L’otto per mille continua a rappresentare una fonte rilevante di finanziamento per la chiesa cattolica e per lo stato italiano, oltre che per diverse confessioni religiose. Nel 2025 saranno erogati 1,4 miliardi di euro relativi alle scelte espresse dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi del 2021. La distribuzione di queste somme rivela una netta prevalenza per la chiesa cattolica, seguita dallo stato e da altre realtà religiose come la chiesa valdese e l’unione buddista. I dati, diffusi dal ministero dell’economia e delle finanze , descrivono con precisione numero di contribuenti, scelte effettuate e modalità di erogazione.
La distribuzione delle somme dell’otto per mille nel 2025
Nel 2025, l’ammontare complessivo erogato ai beneficiari dell’otto per mille riferito alle scelte del 2021 sarà di 1.404.591.743 euro. Questa cifra proviene dalle preferenze espresse da 16.687.453 contribuenti. La chiesa cattolica ha ricevuto la maggior parte dei fondi, pari a 1.053.251.972 euro, corrispondenti a 11.599.375 firme, cioè il 69,51% del totale. Una fetta rilevante di risorse quindi continua a sostenere le attività e i progetti della chiesa.
Lo stato, che rappresenta il secondo destinatario in ordine di importanza, ha raccolto 375.904.946 euro, da parte di 4.110.266 contribuenti, corrispondenti al 24,63% dei firmatari dell’otto per mille. Questo dato segna un incremento rispetto al 2024, quando le preferenze per lo stato erano legate a 340 milioni di euro. Le risorse destinate allo stato sono in parte impiegate per l’edilizia scolastica, indicata da 1.219.864 firmatari, e per altre cause sociali come il contrasto alla fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati e beni culturali.
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Le altre confessioni religiose e le somme ricevute
Al terzo posto tra i beneficiari c’è la chiesa valdese, scelta da 490.704 contribuenti e destinataria di 44.557.138 euro. Questo gruppo religioso ottiene dunque una quota di rilievo, pur nettamente inferiore rispetto alla chiesa cattolica e allo stato.
Seguono altre realtà come l’unione buddista, che ha raccolto 16.456.587 euro grazie alle preferenze di 181.230 contribuenti. Questi dati dimostrano la pluralità delle scelte espresse nel paese e indicano che, anche se la maggior parte della somma va alla chiesa cattolica, una quota significativa supporta altre confessioni e iniziative di carattere sociale o culturale.
Il meccanismo di erogazione e il ruolo del mef
Il sistema di erogazione dei fondi dell’otto per mille prevede per la chiesa cattolica una procedura particolare rispetto alle altre confessioni. Le somme vengono distribuite attraverso un acconto e un conguaglio. In questo caso, il conguaglio risulta negativo per 38.297.294 euro.
Per la chiesa cattolica, 429.621.479 euro derivano dalle scelte espresse direttamente dai contribuenti, mentre 623.630.493 euro vengono distribuiti sulla base delle preferenze non espresse. Il del ministero dell’economia e delle finanze specifica che le quote relative a chi non esprime una preferenza vengono allocate seguendo le stesse proporzioni delle scelte dichiarate, salvo il caso di alcune confessioni che rinunciano alla loro parte.
Questa modalità di ripartizione contribuisce a mantenere costante l’erogazione verso i principali destinatari. Il sistema garantisce quindi una certa stabilità finanziaria agli enti religiosi e alle iniziative pubbliche che dipendono da questi fondi, regolando la distribuzione anche in assenza di scelte da parte di una parte dei contribuenti.
I dati del 2025 confermano come l’otto per mille sia uno strumento economico rilevante per sostenere le attività religiose e sociali in Italia, e descrivono con precisione i numeri dietro le preferenze espresse nella dichiarazione dei redditi del 2021, offrendo un quadro aggiornato sulle risorse distribuite e le modalità di ripartizione adottate dallo stato.