Un’inchiesta della guardia di finanza e della procura di milano ha svelato un presunto sistema di gare pilotate per lavori in sei carceri lombarde. Il meccanismo coinvolge importanti strutture penitenziarie come san vittore e opera a milano, oltre a pavia, como, brescia e monza. Le verifiche riguardano anche documenti amministrativi e appalti sospetti.
Carceri lombarde coinvolte e i presunti appalti truccati
L’indagine si concentra esclusivamente sui penitenziari della lombardia, dove si sospetta che i bandi per i lavori siano stati manipolati in cambio di mazzette. La portata economica delle gare sotto esame sarebbe significativa, superando le diverse centinaia di migliaia di euro. Questi appalti interessano strutture carcerarie note e strategiche, tra cui il carcere di san vittore e quello di opera, entrambi a milano, oltre agli istituti di pavia, como, brescia e monza.
Procura e dipartimento per amministrazione penitenziaria
L’attenzione della procura si è focalizzata su questi penitenziari insieme al dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, che ha sede vicino a san vittore. L’inchiesta non è ancora conclusa e gli accertamenti proseguono in quei luoghi dove vengono raccolte tutte le prove documentali necessarie per ricostruire la vicenda.
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Attività della guardia di finanza e acquisizione documenti
Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di milano ha eseguito una serie di interventi mirati nelle ultime settimane. Sono stati perquisiti gli uffici di alcuni indagati e sono stati sequestrati telefoni e dispositivi informatici per recuperare elementi utili alle indagini. Parallelamente, sono in corso acquisizioni di documenti negli uffici del provveditorato regionale della lombardia del dap, situati nelle immediate vicinanze del carcere di san vittore.
Perquisizioni e acquisizioni documentali
A differenza delle perquisizioni, negli uffici del provveditorato la guardia di finanza ha svolto operazioni di acquisizione, cioè ha raccolto i bandi e la documentazione relativa ai lavori sospetti senza procedere a sequestri in quella sede. Questo permette di analizzare nel dettaglio tutte le procedure e le gare collegate agli appalti sotto attenzione. L’attività degli investigatori mira a ricostruire il sistema che avrebbe permesso di pilotare le gare a beneficio di particolari aziende in cambio di tangenti.
Il ruolo della procura di milano e i principali indagati
La procura di milano, guidata dal procuratore marcello viola, ha assunto un ruolo centrale nella gestione delle investigazioni. Le indagini si concentrano su tre indagati principali, nei confronti dei quali sono stati disposti sequestri di cellulari e strumenti elettronici utili a scoprire le relazioni e le comunicazioni sospette. Al momento non sono stati rilasciati dettagli sulle identità degli indagati né sulle singole accuse precise, ma il lavoro della procura si indirizza verso la verifica del coinvolgimento in una rete di corruzione e frode legata a queste gare.
Indagini e obiettivi
Le attività di indagine proseguono con l’obiettivo di individuare tutti i soggetti coinvolti nelle presunte tangenti e di definire la reale entità dei danni alle finanze pubbliche. L’attenzione resta alta sul sistema di concessione degli appalti per la manutenzione e ristrutturazione delle carceri lombarde, per monitorare eventuali ulteriori infiltrazioni o condotte illecite.