Un clima di paura e apprensione si respira a Pozzuoli, dove la comunità si sta unendo in preghiera per affrontare il crescente timore legato a eventi sismici e il bradisismo che ha colpito la città. L’atmosfera è densa di preoccupazione poiché i cittadini vivono la stessa incerta quotidianità, influenzata da scosse temporanee che evocano ricordi dolorosi del passato. La risposta della popolazione si traduce nel raduno di una decina di abitanti all’esterno della Chiesa di San Vincenzo, da un anno chiusa a causa dei danni da terremoto. Qui, una signora avvia la preghiera del rosario con una frase semplice ma profonda: “Dove non riesce l’uomo può intervenire la Madonna”.
La paura del bradisismo e la vita quotidiana
Il fenomeno del bradisismo si manifesta in modo evidente nella vita di alcuni residenti di Pozzuoli, portandoli a vivere con l’ansia di essere sorpresi da un’altra scossa. Nella zona di Via Artiaco, nelle vicinanze di Via Campana, si trova un grande parco di case popolari gestito dall’Acer, l’agenzia regionale per le abitazioni della Campania. Qui, molti cittadini raccontano di come, in seguito a forti tremori, spesso siano stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni, optando per passare la notte nelle loro auto, piuttosto che affrontare il rischio di rimanere intrappolati tra le macerie.
La difficile situazione ha portato gli abitanti a chiedere al Comune di Pozzuoli di utilizzare un vasto prato di proprietà dell’amministrazione per la creazione di una tendopoli. Questa soluzione consentirebbe loro di trovare un rifugio temporaneo durante le notti di inquietudine. Le richieste per l’attuazione di questo progetto sono state inoltrate diverse volte, ma i cittadini esprimono la necessità di ricevere risposte concrete in tempi brevi. Sottolineano che il Palasport della città non sarebbe in grado di accogliere un numero così elevato di persone in caso di emergenza.
Leggi anche:
Le verifiche della Protezione Civile
Mentre la comunità si organizza per garantire la propria sicurezza, le operazioni di monitoraggio continuano in città. Oggi, i team della Protezione Civile, supportati dai vigili del fuoco, stanno eseguendo controlli su edifici ubicati lungo il lungomare. Gli interventi si sono concentrati su un palazzo di tre piani attualmente abitato, dove un vigile del fuoco ha dovuto utilizzare un piccone per rimuovere un muro pericolante di un balcone. La caduta di mattoni, prima instabili, ha evidenziato il rischio imminente cui sono sottoposti molti edifici.
Queste verifiche generano una certa rassicurazione tra i cittadini, ma la paura rimane palpabile, specialmente per chi vive in abitazioni potenzialmente vulnerabili. Le autorità si preoccupano anche di effettuare controlli su scuole e strutture pubbliche per garantire la sicurezza di tutti. Sia le istituzioni che i cittadini sono coscienti dell’urgenza di elaborare piani efficaci per la gestione delle emergenze, così da potersi proteggere meglio in un territorio noto per la sua sismicità.
La rivitalizzazione spirituale attraverso la preghiera si unisce così a un forte appello per la sicurezza pratico, in un momento in cui Pozzuoli deve affrontare la sua storia e la propria resilienza davanti a eventi naturali imprevedibili.