Un episodio significativo ha avuto luogo a Pinerolo, una cittadina di oltre 35mila abitanti in provincia di Torino, dove il Consiglio comunale ha respinto una mozione per conferire la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. L’iniziativa, presentata dal consigliere di minoranza Dario Mongiello, ha suscitato un ampio dibattito, riflettendo tensioni politiche locali e questioni di rilevanza sociale.
La mozione e le sue motivazioni
Dario Mongiello, esponente della lista civica Pinerolo Trasparente, ha presentato la mozione con l’intento di onorare la senatrice Segre, nota per il suo impegno contro l’antisemitismo e le discriminazioni. Mongiello ha sottolineato come l’antisemitismo stia riemergendo in Italia e, pertanto, fosse fondamentale riconoscere la figura di Segre. Secondo Mongiello, la mozione non aveva scopi politici, bensì intendeva affrontare un tema cruciale in una prospettiva di unità e rispetto.
Tuttavia, il dibattito attorno alla mozione ha rivelato profonde divisioni tra i membri del Consiglio comunale. Alcuni consiglieri di maggioranza, mentre approvavano formalmente la necessità di affrontare il tema, si sono trovati in disaccordo su come procedere. Il disguido è emerso anche in seguito a un episodio controverso, quando il sindaco, insieme ad alcuni assessori, ha esposto la bandiera palestinese sul balcone del palazzo comunale, scatenando ulteriori polemiche tra le forze politiche locali.
La bocciatura e le reazioni politiche
Nella fase finale del dibattito, è stato presentato un emendamento volto ad eliminare un passaggio controverso dalla mozione proposta. Nonostante il voto favorevole dell’emendamento da parte di Mongiello, il resto della maggioranza ha deciso di bocciare la mozione, creando frizioni interne, specialmente tra i membri del Movimento 5 Stelle, che si sono trovati spaccati su questa questione.
Per la maggioranza consiliare, il dibattito sulle onorificenze deve mantenere un livello di serietà e rispetto; il loro rifiuto della mozione non era indirizzato contro la figura di Segre, bensì contro la modalità in cui stava venendo trattato il tema. La nota del M5s afferma che il conferimento di una cittadinanza onoraria deve riflettere un processo unitario, invece che essere strumentalizzato a scopi politici, esprimendo rammarico per il modo in cui il dibattito si è evoluto.
Le posizioni del Movimento 5 Stelle
I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno spiegato la loro posizione, sottolineando l’importanza dell’integrità e della complessità del riconoscimento da conferire. Hanno enfatizzato la necessità di togliere alla questione il velo delle strumentalizzazioni politiche, evidenziando come il dibattito non fosse motivato dalla mancanza di sostegno a Segre, bensì dalla percezione che il contesto attuale potrebbe non essere stato il più appropriato per una celebrazione di tale portata.
Il rifiuto non deve quindi essere interpretato come un atteggiamento contro la senatrice Segre, ma piuttosto come una chiamata all’unità e al rispetto, vista la delicatezza della tematica affrontata. I membri del M5s hanno ribadito che l’approccio dovrebbe sempre essere orientato a celebrazioni sincere e significative, piuttosto che a battaglie politiche che rischiano di sminuire il valore del gesto.
Questo evento ha sollevato interrogativi sul modo in cui i temi di rilevanza storica e sociale vengono affrontati nelle arene politiche locali, e sul ruolo che ognuno riveste nel contribuire a una discussione costruttiva e rispettosa.
Ultimo aggiornamento il 30 Novembre 2024 da Laura Rossi