A Rosarno, in provincia di Reggio Calabria, si è tenuta una mobilitazione che ha visto la partecipazione di agricoltori e pescatori. L’iniziativa, con il tema “Un paese senza agricoltori e pescatori non è libero e non ha futuro”, intende richiamare l’attenzione delle istituzioni riguardo le difficoltà che i settori agricolo e della pesca stanno affrontando in Italia, in particolare in Calabria. La manifestazione è simbolica ed è fissata per tre giorni, con l’obiettivo di sollecitare il Governo e le Regioni a dichiarare ufficialmente lo stato di crisi.
La mobilitazione a rosarno
La protesta, che si è svolta nei pressi dello svincolo dell’Autostrada A2 del Mediterraneo, rappresenta un’evoluzione della mobilitazione dello scorso anno, culminata in presidi e cortei. Durante la manifestazione, una quindicina di trattori ha percorso la superstrada 682, fermandosi in prossimità di una rotonda, dove i manifestanti hanno stabilito un presidio permanente. Questa azione evidenzia la determinazione degli agricoltori e pescatori nel voler avviare un dialogo con le autorità per affrontare la grave crisi che interessa i loro settori produttivi.
Gli organizzatori dell’evento affermano che il presidio proseguirà per almeno tre giorni, dopo di che si valuterà l’evoluzione delle trattative con i rappresentanti del Governo. La mobilitazione di Rosarno non è un evento isolato, bensì parte di una strategia di protesta più ampia che coinvolge diverse località della Calabria, con eventi programmati anche a Botricello, Steccato di Cutro e Crotone.
Leggi anche:
Incontro con le istituzioni regionale
In concomitanza con la protesta, a Catanzaro si terrà un incontro tra le delegazioni di agricoltori e pescatori e Gianluca Gallo, assessore all’Agricoltura della Regione Calabria. Questo incontro rappresenta un’importante occasione per affrontare i problemi specifici del settore e per discutere le misure da adottare per supportare agricoltori e pescatori locali che da tempo lamentano condizioni di lavoro precarie e una situazione economica insostenibile.
Il presidio di Rosarno è costantemente monitorato dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, che garantiscono la sicurezza dei manifestanti e la fluidità del traffico nelle vie limitrofe. La presenza delle forze dell’ordine sottolinea la rilevanza dell’evento nella cornice sociale ed economica della regione, un’area dove l’agricoltura e la pesca rivestono un ruolo cruciale per lo sviluppo economico locale.
Unione sotto l’Associazione nazionale “altra agricoltura”
I partecipanti alla protesta aderiscono all’Associazione Nazionale “Altra Agricoltura”, un’organizzazione che rappresenta gli interessi di chi lavora nei settori agricolo e della pesca e che si batte per una maggiore attenzione alle problematiche legate allo sviluppo sostenibile e al lavoro dignitoso. Le difficoltà economiche, i cambiamenti climatici e la concorrenza sleale sono solo alcune delle questioni che i manifestanti vogliono portare all’attenzione delle istituzioni.
La manifestazione di Rosarno si inserisce in un contesto di crescente attenzione per le questioni agrarie e per il sostegno alle comunità rurali, ma richiede un impegno concreto da parte delle autorità per attuare politiche efficaci e durature. La sfida resta quella di garantire il futuro dell’agricoltura e della pesca non solo in Calabria, ma in tutta Italia, affinché il panorama occupazionale non subisca ulteriori contrazioni.