Il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti, ha raggiunto l’Aquila per un confronto diretto con il territorio. L’incontro, previsto il 15 aprile 2025, si focalizza sulle difficoltà e le potenzialità delle aree interne abruzzesi, con una forte attenzione al settore turistico soprattutto legato ai prodotti Dop. Le dichiarazioni recenti del ministro avevano suscitato qualche perplessità, ma l’occasione della visita apre a un dialogo costruttivo e a prospettive concrete per lo sviluppo locale.
La reazione del presidente di ali abruzzo alla visita del ministro foti
Angelo Radica, presidente di Autonomie Locali Italiane Abruzzo e sindaco di Tollo, ha espresso speranza che la tappa del ministro serva a ricucire il rapporto con le comunità locali. Radica ha definito importante un confronto vero e diretto, per superare lo sconcerto creato dalle osservazioni di qualche giorno fa e dare il via a nuove idee concrete. La sua nota sottolinea che si tratta di una questione che riguarda tutto il Paese, ma la particolarità dell’Abruzzo sta nella vastità territoriale e nella presenza di numerosi centri di piccole e medie dimensioni che rischiano isolamento e declino.
Il presidente Ali Abruzzo ha ribadito la disponibilità a proporre soluzioni e strategie per un rilancio effettivo. Ha evidenziato come le aree interne abruzzesi possano offrire prodotti turistici di valore, richiamando l’attenzione sul turismo legato ai prodotti Dop, che rappresentano un segmento ancora poco sfruttato ma con margini di crescita evidenti.
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Il turismo dop come opportunità
Radica ha rimarcato come il turismo Dop sia un comparto solo parzialmente valorizzato in Abruzzo, nonostante la regione possieda produzioni agroalimentari di qualità riconosciute a livello nazionale. In particolare, si tratta di un settore che offre chance di sviluppo non solo economico ma anche sociale, attraverso la creazione di una filiera che possa unire produttori, ristoratori e operatori turistici.
Il presidente di Ali ha sottolineato che una crescita reale di questo comparto potrebbe cambiare la posizione della regione, la cui classifica nazionale al turismo Dop risulta ferma al diciottesimo posto. Per raggiungere questi obiettivi serve una progettazione seria, lontana da azioni estemporanee destinate a svanire rapidamente. Radica ha invitato a pianificare investimenti e iniziative con una prospettiva di medio e lungo termine, valorizzando iniziative importanti come “L’Aquila capitale della cultura”, che già contribuiscono a migliorare la reputazione culturale e turistica dell’area.
Proposte e necessità di un coordinamento strutturato sul turismo e produzione di qualità
Al centro della riflessione di Radica emerge l’urgenza di mettere in piedi un tavolo permanente di lavoro, coinvolgendo tutte le parti interessate nel turismo e nel settore agroalimentare Dop della regione. L’obiettivo è costruire un coordinamento efficace e duraturo, così da valorizzare le singole eccellenze agroalimentari e turistiche, uniformare le strategie e migliorare la promozione.
L’associazione che rappresenta indica la necessità di creare un osservatorio locale dedicato a monitorare e supportare il turismo di qualità. In parallelo, serve concentrare i contributi pubblici e privati sulle realtà aziendali che si impegnano realmente nella produzione di qualità riconosciuta. Viene esplicitamente richiamata la necessità di rivedere la legge esistente sulle strade del vino e dei sapori, strumento essenziale per collegare l’agroalimentare alla promozione turistica regionale.
Un marchio regionale per i prodotti dop
Un altro punto proposto è la costruzione di un marchio regionale che riunisca tutte le produzioni Dop, per aumentarne la visibilità e il valore commerciale. Questo marchio, affiancato a una rete di iniziative e strutture capillari, potrebbe fare la differenza nel sostenere le imprese locali e attirare turismo specializzato.
Il ruolo della regione e della politica nel rilancio di aree interne e prodotti tipici
Radica fa appello alla Regione Abruzzo e a tutti gli enti istituzionali coinvolti, invitandoli a dare segnali concreti e continui di impegno. Spingere il turismo e i prodotti di qualità significa non solo investire risorse ma anche realizzare una strategia coerente, fatta di obiettivi chiari e misurabili. L’assenza di una strategia solida rischia di lasciare questa componente strategica in un limbo, con ripercussioni sull’economia locale e con il rischio che i territori interni si impoveriscano ulteriormente.
Il presidente Ali sottolinea come l’Abruzzo abbia tutte le carte in regola, dati i suoi aspetti naturalistici, culturali e agroalimentari, per risalire in modo evidente nelle classifiche italiane legate al turismo e ai prodotti tipici. Certamente, serve superare l’attuale polverizzazione delle politiche territoriali, concentrando le risorse e gli interventi in azioni compatte e durature.
L’incontro con il ministro Tommaso Foti rappresenta questa possibilità, almeno nelle intenzioni degli amministratori locali, che chiedono di passare dai discorsi alle iniziative strutturate. In gioco ci sono la valorizzazione delle produzioni locali, la ricaduta occupazionale e la tenuta economica di molti paesi abruzzesi. Il ministero, come ha detto il ministro, dovrà ascoltare il territorio e fare la sua parte nel sistema delle politiche di coesione e sviluppo regionale.