Protesta degli ambientalisti a Pesaro: i cittadini si oppongono al piano rifiuti regionale

Protesta degli ambientalisti a Pesaro: i cittadini si oppongono al piano rifiuti regionale

Manifestazione a Pesaro contro il piano regionale dei rifiuti, con Europa Verde e associazioni ambientaliste che sollevano preoccupazioni su salute pubblica, discariche e gestione delle risorse pubbliche.
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Protesta degli ambientalisti a Pesaro: i cittadini si oppongono al piano rifiuti regionale - Gaeta.it

A Pesaro, questa mattina si è svolta una manifestazione animata da Europa Verde e diverse associazioni ambientaliste per contestare il piano regionale dei rifiuti. Questo evento ha richiamato l’attenzione sulla questione della discarica di Riceci, sottolineando preoccupazioni emerse in un esposto presentato alla Corte dei Conti. La protesta rappresenta un momento cruciale in un dibattito che coinvolge non solo la gestione dei rifiuti, ma anche salute pubblica e sostenibilità ambientale.

La critica al piano regionale dei rifiuti

Durante la manifestazione, Gianluca Carrabs, consigliere comunale di Urbino e rappresentante di Europa Verde, ha preso la parola per esprimere il suo forte disappunto nei confronti del piano regionale. Carrabs lo ha definito “appartenente a vecchi paradigmi dell’economia”, sostenendo che non risponde ai principi di economia circolare che caratterizzano altre regioni d’Europa. Secondo lui, il rifiuto non dovrebbe essere considerato come qualcosa di cui disfarsi attraverso l’incenerimento o l’interramento, ma piuttosto come una risorsa da reinserire in un ciclo produttivo. Questa logica, secondo Carrabs, è fondamentale per promuovere lavoro e sostenibilità nel territorio.

Il consigliere ha sollevato seri dubbi sulla visione retrograda del piano in questione, sostenendo che non apporta innovazioni né strategie che possano affrontare la sfida attuale della gestione dei rifiuti. L’idea di una gestione più sostenibile, in grado di cambiare la percezione del recupero dei materiali e delle pratiche di smaltimento, trova sempre più sostenitori tra i cittadini e gli esperti del settore.

Preoccupazioni sulla distanza delle discariche

Un altro punto caldo dell’incontro è stato l’emendamento che riguarda la distanza delle discariche dalle aree abitate. Carrabs ha descritto come “inaccettabile” la proposta di collocare discariche a soli 500 metri di distanza da aree residenziali, avvertendo che studi scientifici mostrano un incremento del 34% dell’incidenza tumorale a una distanza di soli 5 chilometri. La preoccupazione per la salute pubblica si intreccia con le questioni ambientali, rendendo la posizione di Carrabs e degli altri manifestanti ancora più critica.

Questa questione apre un dibattito complesso sulla necessità di proteggere le comunità vulnerabili, insieme alla ricerca di soluzioni realmente efficaci e sostenibili nella gestione dei rifiuti. La salute dei cittadini deve occupare un posto centrale nell’agenda politica: riflessioni su queste tematiche sono più che mai urgenti, dato il profondo impatto che la gestione dei rifiuti può avere sulla qualità della vita.

L’esposto alla Corte dei Conti

Sull’argomento della discarica di Riceci, Carrabs ha esortato le autorità competenti a fornire chiarimenti sulla gestione delle risorse pubbliche da parte di Marche Multiservizi. La sua attenzione si è focalizzata sul fatto che l’azienda avrebbe impegnato 25 milioni di euro in un progetto con una società di recente costituzione, erogando un anticipo di quasi 4 milioni senza garanzie adeguate.

Questa richiesta di chiarimenti sulla gestione economica della questione rifiuti pone l’accento sulla necessità di trasparenza e responsabilità, fattori fondamentali per ricostruire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. L’interrogativo su come gestire i finanziamenti pubblici in nome del bene comune è ormai al centro del dibattito, richiedendo risposte concrete che possano rassicurare una comunità sempre più preoccupata per il proprio futuro.

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