Negli ultimi mesi, la polizia di stato a Napoli ha portato avanti un’indagine su due truffe ai danni di anziani, riuscendo a fermare un uomo sospettato di aver orchestrato questi raggiri. Questi episodi illustrano come criminali sfruttino la vulnerabilità delle persone più anziane, usando metodi sempre più ingegnosi per estorcere denaro. Il caso ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, spingendole ad approfondire i dettagli e a coinvolgere la procura locale per fermare chi si nasconde dietro questi atti.
L’arresto e le accuse mosse contro l’indagato
Il 26 giugno 2025, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per un uomo sospettato di aver realizzato due truffe aggravate. L’atto è avvenuto su richiesta della procura della repubblica di Napoli, che ha coordinato l’operazione insieme alla squadra mobile della polizia. Le accuse si basano su elementi raccolti durante le indagini, che indicano un coinvolgimento diretto dell’uomo in episodi di raggiro a danno di persone anziane.
Ruolo del complice
L’uomo è stato fermato con l’ipotesi che abbia agito in concorso con un altro individuo, la cui identità rimane al momento sconosciuta alle autorità. Le forze dell’ordine puntano a chiarire anche il ruolo di questa seconda persona per ricostruire a pieno la catena degli eventi e comprendere se ci siano state altre truffe simili collegate alla stessa rete criminale.
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Il modus operandi: finti parenti in difficoltà economiche
Gli investigatori hanno messo in luce un metodo specifico usato dall’arrestato per truffare le vittime. Secondo quanto emerso, l’uomo chiamava al telefono gli anziani, fingendo di essere un loro parente – spesso un figlio o un nipote – in difficoltà economiche. La motivazione inventata era quella di un presunto incidente stradale che avrebbe generato costi improvvisi e ingenti, necessitando quindi di un supporto immediato in denaro.
Questa bugia ha convinto le vittime a consegnare ingenti somme di denaro, a volte anche oggetti di valore come monili d’oro. La scelta della vittima è strategica: persone in età avanzata, spesso isolate o meno propense a chiedere verifiche, più facilmente cadono nella trappola e si fidano senza sospetti.
Dettagli delle truffe e somme sottratte alle vittime
Le due truffe contestate sono state commesse nel febbraio 2025, con un guadagno complessivo per l’indagato di circa 13.570 euro. Nel primo episodio, l’uomo ha ottenuto dalla vittima un versamento in contanti pari a 10.000 euro. Nel secondo, il bottino comprende 3.570 euro in denaro oltre a diversi monili in oro, consegnati su richiesta del truffatore.
Questi dati confermano la volontà del truffatore di agire su larga scala, puntando a colpire con più episodi e a ottenere cifre cospicue. Entrambi i casi hanno riguardato vittime particolarmente vulnerabili, che si sono trovate a gestire inaspettate difficoltà finanziarie proprio a causa di queste truffe.
Le indagini aperte sul complice e possibili truffe future
La procura e la squadra mobile stanno continuando le indagini per identificare il complice ancora ignoto. Gli investigatori sospettano che l’uomo arrestato sia solo una parte di un’organizzazione più ampia, che potrebbe aver già colpito altre persone con modalità simili. La polizia di Napoli sta quindi lavorando per ricostruire tutte le chiamate sospette e segnalazioni ricevute negli ultimi mesi.
L’attività di controllo e prevenzione su questo tipo di raggiri è ora al centro delle priorità locali, per evitare che casi analoghi si verifichino ancora a danno di anziani o persone fragili. Le autorità invitano chiunque sospetti telefonate ingannevoli a segnalare immediatamente, così da bloccare la catena di truffe prontamente.