Il recente assoluzione nel caso dell’omicidio della 18enne di Arce ha scatenato polemiche e nuove controversie. Il criminologo Carmelo Lavorino, difensore della famiglia Mottola coinvolta nel processo, è ora al centro di accese critiche da parte del Comune di Cassino.
Contestata conferenza stampa annullata
Il pool difensivo aveva programmato una conferenza stampa a Cassino, annunciata e successivamente annullata. Il motivo? Una presunta irregolarità nella prenotazione della sala presso la Casa della Cultura, gestita però in modo diverso da quanto richiesto.
Procedura disattesa e reazioni del sindaco
Il sindaco Sandro Salera ha spiegato che la richiesta di utilizzo della sala non è stata correttamente inoltrata, generando un malinteso sulla disponibilità dello spazio. Questo ha provocato una serie di accuse da entrambe le parti coinvolte.
Critiche alla scelta della location e reazioni dell’assessora
Il sindaco ha manifestato perplessità riguardo alla scelta della Casa della Cultura come sede per una conferenza su un caso giudiziario. L’assessora Gabriella Vacca, coinvolta nella vicenda, ha reagito emotivamente alle critiche ricevute.
Denunce e controrisposte sui social media
Le controversie sono sfociate in accuse pubbliche e denunce reciproche tra il sindaco Salera e il criminologo Lavorino su Facebook. L’atmosfera si è fatta tesa, con Lavorino che non ha esitato a rispondere alle minacce legali con disinvoltura.
Epilogo controverso e impatto sulla pubblica opinione
La vicenda, già di per sé delicata, si è conclusa in maniera burrascosa, contribuendo ad alimentare le discussioni e a generare dubbi sull’efficacia del processo giudiziario. Le polemiche e gli scontri verbali hanno lasciato un’amaro in bocca, evidenziando quanto il mondo della giustizia possa essere intricato e suscettibile a interpretazioni contrastanti.