Pescara: Il vino come risorsa culturale e identitaria, non solo come rischio

Pescara: Il vino come risorsa culturale e identitaria, non solo come rischio

Esperti e rappresentanti del settore vitivinicolo si riuniscono a Roma per discutere la tutela del vino, patrimonio culturale italiano, contro nuove etichettature e tassazioni che minacciano tradizioni secolari.
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Pescara: Il vino come risorsa culturale e identitaria, non solo come rischio - Gaeta.it

In un contesto in cui il vino rappresenta un patrimonio culturale e un pilastro dell’economia locale, le recenti dichiarazioni degli esperti del settore evidenziano l’importanza di tutelare questa risorsa. Al centro del dibattito ci sono le preoccupazioni legate a nuove etichettature e tassazioni proposte a livello europeo. L’evento “Stati Generali del vino“, tenutosi in Campidoglio, ha riunito diverse figure politiche e associazioni per discutere il futuro della viticoltura, sottolineando cosa significhi realmente il vino per l’Italia e in particolare per l’Abruzzo.

L’importanza del vino per il territorio abruzzese

Domenico Bomba, presidente di CIA Chieti-Pescara, ha espresso parole incisive evidenziando il vino non come un problema di salute pubblica, ma come una risorsa che può e deve essere valorizzata. “Il vino è cultura, tradizione e identità del nostro territorio”, ha affermato, raccontando come la viticoltura abruzzese non sia solo un’attività economica, ma un vero e proprio stile di vita. Con l’aumento delle preoccupazioni riguardanti le etichette allarmistiche e le possibili tassazioni, i rappresentanti del settore hanno chiesto a gran voce che queste misure non minaccino una tradizione secolare.

La regione Abruzzo, famosa per i suoi vitigni e vini di qualità, si trova a dover affrontare sfide notevoli. L’aumento dell’inflazione e la stagnazione dei consumi hanno messo a dura prova la capacità dei produttori di mantenere un flusso di vendite sano. Se consideriamo il valore sociale del vino, occorre ricordare che questo non è solo un prodotto da consumare, ma un elemento di convivialità e socialità che unisce le persone.

Il dibattito sulle etichette e le tassazioni

L’intervento di Cristiano Fini, presidente nazionale della CIA, ha esemplificato le preoccupazioni degli operatori del settore. “Basta attacchi dall’Europa”, ha esclamato, sottolineando che, se consumato con moderazione, il vino apporta benefici al benessere individuale e collettivo. Le proposte di etichettature allarmistiche, come quelle che suggeriscono addirittura che il vino “nuoce gravemente alla salute”, sono state rigettate come inaccettabili. Questo intervento ha ricevuto un forte sostegno da parte di rappresentanti del governo e delle associazioni presenti, sottolineando come non si debba compromettere l’integrità del prodotto.

Fini ha anche parlato dell’importanza di cercare innovazione nel settore vitivinicolo, menzionando il vino dealcolato come un’opzione valida per attrarre nuova clientela. Tuttavia, ha enfatizzato che le scelte innovative non dovrebbero snaturare le tradizioni e le qualità del vino italiano. È cruciale mantenere l’equilibrio tra rispetto della tradizione e apertura a nuove opportunità.

Valorizzazione e comunicazione delle eccellenze italiane

Alla luce delle sfide affrontate, Domenico Bomba ha insistito sulla necessità di investire nella comunicazione e promozione delle eccellenze vitivinicole italiane. È fondamentale adattarsi alle nuove esigenze di un mercato globale in continua evoluzione senza compromettere la qualità e l’autenticità dei prodotti. “Non possiamo accettare che il vino venga trattato come un problema”, ha chiarito, sottolineando la rilevanza di tutelare un patrimonio culturale che sostiene migliaia di famiglie.

In questo contesto, è emerso il bisogno di politiche di sostegno che incoraggino un consumo responsabile e che semplifichino l’accesso ai fondi europei. Questi strumenti sono essenziali per aiutare i produttori a competere nei mercati internazionali, specialmente in quelli emergenti dove si sta registrando una crescita della domanda di prodotti italiani. Bomba ha fatto un appello diretto per interventi concreti, affermando che le misure semplici e agili possono fare la differenza per il futuro della viticoltura abruzzese e nazionale.

Nell’ottica di una maggiore valorizzazione della viticoltura, è chiaro che il vino rappresenta un tassello imprescindibile della cultura e dell’identità italiana che merita di essere difeso e promosso.

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