Le recenti discussioni in seno al Consiglio Comunale di Latina relative al bilancio di previsione 2025-2027 hanno acceso un acceso dibattito politico, evidenziando profonde fratture tra maggioranza e opposizione. Valeria Campagna, capogruppo del Partito Democratico e vicesegretaria del PD Lazio, ha messo in luce la gravità della situazione, definendo questo episodio come uno dei momenti più critici per la democrazia cittadina.
Il ruolo del consiglio comunale sotto accusa
Valeria Campagna non ha usato mezzi termini per descrivere il contesto in cui è avvenuta la discussione del bilancio. Secondo le sue affermazioni, il Consiglio Comunale è stato privato della sua essenza, ridotto a un semplice strumento di ratifica delle decisioni prese senza un adeguato dibattito. «Concedere appena cinque giorni per la presentazione degli emendamenti è già una grave mancanza — sottolinea Campagna — ma ciò che è accaduto durante la discussione ha superato ogni limite». La capogruppo evidenzia in particolare la riduzione del tempo di illustrazione degli emendamenti, passato da 10 minuti a soli 50 secondi. Questa misura, essa sostiene, viola i principi fondamentali di un confronto democratico e rappresenta un affronto ai cittadini di Latina.
L’assenza di dialogo e la presenza della sindaca
Campagna continua a denunciare l’inefficacia della Sindaca Celentano nella gestione dei lavori comuni. Secondo quanto riportato, la leader di maggioranza non assume una posizione attiva nel garantire un dibattito democratico, risultando spesso silenziosa di fronte a dinamiche che sembrano soffocare qualsiasi tentativo di confronto costruttivo. «La maggioranza ha sistematicamente calpestato le regole del confronto istituzionale, preferendo blindare le decisioni», afferma Campagna, criticando una gestione che, invece di promuovere il dialogo, riduce il Consiglio a una mera formalità.
Le osservazioni di Campagna mettono in evidenza una mancanza di rispetto per il ruolo dell’opposizione, relegandola a una funzione marginale. Per la capogruppo del PD, il clima di arroganza creato dalla maggioranza ostacola il normale sviluppo della democrazia locale.
La reazione dell’opposizione: dall’emendamento alla denuncia
La frustrazione per l’atteggiamento della maggioranza si traduce in azione: l’opposizione ha preparato 77 emendamenti su temi di rilevante importanza come il diritto allo studio, le politiche sociali, il decoro urbano e le iniziative per i più giovani. Tuttavia, tutti gli emendamenti sono stati bocciati in modo netto, senza alcuna apertura al dialogo. Campagna critica aspramente questa decisione, sottolineando che la chiusura della maggioranza dimostra una mancanza di rispetto nei confronti di un confronto costruttivo e democratico.
A fronte di questo scenario, le forze di opposizione hanno deciso di intervenire presso il Prefetto per denunciare le reiterate violazioni delle regole istituzionali. «È giunto il momento di far sentire la nostra voce e rappresentare i diritti dei cittadini», ribadisce Campagna, enfatizzando la necessità di un’azione forte contro l’arroganza della maggioranza.
Un appello alla comunità per una politica inclusiva
Valeria Campagna conclude rivolgendosi alla comunità di Latina, richiamando l’importanza di una politica più trasparente e rispettosa delle istituzioni. La richiesta è chiara: unire le forze per chiedere un cambiamento radicale nel modo di amministrare la città. «Latina merita una gestione capace di considerare ogni voce, ogni proposta, e non possiamo più accettare superficialità o disprezzo nei confronti delle istituzioni», dice con determinazione. La speranza è che l’attuale situazione possa diventare un catalizzatore per un dibattito più ampio e inclusivo, coinvolgendo i cittadini nella costruzione di una democrazia più robusta e partecipativa.
Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Sofia Greco