Presentazione del libro sulla lotta per la casa a Roma: un evento imperdibile in biblioteca

Presentazione del libro sulla lotta per la casa a Roma: un evento imperdibile in biblioteca

La Biblioteca Quarticciolo di Roma presenta il libro “Ma noi non potevamo aspettare più”, un’importante riflessione sulla lotta per la casa e le sue implicazioni storiche e sociali.
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Presentazione del libro sulla lotta per la casa a Roma: un evento imperdibile in biblioteca - (Credit: abitarearoma.it)

La Biblioteca Quarticciolo di Roma è lieta di annunciare un evento significativo per la cultura e la memoria collettiva della città. Giovedì 24 ottobre, a partire dalle ore 17:00, si terrà la presentazione del libro “Ma noi non potevamo aspettare più. Memorie e storia della lotta per la casa a Roma” pubblicato da EditPress. Questa iniziativa non solo celebra un’importante pubblicazione, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere sulle lotte sociali del passato e il loro impatto attuale. L’evento vedrà la partecipazione dei curatori del libro, Bruno Fusciardi e Giulia Zitelli Conti, del fotografo Tano D’Amico e dell’assessore al patrimonio del Municipio V, Sergio Scalia, insieme al collettivo Quarticciolo Ribelle.

Il contesto storico della lotta per la casa

Negli anni del secondo dopoguerra, Roma si trovava a fronteggiare una dilagante crisi abitativa, aggravata da sfollamenti dovuti alla guerra e da un afflusso di immigrati provenienti dalle zone rurali in cerca di stabile occupazione urbana. La città si popolò di borgate e borghetti, spesso privi dei servizi essenziali e caratterizzati da una precarietà abitativa crescente. In questo contesto, gruppi di famiglie iniziarono a unirsi per rivendicare il proprio diritto alla casa, sostituendo un necessario appello all’attenzione pubblica e politica. Il libro si propone di rimarcare e documentare questa mobilitazione collettiva, mettendo in risalto le storie personali e le esperienze di coloro che furono parte attiva di un movimento che si sviluppò per più di vent’anni.

Attraverso le testimonianze di protagonisti come Renato Fattorini, Elisabetta Nori e Antonio Molinari, viene offerta una vivida narrazione di quei tempi, caratterizzati non solo da difficoltà abitative, ma anche da un forte senso di comunità e solidarietà. Le storie raccontate sono emblematiche della lotta collettiva di un’intera generazione che ha cercato di affermare il proprio diritto a vivere dignitosamente, trasformando le borgate da luoghi di marginalità a spazi di resistenza sociale. La forza delle loro memorie è un richiamo forte e chiaro alla necessità di affrontare le questioni abitative anche oggi.

La mobilitazione sociale e le sue conseguenze

Il movimento per la casa che si sviluppò a Roma tra il 1963 e il 1985 non è stato semplicemente una sequela di occupazioni o manifestazioni. Esso ha rappresentato un significativo cambiamento culturale e una sfida aperta alle istituzioni, portando alla luce le contraddizioni di una società che troppo spesso ha ignorato le necessità dei più vulnerabili. Le occupazioni abitative divennero un simbolo di resistenza e di rivendicazione di diritti, una battaglia a favore dell’inclusione sociale che ha saputo unire le persone oltre le differenze.

Il libro “Ma noi non potevamo aspettare più” non si limita a raccogliere storie di singole esperienze, ma offre anche un’analisi delle azioni collettive, delle associazioni e dei movimenti che si sono formati nel corso degli anni. Grazie alle interviste e alle testimonianze, i lettori possono comprendere le motivazioni che hanno spinto le famiglie a lottare per un tetto sopra la testa, le dinamiche interne al movimento e le sfide affrontate quotidianamente. Proprio in questo senso, la pubblicazione diventa un importante strumento per capire il passato e le sue risonanze nel presente, ponendo il lettore di fronte alla domanda cruciale: quali cambiamenti sono avvenuti e quali restano ancora da affrontare nel contesto attuale della crisi abitativa a Roma?

Gli ospiti dell’evento e il valore della memoria

La presentazione del libro avrà luogo in un contesto particolarmente significativo, dove la cultura, la memoria e l’impegno sociale si intrecciano. I curatori Bruno Fusciardi e Giulia Zitelli Conti, insieme alla presenza del fotografo Tano D’Amico, offriranno un’occasione di discussione e riflessione sui temi trattati nel volume. Gli ospiti porteranno la loro esperienza e il loro punto di vista su un argomento che continua a essere di straordinaria rilevanza per la città. L’assessore Sergio Scalia, in particolare, rappresenta un punto di contatto tra le aspirazioni sociali dei cittadini e le istituzioni, sottolineando l’importanza della politica nella risoluzione di questioni abitative.

La Provincia di Roma, il Municipio V e le associazioni culturali e sociali si uniranno in un dialogo costruttivo per sottolineare l’importanza della memoria storica come fondamento per le lotte future. La speranza è che eventi come questo possano non solo educare, ma anche ispirare le nuove generazioni a continuare a combattere per diritti fondamentali come quello di avere una casa. L’incontro non solo celebrerà un volume significativo, ma fungerà anche da piattaforma per discutere come le lezioni del passato possano informare e guidare le azioni del presente e del futuro.

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