ornella muti ha condiviso con il pubblico del giffoni film fest ricordi e riflessioni sulla sua carriera e sulle donne che ha interpretato. Attraverso il racconto del suo esordio cinematografico e delle esperienze sul set, ha lanciato un messaggio diretto soprattutto ai giovani, puntando sull’importanza di avere coraggio e ascoltare la propria voce interiore. Alla luce del suo percorso, ha voluto anche rimarcare il valore della solidarietà femminile, partendo da un evento storico e noto come quello di franca viola.
Il debutto con la storia di franca viola e la potenza delle donne che si ribellano
Nel film “la moglie più bella” di damiano damiani, ornella muti diede volto a franca viola, la prima donna in Italia a opporsi al matrimonio riparatore. Il racconto di questa vicenda degli anni cinquanta rappresenta un momento cruciale, un simbolo di ribellione e di forza personale. muti sottolinea come, anche oggi, le donne abbiano strumenti nuovi ma non devono dimenticare la forza che portano dentro di sé. Il suo personaggio è stato una sorta di pietra miliare nel suo cammino artistico, un modo per raccontare storie che contano e che devono essere ricordate. Questo legame con personaggi femminili di spessore ha contraddistinto la sua carriera, che lei stessa considera come un insieme di gioielli dove ogni ruolo è una gemma.
L’esperienza sul set: da codice privato a problemi con l’interpretazione teatrale
ornella muti ricorda in particolare “codice privato” di maselli, dove si trovò a recitare da sola, in un film costruito esclusivamente attorno a lei. Un’esperienza che segnò profondamente la sua vita artistica, poiché comportava una grande responsabilità e concentrazione. Eppure, quella solitudine scenica non fu l’unico momento particolare. Nel teatro, durante la recita di “l’ebreo”, interpretò immacolata, un personaggio che le rimase dentro fino a farle temere di non poterlo più lasciare andare. L’intensità emotiva delle sue interpretazioni mostra come alcuni ruoli incidano a tal punto da mettere a dura prova un attore, tanto da doverli poi lasciare “uscire” per non restare intrappolati psicologicamente.
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Il legame con sean baker e il riconoscimento da parte del mondo del cinema internazionale
La collaborazione e l’amicizia con sean baker, regista noto per il film “anora” e acclamato agli ultimi oscar, ha rappresentato un momento di grande soddisfazione per ornella muti. baker ha più volte espresso stima per lei, definendola sua musa e ha persino voluto raccogliere i suoi film in un cofanetto. Questi riconoscimenti, provenienti da colleghi di valore, sono stati interpretati da muti come veri e propri premi, più importanti di qualsiasi statuetta tradizionale. Questo rapporto mostra come il talento di un attore venga riconosciuto anche in ambiti internazionali attraverso legami di stima e collaborazione.
Riflessioni su una carriera nata senza premeditazione e fatta di fiducia verso altri artisti
ornella muti confessa di non aver mai desiderato diventare attrice, ma di esserci arrivata quasi per caso. La sua formazione tecnica era scarsa e si è affidata da subito a registi e colleghi più esperti, che la guidarono nei primi passi. Nomina l’attenzione di colleghi come tognazzi e dei registi con cui ha lavorato, che l’hanno aiutata a crescere osservando e imparando sul campo. Questa fiducia verso chi credeva in lei e il lasciarsi accompagnare hanno dato forma a una carriera senza un piano preciso ma piena di occasioni importanti e di crescita personale.
Parole di incoraggiamento rivolte ai giovani e alla solidarietà tra donne
Nel suo intervento al giffoni, muti ha parlato direttamente ai giovani raccontando le sue paure di allora, la timidezza e la paura di sbagliare che l’hanno accompagnata sul set. Ha invitato a non avere paura di osare e a inseguire i propri sogni senza rinunciare a sé stessi. Ha voluto mettere l’accento sull’importanza di dire “no” quando serve, anche se costa, per non perdere la propria autenticità. Ha sottolineato la necessità per le donne di sostenersi a vicenda, formare legami forti allontanando chi non dà coraggio. Secondo lei la vita è breve, e in quel poco tempo che ci è dato bisogna rialzarsi dalle cadute e cercare sempre la propria strada. Questo discorso, tenuto in un contesto frequentato soprattutto da giovani, ha voluto essere un invito declinato con chiarezza e semplicità.
ornella muti ha così richiamato l’attenzione su temi di attualità, usando come spunto la sua lunga esperienza. Dall’esempio di franca viola ai consigli per chi si affaccia al mondo dello spettacolo, ha mostrato come situazioni lontane nel tempo possano ancora insegnare qualcosa. Resta un messaggio fatto di concretezza e umanità, rivolto alle future generazioni.