Progetto "Tarta Dogs" per la conservazione delle tartarughe marine

Progetto “Tarta Dogs” per la conservazione delle tartarughe marine

363364125 194029550326058 8589825561505104695 n 1 363364125 194029550326058 8589825561505104695 n 1

Nel 2023, un eccezionale numero di tartarughe marine Caretta caretta ha scelto le coste italiane, comprese quelle del Lazio, come luoghi di nidificazione. Questo straordinario aumento delle nidificazioni, con oltre 400 nidi registrati a livello nazionale (rispetto ai 123 dell’anno precedente), è stato influenzato dall’innalzamento delle temperature causato dalla crisi climatica. Le tartarughe Caretta caretta stanno gradualmente spostando le loro colonie verso le coste del Mediterraneo occidentale, un cambiamento significativo rispetto alla loro nidificazione tradizionale nel Mediterraneo orientale, in paesi come la Libia, la Grecia, la Turchia e Cipro.

cane tartaruga

Per proteggere queste tartarughe e i loro nidi in nuove località, è stato avviato il progetto “Life Turtlenest”, finanziato dall’Unione europea e coordinato da Legambiente, in collaborazione con l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI). Questo progetto mira a preservare la specie Caretta caretta attraverso varie iniziative, tra cui monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica, campagne di sensibilizzazione e l’uso di unità cinofile addestrate.

L’importanza dei “Tarta Dogs”

I “Tarta Dogs” sono cani addestrati appositamente per individuare i nidi di tartaruga marina, compresi quelli più nascosti che sfuggono all’occhio umano. Grazie al loro eccezionale fiuto, questi cani svolgeranno un ruolo chiave nella conservazione di Caretta caretta. Oltre all’uso di droni, l’apporto delle unità cinofile si rivelerà fondamentale nell’individuare le tracce elusive che queste tartarughe lasciano dietro di sé.

Stefano Di Marco, coordinatore dell’Ufficio Progetti di Legambiente e Project Manager di “Life Turtlenest”, ha sottolineato che l’aumento delle nidificazioni ha portato maggiore attenzione alla protezione delle tartarughe marine. “Life Turtlenest” è stato concepito per affrontare questa emergenza, e i cani addestrati saranno un componente essenziale delle operazioni di ricerca. I corsi di formazione per questi cani rappresentano il primo passo verso il monitoraggio completo, che inizierà nel maggio 2024, durante la prossima stagione di nidificazione.

Il Ruolo dell’ENCI

Il Presidente di ENCI, Dino Muto, ha aggiunto che il progetto prevede un approccio interdisciplinare di alto livello per formare squadre di cani addestrati in modo specifico. Queste squadre forniranno un supporto prezioso ai ricercatori durante le operazioni di ricerca. L’obiettivo principale dei “Tarta Dogs” è quello di pattugliare le spiagge per individuare i siti di deposizione delle tartarughe marine senza disturbare la fauna locale, seguendo rigorosi protocolli scientifici.

371534451 209850088744004 7401674354970420887 n

Selezione e Formazione delle Unità Cinofile

L’ENCI ha messo in atto un rigoroso processo di selezione per le unità cinofile che parteciperanno al progetto. Gli addestratori e i cani dovranno superare un esame che valuta le competenze del cane nella rilevazione di odori neutri in un ambiente realistico, simile a quello in cui opereranno durante “Life Turtlenest”. Le prime unità cinofile specializzate inizieranno a monitorare le coste del Lazio nel maggio 2024.

Le prime selezioni si terranno il 21 settembre a Fiumicino (RM) e il 28 settembre a Gaeta (LT). In particolare, il 28 settembre si svolgerà un seminario presso l’Hotel Summit (Via Flacca, Km 23, Gaeta) dal titolo “Conservation Dogs: Life Turtlenest e il Ruolo dell’ENCI. Questo evento sarà una presentazione del progetto rivolta alla comunità cinofila e vedrà la partecipazione di Dino Muto, Presidente di ENCI.

Turtlenest tartarughina

“Life Turtlenest” è un progetto finanziato dall’Unione Europea tramite il programma LIFE e coordinato da Legambiente, dedicato al miglioramento della conservazione delle tartarughe marine Caretta caretta in Italia, Spagna e Francia. Le attività del progetto includono il monitoraggio, la messa in sicurezza dei nidi, la ricerca scientifica e campagne di informazione e sensibilizzazione. Oltre a Legambiente, collaborano diverse istituzioni, tra cui la Stazione Zoologica Anton Dhorn, Ispra, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università di Barcellona, il BETA Technological Centre (UVic-UCC), ENCI, Cest Med e le Regioni di Basilicata, Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna e Toscana. “Life Turtlenest” opererà anche in regioni francesi come la Camargue, la Costa Azzurra e la Corsica, oltre alle regioni spagnole di Catalogna, Murcia, Andalusia, Isole Baleari e Valencia.

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2023 da

Change privacy settings
×