Presidente del consiglio comunale di cerveteri richiama alla disciplina dopo espulsione di un consigliere in aula

Presidente del consiglio comunale di cerveteri richiama alla disciplina dopo espulsione di un consigliere in aula

Il presidente del consiglio comunale di Cerveteri, Carmelo Travaglia, espelle il consigliere Luca Piergentili per comportamenti irrispettosi e provocatori durante la seduta, richiamando all’ordine e al rispetto delle regole.
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Il presidente del consiglio comunale di Cerveteri, Carmelo Travaglia, ha espulso il consigliere Luca Piergentili per comportamenti irrispettosi e provocatori durante una seduta, sottolineando l'importanza del rispetto delle regole per garantire l'ordine e la dignità dell'assemblea. - Gaeta.it

Il presidente del consiglio comunale di cerveteri, carmelo travaglia, ha spiegato con fermezza i motivi che hanno portato all’espulsione del consigliere luca piergentili durante l’ultima seduta del consiglio. Il richiamo riguarda il rispetto delle regole e dell’educazione all’interno dell’aula consiliare, sottolineando come questi aspetti siano indispensabili per garantire il corretto svolgimento dei lavori. I fatti sono accaduti durante una riunione tenutasi alla presenza dei consiglieri e di cittadini collegati da remoto.

Il ruolo del presidente del consiglio nel mantenimento dell’ordine

carmelo travaglia ha ricordato che la sua funzione consiste nell’avviare la seduta e assicurarsi che essa proceda in modo ordinato e rispettoso. L’aula consiliare deve rimanere un luogo di confronto pacato, dove ciascuno rispetta il regolamento e le figure istituzionali presenti, oltre al pubblico in ascolto o partecipante da remoto. Durante l’incontro, il consigliere piergentili ha infranto diverse volte queste norme, provocando disordine con gesti e parole.

L’intervento del presidente è quindi scattato dopo ripetuti tentativi di richiamo e ammonizioni verbali che non hanno sortito alcun effetto. travaglia ha sottolineato che l’autorità regolamentare esiste per tenere sotto controllo e impedire comportamenti che minino la dignità del consiglio e il decoro dell’assemblea pubblica. Il presidente ha voluto ribadire che l’espulsione non è stata una scelta facile, ma resa necessaria proprio dal mancato rispetto dell’ambiente istituzionale.

Comportamento e provocazioni del consigliere espulso

piergentili, già conosciuto per episodi simili, durante la seduta ha messo in atto una serie di gesti provocatori che hanno disturbato lo svolgimento della discussione. Tra questi, ha tentato di fare interventi non autorizzati, ha consumato popcorn in aula mentre pronunciava frasi ingiuriose rivolte alla presidenza e agli altri consiglieri. Nonostante i richiami e la prima ammonizione, ha continuato con atteggiamenti volutamente irrispettosi.

Il presidente ha definito queste azioni “intemperanze” che non possono essere tollerate in un contesto istituzionale dove il corretto confronto si basa su educazione e regolamento condiviso. I termini e le espressioni usate da piergentili hanno superato la soglia del consentito al punto da rendere inevitabile l’intervento disciplinare. La decisione ha modificato subito lo svolgimento della seduta, con l’allontanamento del consigliere e il suo conteggio come assente.

Appello alla disciplina per il buon funzionamento del consiglio comunale

Con un richiamo rivolto a tutti i consiglieri, carmelo travaglia ha chiesto un cambio di atteggiamento che privilegi il rispetto reciproco. Ha assicurato che garantirà sempre il diritto di parola a tutte le forze politiche rappresentate nel consiglio, ma solamente nel limite delle regole stabilite dal regolamento interno. Questa linea serve a preservare l’ordine, la trasparenza e la correttezza delle sedute che coinvolgono cittadini e istituzioni.

Il presidente ha ribadito che le sanzioni non sono mai l’obiettivo principale, ma rimangono un rimedio a comportamenti che minacciano la coesione e il buon andamento delle riunioni. Ha invitato ad evitare nuovi episodi di provocazione che potrebbero portare a ulteriori misure disciplinari. La sua funzione di guida mira a conciliare il diritto all’espressione di tutti con la necessità di mantenere l’aula come luogo di discussione civile e rispettosa.

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