Pablo Larraín chiude la trilogia femminile con "Maria": Angelina Jolie in un ruolo iconico

Pablo Larraín chiude la trilogia femminile con “Maria”: Angelina Jolie in un ruolo iconico

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Pablo Larraín chiude la trilogia femminile con "Maria": Angelina Jolie in un ruolo iconico - Gaeta.it

Nel 2023 il regista cileno Pablo Larraín completa la sua trilogia dedicata a figure femminili che hanno vissuto esperienze tragiche nel corso del XX secolo. Con il nuovo film “Maria“, Angelina Jolie assume il difficile compito di interpretare Maria Callas, una delle cantanti d’opera più celebri e influenti della storia. Questa pellicola rappresenta un momento di rinnovamento per l’attrice, che torna sul grande schermo dopo un’assenza dal 2021. In questo articolo approfondiremo i temi, la trama e le dinamiche che caratterizzano questo film, contestualizzando il lavoro di Larraín e il significato del personaggio interpretato dalla Jolie.

Il contesto della trilogia di Pablo Larraín

Pablo Larraín ha costruito una trilogia cinematografica focalizzata su donne la cui vita è stata segnata da eventi tragici e complessi. Il regista ha esordito con “Jackie” nel 2016, incentrato sulla figura di Jacqueline Onassis, interpretata da Natalie Portman. Successivamente ha diretto “Spencer” nel 2021, un biopic sulla principessa Diana, in cui Kristen Stewart ha dato vita a una delle figure più iconiche della monarchia contemporanea. Con “Maria“, Larraín esplora ora l’esistenza di Maria Callas, offrendo un ritratto intimo e profondo di una donna che ha affrontato sfide immense in un periodo di grande turbolenza.

La scelta di questi personaggi non è casuale: ognuna di queste figure ha sperimentato l’intreccio tra fama, amore e sofferenza. Nel caso di Maria Callas, il suo cammino è stato segnato da un talento straordinario, ma anche da relazioni complicate e da pressioni sociali ed emotive che l’hanno portata a una vita di solitudine. La trilogia si contraddistingue per la sua capacità di scavare nell’animo umano, rivelando le fragilità e le complessità delle sue protagoniste.

Un ritratto di Maria Callas tra realtà e immaginazione

Maria” si ambienta nella Parigi degli anni Settanta e si concentra sugli ultimi anni di vita della Callas. Interpredata da Angelina Jolie, la protagonista è ritratta come una diva ormai ritirata dalle scene, alle prese con il dolore e la nostalgia. Un aspetto cruciale del film è l’uso di allucinazioni e visioni, che pongono lo spettatore di fronte a una realtà distorta dalla sofferenza e dalle esperienze di vita della Callas.

Nel film, assistiamo a momenti di introspezione profonda in cui Maria è costantemente accompagnata da figure che potrebbero essere frutto della sua immaginazione, come il suo medico, che discute con lei di temi esistenziali cruciali come la vita e la morte. Questo approccio narrativo ricorda in parte film come “Blonde“, ma con l’intento di offrire una visione più calma e riflessiva. La Callas trascorre il suo tempo in un lussuoso appartamento, assistita da un maggiordomo e da una governante, mentre affronta la sua esistenza assediata da ricordi e tormenti interiori.

La struttura narrativa si compone in tre atti distinti e un epilogo, che aiutano a decifrare l’ispirazione e le esperienze che hanno fatto di Maria Callas una leggenda nell’ambito della musica lirica. Attraverso sequenze girate in bianco e nero, il film esplora la sua relazione con Aristotele Onassis, un amore che l’ha profondamente segnata e che si intreccia con le sfide della sua carriera musicale.

Un’interpretazione intensa ma controversa

La performance di Angelina Jolie è uno dei punti salienti del film. L’attrice riesce a incarnare l’essenza di Maria Callas senza scivolare in una caricatura. La sua abilità di rendere le sfumature emotive del personaggio cattura gli spettatori, che possono percepire i conflitti interiori e le vulnerabilità della diva. Tuttavia, nonostante il training vocale durato sei mesi, le sequenze canore non raggiungono il livello di intensità atteso. La sensazione è spesso quella di ascoltare un playback, piuttosto che vivere l’interpretazione autentica della Callas.

L’interazione tra la figura leggendaria della cantante e l’interpretazione di Jolie rappresenta una sfida, poiché il film si propone come un omaggio ma, secondo alcuni critici, non riesce a decollare completamente nei momenti più cruciali. La scelta di includere filmati reali della Callas nel finale potrebbe essere vista come una rottura del realismo che il film cerca di costruire, portando a una frustrazione in chi si aspettava un ritratto più congruente.

Considerazioni sul film “Maria” e l’eredità di Pablo Larraín

Il film di Larraín, pur con i suoi meriti, non riesce a stabilire un collegamento emotivo che vada oltre la proverbiale fragilità della felicità. Questo si traduce in una narrazione che, pur essendo ben costruita, affronta tematiche già esplorate nei precedenti lavori del regista senza aggiungere nuove prospettive. Gli elementi visivi, realizzati magnificamente attraverso la fotografia di Edward Lachman, contribuiscono a creare un’atmosfera evocativa, ma non sempre si traducono in un’esperienza cinematografica rivoluzionaria.

Maria Callas rimane una figura affascinante, il cui mito è esplorato con rispetto, ma “Maria” si propone più come un’affettuosa lettera d’amore che come un biopic innovativo. La visione di Larraín, sebbene fringente, non trascura momenti di grande emozione, lasciando spazio a riflessioni sui costi della fama e sulla condizione umana. La trilogia voluta dal regista cileno ha lasciato un segno indelebile, ma è evidente che ogni capitolo porta con sé sfide specifiche nell’interpretare l’umanità delle sue protagoniste.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

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