Primo intervento di gastroenteroanastomosi all'ospedale Mazzini: un passo avanti per la medicina mini-invasiva

Primo intervento di gastroenteroanastomosi all’ospedale Mazzini: un passo avanti per la medicina mini-invasiva

L’ospedale Mazzini di Teramo ha eseguito con successo il primo intervento di gastroenteroanastomosi per stenosi benigna, migliorando significativamente la qualità della vita della paziente e riducendo i rischi chirurgici.
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Primo intervento di gastroenteroanastomosi all'ospedale Mazzini: un passo avanti per la medicina mini-invasiva - Gaeta.it

Recentemente, all’ospedale Mazzini di Teramo è stato realizzato con successo il primo intervento di gastroenteroanastomosi per una patologia stenosante benigna. Questa procedura è un progresso significativo per i pazienti che, a causa della loro condizione, non possono sottoporsi a tradizionali interventi chirurgici. Specificatamente, il caso riguarda una donna di 75 anni, la quale soffriva di stenosi ingravescente del bulbo e della prima porzione duodenale, una condizione che ha compromesso la sua alimentazione e influito negativamente sulla qualità della vita per ben due anni.

Dettagli sull’intervento

Il primo intervento di gastroenteroanastomosi presso l’ospedale Mazzini è stato eseguito utilizzando un sistema di elettrocauterizzazione, noto come Hot-Axios, il quale è stato guidato da un ecoendoscopico. Questo approccio innovativo ha consentito di stabilire un collegamento diretto tra stomaco e intestino, creando una comunicazione funzionale senza la necessità di un intervento chirurgico invasivo. L’impatto di questa procedura è stato paragonabile a quello di una gastroscopia, il che comporta minori rischi e un tempo di recupero più rapido per i pazienti.

A seguito dell’intervento, la paziente ha potuto immediatamente riprendere l’alimentazione in modo naturale, evidenziando un notevole miglioramento delle sue condizioni generali. Questo rapido recupero rappresenta un segno tangibile dell’efficacia della procedura e della sua capacità di ridurre significativamente la morbilità associata a interventi più invasivi.

Reazioni e commenti dei professionisti

Carmelo Barbera, direttore della Uoc di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ospedale Mazzini, ha dichiarato che questa procedura, tradizionalmente riservata per stenosi neoplastiche, è stata applicata con successo anche per stenosi benigne. La sua introduzione rappresenta una testimonianza del livello di specializzazione raggiunto dall’ospedale, nonché dell’impegno nel fornire soluzioni innovative e personalizzate per i pazienti.

Il direttore generale Maurizio Di Giosia ha sottolineato come questa nuova applicazione della Gea non solo ampli le opzioni terapeutiche disponibili, ma migliori anche in modo significativo la qualità di vita dei pazienti. Egli ha evidenziato che l’adozione di tecniche avanzate come questa posiziona l’ospedale Mazzini come punto di riferimento nella regione per il trattamento di patologie complesse, unendo competenza clinica a soluzioni innovative e tecnologiche.

L’importanza della gastroenterologia mini-invasiva

Le procedure mini-invasive come la gastroenteroanastomosi giocano un ruolo cruciale nel campo della gastroenterologia moderna. Offrono ai pazienti benefici significativi, inclusi minori tempi di recupero, riduzione del dolore post-operatorio e un rischio inferiore di complicanze rispetto ai metodi chirurgici tradizionali. Inoltre, la possibilità di eseguire questi interventi in regime ambulatoriale è un vantaggio notevole, consentendo ai pazienti di tornare rapidamente alle loro routine quotidiane.

Questa innovazione nella sala operatoria non solo rappresenta un passo avanti nel trattamento delle stenosi, ma anche un segnale di un approccio più olistico e centrato sul paziente nella gestione delle malattie gastrointestinali. La capacità di affrontare diverse condizioni in modo efficace e con il minimo trauma per il paziente riflette la continua evoluzione delle tecniche mediche in un contesto sanitario dinamico. La combinazione di tecnologia all’avanguardia e know-how clinico conferma la propensione della sanità italiana a effettuare interventi che siano sempre più rispettosi delle esigenze individuali dei pazienti, promuovendo così una visione innovativa della medicina.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sofia Greco

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