Politiche giovanili al centro del dibattito: il grido d'allerta della Uil a Potenza

Politiche giovanili al centro del dibattito: il grido d’allerta della Uil a Potenza

Incontro della Uil a Potenza evidenzia la mancanza di politiche per i giovani e il lavoro dignitoso, con un focus sulla precarietà e l’urgenza di riforme nel mercato del lavoro in Basilicata.
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Politiche giovanili al centro del dibattito: il grido d'allerta della Uil a Potenza - Gaeta.it

A Potenza, si è svolto un importante incontro della Uil, animato dalle parole di Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo, il quale ha messo in evidenza la mancanza di politiche a favore dei giovani unitamente a un lavoro dignitoso e ben retribuito. Questo evento, parte della “Carovana Uil“, ha sottolineato le problematiche legate al lavoro precario e la crescente diffusione dei cosiddetti “lavoratori fantasma“.

La questione del lavoro: un’urgenza da affrontare

Il dibattito sul lavoro è da sempre centrale per la Uil, ed Emanuele Ronzoni non ha esitato a sottolinearne l’importanza. Durante l’incontro, ha affermato che “il rinnovo dei contratti nazionali ormai scaduti rappresenta una priorità imprescindibile“. Secondo il segretario, la sicurezza del lavoro è fondamentale per garantire un futuro ai giovani e a tutti i lavoratori. In quest’ottica, ha illustrato il modello di lavoro spagnolo come esempio da considerare; un approccio che esclude di fatto i contratti a termine, proponendo una maggiore stabilità per i lavoratori.

Ronzoni ha evidenziato l’urgenza di un cambiamento, una necessità che va oltre la semplice rivisitazione delle normative. È chiaro che ci troviamo di fronte a una trasformazione profonda del mercato del lavoro, che richiede risposte concrete da parte del Governo e delle Regioni. La visione che emerge è quella di un insufficiente impegno nella creazione di condizioni di lavoro che possano garantire dignità e sicurezza, specialmente per le nuove generazioni.

Un quadro complicato per i giovani in Basilicata

La situazione in Basilicata si fa ulteriormente complessa. Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uil, ha condiviso dati preoccupanti durante l’incontro. Ben 35 mila contratti precari sono stati attivati nel 2023, segno di una precarietà che sembra dilagare. Colpisce ulteriormente il numero di neet, ovvero i giovani che non sono né impegnati negli studi né in cerca di lavoro, che ammonta a 36 mila. Accanto a questi, ci sono 85 mila inattivi, evidenziando una realtà sociale ed economica sfavorevole.

Tortorelli ha messo in luce una cornice di discontinuità lavorativa, accentuata dalle difficoltà economiche e sociali della regione. Le aziende che licenziano si sommano a un numero crescente di lavori privi di solidità e riconoscimento, creando una generazione di lavoratori invisibili. La chiamata a risolvere questi problemi è forte, e Tortorelli ha espresso la volontà di trasformare il panorama lavorativo attuale; l’obiettivo è quello di dare a questi lavoratori una identità e un futuro, utilizzando le risorse e le opportunità disponibili nel contesto lucano.

La Carovana Uil: una risposta alle sfide attuali

La “Carovana Uil” si presenta quindi come un’iniziativa blasonata che cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni rispetto a queste problematiche. Attraverso incontri e manifestazioni, il sindacato si propone non solo di far sentire la voce dei lavoratori, ma anche di stimolare un cambiamento tangibile. La partecipazione delle istituzioni è cruciale per affrontare una realtà che appare complessa e sfidante, dove i giovani si trovano spesso in situazioni di incertezza e instabilità.

La dinamica lavorativa in Basilicata, così come nel resto d’Italia, necessita di interventi mirati per affrontare l’emergenza occupazionale e garantire che ogni individuo possa aspirare a un impiego sicuro e con prospettive di crescita. È un imperativo collettivo promuovere politiche che possano ridurre il numero di lavoratori precari e neet, restituendo dignità e opportunità ai giovani, per costruire un futuro più radioso per la regione e il Paese.

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