Primo espianto di ulivi colpiti da xylella a minervino murge, interventi urgenti nel nord barese

Primo espianto di ulivi colpiti da xylella a minervino murge, interventi urgenti nel nord barese

Nel nord barese, a Minervino Murge e Canosa di Puglia, si intensificano gli espianti degli ulivi infetti da xylella fastidiosa con il supporto dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia e Coldiretti Puglia.
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Nel nord barese, a Minervino Murge, iniziano gli espianti degli ulivi infetti da xylella fastidiosa per contenere la diffusione del batterio, con monitoraggio intensificato e interventi di pulizia del territorio. - Gaeta.it

La lotta contro la xylella fastidiosa nel nord barese entra in una nuova fase con l’avvio degli espianti a Minervino Murge. La malattia batterica sta colpendo gli ulivi nei pressi del parco dell’Alta Murgia e gli interventi mirano a contenere la diffusione. Le autorità e le associazioni agricole ribadiscono l’importanza di continuare le operazioni di monitoraggio e pulizia del territorio, per evitare che l’infezione si sparga ulteriormente. La situazione è strettamente monitorata dopo i casi anche a Canosa di Puglia.

Espianto degli ulivi infetti: cosa succede a minervino murge

A Minervino Murge sono imminenti gli interventi di espianto degli ulivi colpiti dalla xylella fastidiosa. L’area coinvolta si estende per circa 50 metri quadrati, con un totale stimato di settanta alberi da rimuovere. Questa misura si è resa necessaria dopo l’individuazione di un primo caso in quella zona vicina al parco naturale dell’Alta Murgia, un sito di grande valore paesaggistico e ambientale. Il batterio ha attaccato gli ulivi, compromettendo la loro salute e mettendo a rischio anche le piante circostanti.

Espianto e smaltimento delle piante infette

L’espianto serve a eliminare la fonte primaria di infezione, un passo indispensabile per impedire ulteriori contagî. Le operazioni sono coordinate dalle autorità fitosanitarie locali, con il coinvolgimento dell’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia. Le fasi del lavoro prevedono anche il trasporto e lo smaltimento controllato delle piante infette, per evitare contaminazioni accidentali.

Questa procedura si inserisce in un contesto più ampio di controllo del fenomeno, che include una sorveglianza permanente della zona. A Minervino Murge è stato attivato un monitoraggio rafforzato attorno all’area colpita per individuare tempestivamente eventuali nuovi focolai. Questo sistema di controllo si basa su ispezioni periodiche e analisi mirate delle piante.

La situazione di canosa di puglia e la diffusione del batterio nel nord barese

Il nord barese, già teatro di episodi di xylella fastidiosa, aveva registrato un caso in un vivaio di Canosa di Puglia. Qui una pianta è risultata infetta, scatenando subito le misure di contenimento. Questi riscontri evidenziano come la malattia stia avanzando anche grazie alla presenza di piante presso vivai e coltivazioni non ancora controllate in maniera esaustiva.

Insetti vettori e trattamenti specifici

La xylella fastidiosa si trasmette soprattutto attraverso insetti vettori, con la sputacchina che rappresenta il principale responsabile della diffusione nelle campagne pugliesi. Per questa ragione gli interventi di contenimento includono anche trattamenti specifici mirati a ridurre la popolazione di questi insetti. Coldiretti Puglia ha sottolineato la necessità di proseguire e intensificare queste azioni.

L’intervento non riguarda solo le campagne private, ma coinvolge anche enti pubblici come comuni, consorzi di bonifica, Anas e Demanio. Questi hanno il compito di mantenere pulite strade, aree pubbliche e terreni incolti dove la sputacchina può proliferare. Il rischio è che zone abbandonate diventino santuari per gli insetti e aumentino la diffusione del batterio.

Misure di prevenzione e controllo: il ruolo della sorveglianza e della pulizia del territorio

La xylella fastidiosa non ha ancora una cura che possa sanare gli ulivi attaccati, per questo ogni sforzo grava sulla prevenzione e sulle attività di pulizia. L’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia ha istituito intorno all’area infetta di Minervino Murge una zona delimitata che comprende una zona cuscinetto di 2,5 chilometri di raggio.

Controllo e limitazione della diffusione

Questo sistema serve a limitare il movimento del batterio e a intervenire rapidamente nel caso vengano individuate nuove piante colpite. La sorveglianza comprende l’analisi di campioni e la verifica visiva delle piante, per assicurare una copertura significativa del territorio a rischio.

Pulire i campi abbandonati e le aree lungo le strade è un’operazione fondamentale e coinvolge numerosi enti. Questi interventi mirano a rimuovere la vegetazione che può ospitare gli insetti vettori o favorire il contatto tra piante sane e malate. Per Coldiretti Puglia queste attività, pur impegnative, sono al momento la risposta concreta per rallentare la diffusione della malattia.

Le autorità continuano a investire in queste azioni coordinate, sperando di riuscire a contenere il fenomeno soprattutto nelle zone ancora isolate o poco colpite. La resilienza delle campagne pugliesi dipenderà molto da come si gestiranno queste fasi cruciali.

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