I cantieri legati a Caput Mundi, il progetto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza focalizzato su Roma Capitale, stanno procedendo secondo le tempistiche previste. Questo scenario ottimista emerge dai recenti lavori della commissione capitolina Pnrr, presieduta da Giovanni Caudo, durante l’audizione di Roberto Botta dell’Ufficio Commissariale e Claudio Parisi Presicce, soprintendente capitolino. Con la scadenza che si avvicina, e un Giubileo alle porte, è fondamentale comprendere i dettagli di questi interventi.
Caput Mundi: un investimento di 500 milioni di euro
Il progetto Caput Mundi rappresenta un investimento significativo di 500 milioni di euro, destinato a finanziare 335 interventi attraverso dieci soggetti attuatori. Come evidenziato da Giovanni Caudo, l’obiettivo è rimodulato, prevedendo che 100 siti raggiungano almeno il 50% di completamento entro il 31 dicembre 2024. Questa data è particolarmente rilevante poiché coincide con l’Anno Santo. Per gli interventi rimanenti, la scadenza rimane quella prevista dal Pnrr, ovvero giugno 2026, ma il focus è chiaramente sul raggiungimento dei traguardi più immediati.
Gli interventi di Roma Capitale sono 128 e riguardano 82 siti archeologici, con un valore di 232 milioni di euro. A questi si aggiungono i 149 progetti della Soprintendenza, che hanno un valore di 189 milioni, oltre agli interventi di altri enti, come il Parco dell’Appia Antica. L’ampio respiro del progetto evidenzia l’impatto positivo che queste iniziative avrebbero sulla città , non solo dal punto di vista della conservazione del patrimonio, ma anche per il potenziale sviluppo turistico e culturale.
Progresso dei lavori e delle tempistiche
Roberto Botta, durante l’audizione, ha fornito un aggiornamento dettagliato sui progressi fatti finora. Attualmente, su 335 interventi previsti, 116 sono già avviati. Altri 64 sono programmati per essere avviati a ottobre, con ulteriori 103 progetti pianificati per novembre, seguiti, infine, da un flusso decrescente di attività nei mesi successivi. La distribuzione delle opere comprende anche interventi più piccoli e specifici, che spiegano le tempistiche accelerate dei lavori.
Botta ha inoltre confermato che, a oggi, 30 dei cantieri attivi sono gestiti dalla Soprintendenza. Le stime indicano che al 31 dicembre potrebbero esserci tra 120 e 124 interventi con un avanzamento superiore al 50%. La previsione è di avere circa 115 siti che soddisfano questo criterio, un risultato che, se confermato, posizionerebbe Roma in una posizione vantaggiosa per affrontare l’Anno Santo e le aspettative che ne derivano.
Impatto dei cantieri sulla vita cittadina
Le attività dei cantieri sono già visibili in tutta Roma, con circa 70-80 cantieri attualmente aperti, chiaramente identificabili per i cittadini e i turisti. Gli interventi, per il loro carattere puntuale e circoscritto, non interferiscono significativamente con la vita quotidiana della città , un fattore che contribuisce a mantenere un clima di cauto ottimismo tra i residenti e i commercianti locali. Botta ha espresso la fiducia che i soggetti attuatori stanno operando con la necessaria precisione e tempestività .
In sintesi, il coordinamento e l’approccio metodico nel gestire questi cantieri possono divenire un fattore chiave per il successo dei progetti legati al Pnrr a Roma, ponendo le basi per una riqualificazione sostenibile del patrimonio culturale e per un rilancio turistico della capitale, in un periodo di forte interesse internazionale legato ai grandi eventi religiosi che si avvicinano. La gestione efficiente delle tempistiche e la visibilità dei progetti in corso sono elementi cruciali, che indicano una direzione positiva per il futuro di Roma.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Armando Proietti