La recente escalation di violenze a Pianura ha riportato l’attenzione dei media su una situazione di conflitto tra i clan locali. In un arco di tempo di soli venti giorni, gli eventi si sono succeduti con un ferimento e due sparatorie, accendendo i riflettori sui contrasti che oppongono i gruppi Carillo-Perfetto e Santagata. Questi ultimi sono considerati gli eredi della potente organizzazione Marsicano-Esposito. Nonostante i leader dei clan siano attualmente in carcere, i giovani reggenti continuano a operare con arroganza, dimostrando la loro presenza nella comunità e il desiderio di espandere il loro controllo attraverso atti di violenza.
Ultimo episodio di violenza in via Giovanni Brancaccio
Il drammatico ultimo episodio, avvenuto poco prima della mezzanotte di due giorni fa in via Giovanni Brancaccio, ha visto due uomini aprire il fuoco in aria, esplodendo un totale di sette colpi di pistola calibro 7,65. Fortunatamente, l’episodio non ha causato feriti né danni materiali, ma ha gettato ulteriormente nello sconforto i residenti della zona, già provati da una lunga storia di atti criminosi.
Il lavoro della polizia è ora focalizzato sulla raccolta delle prove. Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, coadiuvati dai colleghi del commissariato di Pianura, stanno esaminando la scena del crimine, analizzando i bossoli ritrovati e le immagini delle telecamere di sorveglianza. Le indagini sembrano indirizzarsi nella direzione di motivazioni legate alla camorra, confermando la presenza di una criminalità organizzata che continua a tessere i suoi fili nel tessuto sociale della regione. Alcune testimonianze indicano due uomini a bordo di uno scooter, di cui il passeggero ha aperto il fuoco senza colpire alcun bersaglio.
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Un quartiere segnato dalla violenza
Via Brancaccio non è nuova a episodi di forte violenza e il suo nome è tristemente associato a fatti di cronaca nera. È sotto l’influenza del clan Carillo-Perfetto, noto per le sue attività illecite e per la violenza con cui cerca di affermare il proprio dominio. Già nel 2016, la zona fu teatro di un agguato che portò il giovane Giovanni Bellofiore a finire in ospedale con gravi ferite. Oggi, Bellofiore si ritrova nuovamente coinvolto in vicende controverse: insieme a Mattia Perfetto, figlio del boss Vitale Perfetto, è stato coinvolto in un inseguimento con i carabinieri che ha portato a un incidente automobilistico. Entrambi hanno subito ferite, ma la natura del loro coinvolgimento resta da chiarire.
Nel quartiere, il timore è palpabile e la vita quotidiana è costellata di incertezze, mentre le autorità cercano di mantenere la sicurezza in una situazione dove le tensioni sembrano al culmine.
I legami con violenze precedenti
Gli inquirenti stanno cercando di collegare i recenti scontri a episodi di violenza occorsi in precedenza, come la gambizzazione di un 47enne avvenuta all’alba del 9 febbraio in via Santa Maria. Questo individuo, noto alle forze dell’ordine, non aveva legami diretti con i clan ma la sua aggressione ha sollevato interrogativi sul clima di omertà e violenza che regna in città. Le indagini non hanno al momento fornito elementi chiari per stabilire un diretto legame tra questo episodio e le recenti sparatorie, anche se la faida storica tra Carillo-Perfetto e Santagata sembra non aver fine.
Il 31 gennaio si era già registrata un’altra sparatoria che ha unito le forze dell’ordine in un’operazione volta a prevenire una nuova ondata di violenze. Tre bossoli calibro 7,65 sequestrati dai carabinieri sono stati rinvenuti nello stesso luogo dove si sono sentiti gli spari di due giorni fa, suggerendo una continua escalation di rappresaglie tra clan.
La persistente lotta di potere tra clan
La carcerazione dei capi storici dei clan non ha fermato le ambizioni di potere all’interno delle gang, che continuano a combattere per il predominio su Pianura. Questi giovani reggenti, armati e determinati, si trovano in prima linea nella battaglia per il controllo del territorio, trasformando le strade in veri e propri teatri di guerra. La comunità vive nell’ansia e nella paura di nuovi attacchi, mentre le forze dell’ordine si impegnano per ristabilire la sicurezza.
Il futuro di Pianura è incerto, con i residenti che sperano in un miglioramento delle condizioni di vita, mentre la frattura sociale e i contrasti tra gruppi non accennano a placarsi. Le persone desiderano un ritorno alla normalità, lontano da questo ambiente di tensione, ma il cammino verso la pace sembra ancora lungo e tortuoso.