Il cantautore Alvise Nodale si è aggiudicato la XVII edizione del Premio Augusto Daolio, riconoscimento dedicato ai cantautori emergenti, conferito dalla commissione artistica nella suggestiva cornice di Sulmona. Fondato nel 1999, il premio è un appuntamento annuale di grande importanza per la promozione della musica dal vivo. La cerimonia di premiazione avrà luogo martedì 17 dicembre, alle ore 21, presso il Piccolo Teatro “Tony Del Monaco” e vedrà la partecipazione di Edoardo De Angelis, altro noto cantautore, in qualità di testimonial della serata.
Una serata da non perdere
L’evento, organizzato dall’associazione culturale Nomadi Fans Club “Un giorno insieme di Sulmona”, è caratterizzato dall’ingresso libero, previa prenotazione. Per chi volesse maggiori dettagli, è possibile contattare il numero indicato dall’organizzazione. Gli appassionati di musica e cultura potranno assistere a una serata che valorizza le sonorità originali e la ricchezza della canzone d’autore.
Nodale, originario di Sutrio in Friuli Venezia Giulia, verrà premiato per il suo lavoro di ricerca nell’ambito della canzone d’autore, in particolare per il suo recente album “Gotes”. Questo progetto rappresenta un tentativo di riscoprire e far cultura attorno alla lingua friulana, un aspetto prezioso della nostra tradizione musicale. Durante la serata, il cantautore presenterà un estratto del suo repertorio, contribuendo a creare una connessione autentica con il pubblico.
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Edoardo De Angelis: un artista che attraversa la storia della musica
Il recital “Storie da raccontare – Lella e altre storie”, interpretato da Edoardo De Angelis, si dipanerà in un racconto che abbraccia la sua lunga carriera. La celebre canzone “Lella” ha festeggiato quest’anno il suo 50° anniversario ed è diventata un simbolo della cultura musicale romana. Scritta nel 1969 da De Angelis insieme a Stelio, “Lella” trae ispirazione dalle letture di autori come Pasolini e Gadda, si è diffusa nei piccoli locali di Roma, per poi conquistare il pubblico su vasta scala.
Dal suo lancio ufficiale nel 1971, “Lella” ha vissuto un percorso singolare: prima fu esclusa dalla serata finale del festival Cantagiro, ma con il passare del tempo è diventata uno dei brani più reinterpretati della musica italiana. Cantata in numerosi locali e spesso intonata da migliaia di persone durante eventi come partite di calcio, “Lella” è entrata nel pantheon della cultura italiana, con citazioni in opere come il cortometraggio premiato di Michele Capuano.
Un percorso musicale ricco di collaborazioni e successi
Edoardo De Angelis è un artista che ha conosciuto un’evoluzione continua: dal suo primo periodo con la Schola Cantorum nei primi anni ’70 fino a un caratteristico stile da cantautore che lo ha portato a calcare palchi di importantissimi festival musicali, come il Premio Tenco e Musicultura. Ha pubblicato ventuno album, consolidando collaborazioni con grandi nomi della musica italiana, da Fabrizio De André a Mina, da Franco Battiato a Antonello Venditti.
Attraverso un’intensa rete di collaborazioni, De Angelis ha saputo intrecciare legami con artisti come Francesco De Gregori, con il quale ha avviato la produzione dei primi lavori, e ha mantenuto forti relazioni con personalità come Neri Marcorè. La sua carriera non si limita solo alla musica, ma si espande in ambiti come la produzione artistica, permettendo a De Angelis di esplorare un universo creativo ricco di opportunità.
Raccontare attraverso la musica
Il concerto di De Angelis offre un’ora e mezza di musica e storie, in un viaggio emozionale che spazia tra brani iconici e nuovi progetti. Ogni esibizione si rivela unica, presentando non solo hit consolidate, ma anche innovazioni e spunti freschi che riflettono la sua evoluzione artistica. Inoltre, il racconto intessuto durante il recital crea un’atmosfera di intimità, dove il pubblico viene coinvolto non solo dall’ascolto, ma anche dalle esperienze condivise.
Nonostante i progetti recenti, il pubblico continua a richiamare “Lella” con entusiasmo, dimostrando come la memoria collettiva possa mantenere in vita brani significativi nel corso degli anni. Con un linguaggio musicale sincero e coinvolgente, De Angelis promuove un messaggio che trascende il tempo, portando alla luce tematiche sociali e civili attraverso balletti di ironia e melodie che parlano al cuore delle persone. La serata del Premio Augusto Daolio si preannuncia quindi come un importante momento di celebrazione per la musica e la cultura.