L'emergenza meduse che ha colpito i fondali liguri sta creando non poche preoccupazioni tra i pescatori professionisti, in particolare per coloro che utilizzano le reti da posta. La presenza in massa di meduse bianche di grandi dimensioni ha reso sempre più difficile l'attività di pesca, con conseguenze pesanti sia per l'economia locale che per la tradizione della piccola pesca. I pescatori si trovano costretti a fare i conti con un fenomeno che, negli ultimi mesi, ha assunto proporzioni allarmanti.
L'invasione delle meduse: conseguenze dirette sulla pesca
La situazione nei fondali liguri
Negli ultimi mesi, i fondali marini liguri, in particolare quelli a una profondità di 25-35 metri, hanno subito un notevole cambiamento a causa dello sviluppo di mucillagini e della proliferazione di meduse. Luigi Sartori, un veterano della pesca, ha evidenziato che la situazione oggi è ben diversa rispetto al passato, quando i fenomeni di mucillagini duravano solo una quindicina di giorni. "Questa estate, l'assenza di mareggiate e l'innalzamento della temperatura dell'acqua fino ai 30 gradi hanno portato a una situazione insostenibile per le scogliere," afferma Sartori, evidenziando come queste condizioni atmosferiche abbiano favorito la proliferazione delle meduse.
Problemi con le attrezzature da pesca
Le reti da posta, utilizzate da molti pescatori della zona, si trovano sempre più cariche di meduse, rendendo impossibile la cattura di pesci esatti. I pescatori segnalano che, pescando a una profondità di 50-70 metri, le loro reti tornano a galla con una notevole massa di meduse, mentre il pescato è praticamente nullo. "Negli ultimi 40 anni di carriera non avevo mai visto una situazione simile," sottolinea Sartori, che avverte anche dei rischi legati al peso delle meduse: il verricello, infatti, può diventare pericoloso, specialmente per gli occhi dei lavoratori in caso di contatti involontari.
L'impatto sulla pesca alla lampara e altre tecniche
La pesca alla lampara in difficoltà
L'invasione delle meduse colpisce anche la pesca alla lampara, una tecnica tradizionale utilizzata lungo tutta la costa ligure per la cattura di acciughe. I pescatori, preoccupati di riempire le loro reti di meduse, sono costretti ad andare sempre più al largo nella ricerca di pesce. Tuttavia, tale strategia si rivela controproducente, poiché la profondità aumenta e i risultati delle catture rimangono scarsi.
"Ho tirato su 300 metri di rete su mille e le ho trovate piene di meduse, con il rischio concreto di affondare data la massa accumulata," racconta Sartori, descrivendo la frustrazione e la difficoltà nel mantenere un'attività economica sostenibile. La paura è che, se la situazione non migliora, molti pescatori potrebbero essere costretti a chiudere le loro attività.
Le ripercussioni sull'economia locale
La crisi dei pescatori liguri, aggravata da questa invasione di meduse, ha un impatto diretto sull'economia locale. La piccola pesca, già messa a dura prova da altre difficoltà, si trova ora a dover affrontare un'emergenza ecologica che difficilmente potrà essere risolta a breve termine.
Le ripercussioni non riguardano solo i pescatori, ma anche i ristoratori, i commercianti e l'intera filiera legata al settore ittico. La scarsità di pesce disponibile sul mercato potrebbe portare a un aumento dei prezzi e a una riduzione dell'offerta per i consumatori.
Il mare ligure, che ha sempre rappresentato una fonte di sostentamento e cultura per le comunità locali, sembra ora minacciato da un fenomeno che, se non gestito con interventi adeguati, rischia di compromettere non solo l'occupazione, ma anche un importante patrimonio culturale.
