Per settembre previsto il reclutamento di oltre 54 mila docenti nelle scuole statali italiane

Per settembre previsto il reclutamento di oltre 54 mila docenti nelle scuole statali italiane

Il ministero dell’Istruzione e del Merito autorizza l’assunzione di oltre 54 mila docenti per il 2025/2026, con un focus su sostegno e religione cattolica, per garantire continuità didattica e stabilità nelle scuole.
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Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha autorizzato l'assunzione di oltre 54 mila docenti per il 2025/2026, con un focus particolare sugli insegnanti di sostegno e di religione cattolica, per garantire maggiore stabilità e continuità didattica nelle scuole italiane. - Gaeta.it

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il decreto riguardante le assunzioni dei docenti per l’anno scolastico 2025/2026. Saranno inseriti in ruolo più di 54 mila insegnanti suddivisi tra docenti curricolari, di sostegno e di religione cattolica. Queste immissioni rappresentano un incremento significativo rispetto agli anni precedenti e puntano a stabilizzare l’organico della scuola pubblica in diverse aree. I posti per il sostegno, in particolare, hanno ricevuto un’attenzione specifica, vista la necessità di continuità per studenti con bisogni educativi speciali.

Decreto ministeriale e numero complessivo delle assunzioni docenti

Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, ha firmato il decreto che autorizza l’assunzione di 48.504 nuovi insegnanti nelle scuole statali di ogni ordine e grado per il prossimo anno scolastico. Tra questi, 13.860 posti sono riservati agli insegnanti di sostegno. A questa cifra si aggiungeranno poi 6.022 posti destinati ai docenti di religione cattolica, che verranno assegnati in base a un ulteriore decreto dopo il concorso nazionale bandito nel 2024. Il concorso di religione rappresenta una novità importante, dato che l’ultima procedura risale ormai al 2004. Con questi numeri si avrà così una nuova ondata di ingresso di personale scolastico, con l’obiettivo di assicurare maggiore continuità didattica e stabilità al corpo insegnante.

Focus sulle parole del ministro

Il ministro ha sottolineato che “questo rappresenta un record per le assunzioni, in particolare nel settore del sostegno”, scelta finalizzata a garantire un’offerta formativa più solida per alunni con disabilità. Sul fronte dell’insegnamento della religione cattolica, si tratta della più grande immissione in ruolo degli ultimi due decenni.

Modalità di assegnazione e gestione dei posti per insegnanti comuni e di sostegno

La distribuzione concreta dei posti ai singoli territori sarà affidata agli Uffici Scolastici Regionali . Questi uffici analizzeranno i posti disponibili e il numero di aspiranti per ciascuna classe di concorso in ogni regione. Questo passaggio è fondamentale per calibrare le assunzioni sulle reali esigenze locali. Dopo la definizione delle quote, potranno essere convocati i candidati inseriti nelle graduatorie provinciali e regionali fuse in anni precedenti, cioè dai concorsi del 2016, 2018 e 2020. Tuttavia, il grosso delle assunzioni arriverà dai concorsi più recenti del 2023 e 2024, indicati anche come Pnrr1 e Pnrr2. Questi concorsi sono parte della strategia italiana per raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza , in particolare per rafforzare il sistema scolastico e adeguarsi alle richieste europee.

Norme particolari per il sostegno

Chi ottiene un posto di insegnamento di sostegno rientra in una procedura particolare. Qualora avanzassero posti scoperti in queste graduatorie, la priorità sarà data ai docenti specializzati che compaiono nella prima fascia delle graduatorie provinciali destinate alle supplenze di sostegno. Questa scelta cerca di garantire che le cattedre di sostegno siano affidate a personale qualificato. Nel caso finissero i posti disponibili nella provincia di appartenenza, gli aspiranti potranno cercare opportunità nelle altre province della stessa regione o persino in regioni diverse, secondo la loro preferenza.

Ruolo e importanza delle nuove assunzioni per la continuità didattica in classe

Uno degli aspetti messi in evidenza dal ministero riguarda il tema della continuità didattica, soprattutto per gli studenti con fragilità o difficoltà di apprendimento. Garantire la presenza stabile di un insegnante, in particolare per chi segue il sostegno, è una priorità per migliorare i risultati scolastici e l’inclusione sociale. L’instabilità del corpo docente in questi ruoli può incidere negativamente sul percorso educativo degli alunni che necessitano di interventi mirati e costanti.

Il nuovo piano di assunzioni cerca quindi di mettere fine a questa situazione, immettendo un numero elevato di docenti in ruolo e riducendo il ricorso a supplenze brevi o a chiamate improvvise. Questo approccio permette anche agli insegnanti di pianificare meglio l’attività scolastica durante l’anno e di creare un rapporto più duraturo con gli studenti e le famiglie. Già nel 2024 il ministero aveva posto l’accento su questo tema, perché “lo sappiamo: l’efficacia dell’insegnamento passa anche dalla stabilità delle cattedre.”

Il decreto del 2025 aggiorna e amplia il quadro, con dati alla mano, rispetto alle esigenze espresse dai territori e dal mondo della scuola, prendendo in considerazione la situazione delle varie regioni italiane e il numero crescente di alunni con bisogni educativi speciali.

Concorso e assunzioni per docenti di religione: una novità dalla procedura al reclutamento

Il concorso nazionale per docenti di religione cattolica, indetto nel 2024, rappresenta un evento raro nel panorama scolastico italiano: era dal 2004 che non si bandiva una selezione di questo tipo. Il concorso riguarda 6.022 posti per l’anno scolastico 2025/2026 e punta a regolarizzare la presenza del personale in questo specifico settore.

Il decreto ministeriale specifico per l’assunzione dei vincitori seguirà nelle prossime settimane e darà il via all’immissione in ruolo. Il numero dei posti è considerato il più alto degli ultimi vent’anni in quest’ambito. L’obiettivo è fornire una cornice stabile e trasparente all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali.

Situazioni pregresse e prospettive future

Prima di questa procedura, il reclutamento in quest’area avveniva spesso attraverso incarichi temporanei o liste di supplenti. La nuova selezione offrirà una platea di docenti più ampiamente formati e garantiti da un concorso pubblico. Sarà quindi interessante osservare come si svilupperà il percorso dei neoassunti e come verrà recepito questo rinnovamento dall’ambiente scolastico e dalle parrocchie coinvolte.

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