La provincia di Potenza si trova a fronteggiare una sfida significativa, con il 38% dei suoi 100 comuni classificati come “ultraperiferici”. Questo status implica che gli abitanti di questi centri rurali devono affrontare un “tempo medio di percorrenza per raggiungere i servizi essenziali” superiore ai 65 minuti. La recente inchiesta pubblicata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha portato alla luce dati su investimenti e spopolamento, evidenziando la precarietà della situazione demografica nella provincia.
La classificazione dei comuni ultraperiferici
La classificazione dei comuni ultraperiferici è parte delle categorie utilizzate dall’Istat, una distinzione che suddivide i comuni in diverse tipologie. Le categorie includono i comuni “polo”, che offrono una maggiore varietà di servizi, seguiti dai comuni di “cintura”, quelli “intermedi” e infine i comuni “periferici” e “ultraperiferici”. Quest’ultimi sono definiti in base ai tempi di percorrenza stradale necessari per raggiungere i centri urbani più attrezzati dal punto di vista dei servizi.
In Italia, il numero totale di comuni in questa condizione è pari a 382. Questa definizione non è solo di natura burocratica, ma ha implicazioni dirette sulla qualità della vita degli abitanti. L’inefficienza nell’accesso ai servizi essenziali influisce sulla vita quotidiana e contribuisce a un clima di insoddisfazione e di conseguenza all’emigrazione dei residenti.
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Calo delle nascite e tassi di natalità
La situazione nei comuni ultraperiferici è segnata da un deterioramento demografico evidente: tra il 2008 e il 2023 si è registrato un calo delle nascite pari al 36,1%. Questo dato è particolarmente preoccupante perché il tasso di natalità nei comuni ultraperiferici è significativamente inferiore rispetto alla media nazionale. Questa tendenza ha delle implicazioni a lungo termine non solo sulla composizione demografica, ma anche sull’economia e sul tessuto sociale delle comunità stesse.
La diminuzione delle nascite si spiega in parte con la mancanza di opportunità lavorative e di servizi adeguati per le famiglie, elementi che influiscono negativamente sulla decisione di avere figli. Il deterioramento delle condizioni di vita rende sempre più difficile per le coppie decidere di allargare la famiglia.
Lo spopolamento dei comuni di Potenza
Potenza è attualmente al 14° posto nella classifica delle province più colpite dallo spopolamento. Nella provincia, il 88% dei comuni sta subendo una diminuzione della popolazione, con una variazione della popolazione delle aree interne del 9,9%. Questo dato sottolinea la gravità della situazione, che non sembra destinata a migliorare nei prossimi anni.
Le zone interne del paese sono sempre più deserte, con una perdita di residenti che porta con sé la chiusura di attività commerciali e una diminuzione dei servizi disponibili. I pochi abitanti rimasti si trovano a fronteggiare le difficoltà legate all’assenza di infrastrutture e opportunità, creando un ciclo vizioso di abbandono e impoverimento.
La questione dello spopolamento e della natalità è cruciale per la sostenibilità delle comunità ultraperiferiche. La mancanza di interventi significativi da parte delle autorità locali e nazionali rischia di affossare ulteriormente queste aree, contribuendo a un futuro incerto per la provincia di Potenza.