondiale serve a rafforzare la legittimazione del conflitto attuale. L’analista politico russo Andrei Kolesnikov ha descritto la parata come un evento ideologico volto a unire il popolo intorno alla figura del presidente e a giustificare l’intervento bellico in corso come una continuazione storica di quella vittoria.
Nonostante questa strategia comunicativa, vale rilevare che, dopo più di tre anni, la Russia non ha raggiunto una vittoria chiara sul campo. La forte esposizione militare e l’appoggio di alleati autoritari mostrano una rete di supporti che Putin cerca di consolidare ma non basta a modificare la situazione nei territori ucraini contesi. Al netto delle dichiarazioni di potenza, la guerra rimane aperta e incerta sui suoi sviluppi futuri.