Un gruppo di genitori ha dato vita a una protesta all’istituto Falcone, situato nel quartiere Zen di Palermo, a causa della mancanza di corrente elettrica che ha colpito le attività scolastiche. La situazione si protrae da dieci giorni, ed in questo lasso di tempo centinaia di bambini delle scuole elementari e medie sono stati costretti a recarsi in aula senza che le aule potessero beneficiare di un’adeguata illuminazione o di dispositivi elettronici. Una situazione che ha spinto i genitori a mobilitarsi, stanchi di attendere una risoluzione a un problema che ha chiuso la scuola in un momento che dovrebbe essere dedicato all’apprendimento.
Dettagli della situazione all’istituto Falcone
La difficoltà principale derivante dalla mancanza di elettricità si è intensificata nei giorni scorsi, quando i genitori hanno iniziato a notare che non solo le aule non disponevano di corrente, ma che anche strumenti essenziali per la didattica erano inutilizzabili. Ciò nonostante l’asilo della stessa struttura scolastica ha continuato a funzionare, sollevando ulteriori interrogativi tra i genitori degli alunni più grandi. La situazione è aggravata dal fatto che, oltre al furto di rame avvenuto all’esterno dell’istituto, sono stati sottratti anche i cavi sotterranei dell’intero impianto elettrico, rendendo le aule inutilizzabili per un periodo prolungato e costringendo il personale scolastico a trovare soluzioni temporanee.
La scuola ha dovuto riprogrammare le attività didattiche, creando una situazione di disagio non indifferente. Non solo la mancanza di corrente ha limitato l’uso di computer e materiali didattici, ma ha anche creato difficoltà nella gestione degli spazi scolastici. La sicurezza degli studenti è stata messa a rischio, poiché un ambiente poco illuminato non è ideale per l’apprendimento o per le attività quotidiane.
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Le reazioni dei genitori e della comunità
I genitori, ormai al limite della sopportazione e preoccupati per il benessere dei loro figli, si sono uniti per esprimere il loro dissenso. Diverse famiglie si sono riunite in forma pacifica davanti all’istituto, chiedendo misure urgenti da parte delle autorità competenti affinché la situazione venga ripristinata rapidamente. “Non possiamo continuare a vedere i nostri figli costretti a un’educazione di questo tipo,” hanno dichiarato alcuni dei partecipanti alla protesta.
Il malcontento si è diffuso anche tra i membri della comunità, che non comprendono come un’istituzione educativa possa trovarsi in una condizione tanto precaria. I rappresentanti dei genitori fanno appello alle autorità locali affinché si attivino rapidamente per garantire non solo il ripristino dell’impianto elettrico, ma anche misure preventive per allontanare futuri atti vandalici, come quello avvenuto recentemente.
Risposte delle autorità e quadro futuro
Le autorità locali sono state informate della situazione e hanno promesso di intervenire. Secondo le dichiarazioni rilasciate, i lavori di riparazione dell’impianto elettrico dovrebbero iniziare la prossima settimana. Tuttavia, ci sono già state delle critiche rivolte ai tempi di risposta, ritenuti troppo lunghi rispetto all’urgenza della situazione.
La comunità scolastica attende ora risultati concreti. L’auspicio è che la situazione venga risolta con la massima celerità e che si possano prendere precauzioni per prevenire futuri problemi. Resta da vedere se queste promesse si tradurranno in azioni tangibili e se gli studenti potranno tornare presto a frequentare le lezioni in un ambiente sicuro e adeguato.