Il Pd delle Marche ha avviato un progetto che coinvolge le zone interne della regione, spesso trascurate ma vitali per l’equilibrio sociale e economico. La federazione provinciale di Ascoli Piceno, assieme al partito regionale, ha messo in campo un’iniziativa fatta di incontri e questionari per raccogliere la voce diretta di chi abita questi territori. Questa strategia punta a mettere al centro le esigenze di cittadini, amministratori e associazioni, in vista di un rilancio concreto per le comunità locali.
Un percorso di ascolto per dare voce alle aree interne delle marche
Il progetto nasce dall’esigenza di portare l’attenzione sulle aree interne della regione, dove spesso mancano servizi e opportunità. La federazione Pd di Ascoli Piceno, in collaborazione con la direzione regionale, ha scelto un formato composito: un questionario digitale rivolto a tutti e una serie di incontri sul territorio. Queste due direttrici servono a raccogliere pareri, esperienze e suggerimenti da una platea ampia di partecipanti.
L’iniziativa si propone di coinvolgere diversi soggetti: cittadini comuni, amministratori locali, operatori economici e gestori di servizi essenziali. L’obiettivo è capillarità, evitando di guardare solo alle urgenze dei centri più grandi. I territori interni meritano un’attenzione specifica perché le criticità riscontrate lì, come difficoltà di accesso ai servizi sanitari e l’assenza di infrastrutture, incidono sulla qualità della vita e sul futuro demografico.
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Ascolto come base per azioni concrete
La segretaria regionale del Pd Marche, Chantal Bomprezzi, ha spiegato che l’intento non è quello di fare clamore politico senza contenuti. L’opzione scelta è una politica che ascolta in modo diretto, senza urla e polemiche. L’ascolto deve diventare una base solida per interventi puntuali e concrete azioni. Questo si traduce in un dialogo continuo con la comunità, per raccogliere bisogni reali e trasformarli in risposte coerenti.
Strumenti digitali e incontri sul territorio per cogliere bisogni reali
Il questionario digitale rappresenta uno dei canali scelti per ampliare la partecipazione. È stato strutturato per permettere a chiunque, in particolare residenti nelle aree più isolate, di esprimere opinioni su temi come servizi, lavoro, mobilità e infrastrutture. Questa modalità digitale facilita il coinvolgimento di un pubblico variegato e consente di raccogliere un grande volume di dati.
Oltre al quiz online, il Pd ha organizzato incontri fisici nei diversi comuni delle aree interne. Questi appuntamenti hanno portato i dirigenti e gli attivisti direttamente nelle piazze, negli spazi pubblici e nelle sedi associative. Conversazioni faccia a faccia con imprenditori locali, medici, insegnanti e amministratori hanno permesso di approfondire le difficoltà vissute ogni giorno.
Importanza del contatto umano
Francesco Ameli, segretario provinciale di Ascoli Piceno, ha sottolineato come il contatto umano resti insostituibile per comprendere le dinamiche di questi territori. La combinazione degli incontri con il questionario punta a costruire un quadro completo e dettagliato delle condizioni sociali ed economiche. La strategia mira anche a intercettare proposte concrete su cui impegnarsi fin da subito, come misure di sostegno e politiche per fermare lo spopolamento.
Tematiche al centro: restanza, ritornanza e sostegno alle comunità
Un tema centrale emerso nei colloqui riguarda la “restanza”, ovvero la capacità di mantenere chi già vive nelle aree interne, e la “ritornanza”, cioè la possibilità di attrarre nuovi residenti o chi decide di tornare a queste zone. Questi concetti sono fondamentali perché garantiscono la vitalità e la sopravvivenza di piccoli centri e frazioni.
Il Pd ha presentato alcune iniziative concrete per spingere verso questo obiettivo. Tra queste c’è un contributo di 30mila euro destinato a chi sceglie di stabilirsi nei comuni interni. Ci sono poi interventi su servizi di base: asili nido gratuiti, trasporti pubblici senza costi per i residenti e un impegno per contrastare le “pluriclassi” nelle scuole, cioè le classi miste e troppo numerose che incidono sulla qualità dell’istruzione.
Altro punto toccato è il sostegno ai medici di base, indispensabili in territori dove spesso si assiste a una carenza di personale sanitario. Questi provvedimenti rappresentano un primo passo oltre le parole, verso un sostegno concreto alle popolazioni interne, messe a dura prova dalla fragilità infrastrutturale e dalla scarsa attenzione istituzionale.
Cinque mobilitazioni del pd marche per affrontare i temi cruciali del futuro
L’attenzione verso le aree interne si inserisce in un quadro più ampio di cinque mobilitazioni provinciali promosse dal Pd Marche. Oltre al focus sui territori meno popolati, le iniziative riguardano altri aspetti fondamentali per la vita delle comunità: sanità, lavoro, mobilità e scuola.
Chantal Bomprezzi ha evidenziato che queste cinque azioni non sono isolate, ma formano un percorso unitario. L’obiettivo è costruire un progetto che nasca dal confronto con chi vive i problemi sul campo e che sappia mettere in fila soluzioni credibili. Il modello politico proposto punta a una presenza radicata sul territorio, con un approccio pragmantico e di responsabilità.
Il Pd delle Marche ha convocato i cittadini a partecipare attivamente attraverso appuntamenti pubblici, banchetti e canali online, spingendo per una ripresa delle relazioni tra politica e comunità locale. Il partito vuole ricostruire un’alleanza in cui territori, persone e istituzioni collaborino per dare nuova forza a una regione che fatica a superare le difficoltà strutturali delle sue zone interne.