Perdite russe in Ucraina: l’intelligence britannica stima un migliaio di soldati al giorno

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Perdite russe in Ucraina: l'intelligence britannica stima un migliaio di soldati al giorno - Gaeta.it

La situazione sul fronte ucraino continua a rappresentare uno scenario critico per la Russia, che registra perdite considerevoli tra le proprie truppe. Secondo un rapporto dell'intelligence britannica, la situazione rimarrà difficoltosa anche nelle prossime settimane, con un numero allarmante di soldati russi morti e feriti. Il contesto di scontro tra Ucraina e Russia si complica ulteriormente con notizie di sottomarini affondati e reclutamenti massicci da parte di Mosca.

Perdite russe sul fronte ucraino

Tassi di mortalità e feriti

L’analisi quotidiana dell'intelligence britannica, pubblicata dal Ministero della Difesa di Londra, indica che le perdite russe sul fronte ucraino continuano ad essere enormi, con una media di circa 1.000 soldati tra morti e feriti ogni giorno. Questo dato si colloca nel vasto fronte che si estende dalla regione nordorientale di Kharkiv fino al settore meridionale di Robotyne. Nonostante un apparente consolidamento dei russi nelle posizioni nel settore settentrionale di Kharkiv, il numero delle perdite rimane allarmante.

I dati storici sono egualmente preoccupanti. A maggio 2023, i militari russi uccisi o feriti avevano raggiunto una media quotidiana di 1.262, mentre a giugno la cifra è scesa leggermente a 1.140. Tuttavia, l'analisi degli ultimi tre mesi del conflitto ha evidenziato un aumento significativo delle perdite, il che suggerisce una situazione di stallo sul campo di battaglia e una mancanza di strategie efficaci da parte del comando russo.

Strategie di reclutamento e continuità delle operazioni militari

Nonostante le perdite ingenti, Mosca continua a reclutare nuovi soldati per mantenere le operazioni di combattimento. Fonti segnalano che, secondo un articolo del New York Times, la Russia sta arruolando tra i 25.000 e i 30.000 nuovi militari al mese. Questo incremento di forze consente all’esercito russo di inviare ondate di truppe contro le difese ucraine, con la speranza di sopraffare gli avversari. Questo approccio militare viene descritto dai soldati stessi come un'esperienza simile a quella di un “tritacarne”, suggerendo un alto livello di rischio per le truppe in prima linea.

Così, mentre il numero di truppe russe inviate al fronte rimane costante, si intensifica la domanda sulla sostenibilità di tale strategia. La generosa assunzione di soldati, combinata alle pesanti perdite quotidiane, mette in discussione non solo la pianificazione strategica dei vertici militari di Mosca, ma anche la condizione morale e psicologica delle truppe.

L’affondamento del sottomarino russo in Crimea

Dinamiche della guerra navale in Crimea

Un'altra significativa notizia riguarda l'Aeronautica ucraina, che ha affermato di aver affondato un sottomarino russo nel porto di Sebastopoli, in Crimea. Il sottomarino, identificato come Rostov sul Don, è stato colpito in un'operazione che segna un'importante battuta d'arresto per la marina russa. Questa operazione rappresenta l'ultima incursione devastante nei confronti della flotta russa del Mar Nero, che secondo Kiev avrebbe già perso un terzo delle proprie unità.

Le conseguenze dell'affondamento

Se confermato, l'affondamento del Rostov sul Don avrebbe implicazioni significative non solo per le operazioni militari marine di Mosca, ma anche per il controllo strategico della Crimea. Sebastopoli, essendo uno dei principali porti russi nel Mar Nero, rappresenta un nodo cruciale per le operazioni navali e un affondamento di questo tipo potrebbe avere ripercussioni dirette sulle capacità operative russe nella regione.

Le notizie di tali incidenti testimoniano anche un'intensificazione dell'attività militare ucraina, che continua a sorprendere le forze russe con manovre strategiche mirate. La capacità dell'esercito ucraino di portare a termine operazioni di sabotaggio contro le forze navali nemiche potrebbe indicare una nuova fase di aggressività nel conflitto, mettendo ulteriormente alla prova la resilienza dell'esercito russo.

Ultimo aggiornamento il 4 Agosto 2024 da Marco Mintillo

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