Durante il suo recente viaggio a Singapore, Papa Francesco ha concluso il suo itinerario con una visita toccante alla Saint Theresa’s Home. Questa storica struttura, simbolo di cura e accoglienza attiva da novant’anni, svolge un ruolo fondamentale nella vita di molti anziani e malati. Il Pontefice, nel salutare gli operatori e gli ospiti presenti, ha ribadito l’importanza della preghiera e ha offerto il suo perdono. Il messaggio di speranza e compassione è risuonato forte durante questa visita, caratterizzata da un intenso contatto umano.
La Saint Theresa’s Home: un luogo di cura e accoglienza
Situata nella periferia di Singapore, la Saint Theresa’s Home è un rifugio progettato per garantire assistenza e supporto a persone in condizioni di vulnerabilità. Fondata dalle Piccole Sorelle dei Poveri, la struttura ha accolto nel corso degli anni centinaia di ospiti, ora ospitando circa 200 residenti. Tra di loro, anche molti anziani ultra centenari. La casa è gestita dal Catholic Welfare Services, un’agenzia no-profit che dedica il proprio operato al miglioramento della vita delle persone in difficoltà, garantendo loro dignità e rispetto.
Durante la visita, Papa Francesco ha incontrato ospiti che rappresentano la saggezza e la memoria di una comunità. La presenza di residenti come Khung Seok, un’energica centenaria che ha accolto il Pontefice con un grande sorriso, ha evidenziato l’importanza di queste vite e delle storie che portano con sé. Il Papa si è muovendo lungo il patio, interagendo con gli ospiti e osservando le stanze attrezzate con letti reclinabili, un ambiente studiato per garantire servizi e assistenza a chi ne ha bisogno.
Un messaggio di preghiera e umanità
L’incontro del Papa con i residenti è stato un momento emozionante che ha superato il semplice scambio di saluti. Francesco ha dedicato parole significative a malati affetti da diverse patologie, come Alzheimer, Parkinson e demenza senile. Questi uomini e donne, alcuni dei quali mostrano segni di debolezza e vulnerabilità, sono stati accolti dal Pontefice in un’atmosfera di calore e compassione. “La vostra preghiera è molto importante”, ha sottolineato, esortando tutti a unirsi in preghiera per la Chiesa e per l’umanità.
La cappella centrale della struttura ha funto da cornice per un dialogo profondo tra il Papa e i presenti. Qui, ha espresso gratitudine per l’opera degli operatori e ha implorato gli ospiti: “Preghiamo insieme. Io prego per voi, e voi pregate per me.” Il Pontefice ha messo in evidenza il potere consolatorio e rigenerante della preghiera, sottolineando come essa rappresenti un legame vitale con il divino.
Un incontro con la comunità ecclesiastica
Durante la visita, in particolare, l’attenzione di Papa Francesco si è focalizzata su Padre Anthony Hutjes, un missionario tedesco in pensione, noto per il suo lavoro a Singapore e autore di numerose pubblicazioni. La consegna dei suoi libri al Papa è stata un gesto simbolico che ha dimostrato la continuità della missione ecclesiastica. Nel dialogo con Padre Anthony, Bergoglio ha dimostrato un senso di humor affettuoso, creando un’atmosfera di familiarità che ha caratterizzato l’intero incontro.
Il direttore della Saint Theresa’s Home ha condiviso l’importanza della struttura come “luogo di speranza,” esprimendo il desiderio di una benedizione speciale. Il Papa ha accolto con favore questa richiesta, sottolineando quanto sia importante unire le forze per continuare a sostenere i più fragili e vulnerabili, sottolineando la responsabilità della comunità nel prendersi cura di coloro che lottano quotidianamente con le sfide della vita.
Un messaggio di perdono e benedizione
La visita si è conclusa con un momento di intensa spiritualità, durante il quale Papa Francesco ha impartito la sua benedizione a tutti i presenti. “Il Signore perdona tutto sempre e io manifesto nel nome del Signore il perdono a tutti voi,” ha dichiarato, evocando un senso di gioia e pace tra gli ospiti. Con la sua presenza, ha voluto far sentire a ciascuno che, nel suo cammino di vita, non sono soli, ma accompagnati da un amore profondamente divino.
Mentre il Papa lasciava la Saint Theresa’s Home, gli applausi e i cori di “W Papa, W Papa” hanno accompagnato il suo passaggio, un momento di festa e celebrazione che ha reso palpabile l’amore e l’affetto provato dai residenti. Le parole di un anziano, che ha espresso il saluto in un italiano carico di emozione, hanno riempito il cuore di tutti, testimoniando la bellezza dell’incontro tra religione, dignità e umanità.