Operazione di controllo a Secondigliano: sospetti e irregolarità nel commercio

Operazione di controllo a Secondigliano: sospetti e irregolarità nel commercio

Blitz della Polizia a Secondigliano: controllate attività commerciali, identificate 18 persone e scoperte irregolarità, tra cui lavoro in nero e violazioni sanitarie. Sequestrati beni per tutelare la salute pubblica.
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Operazione di controllo a Secondigliano: sospetti e irregolarità nel commercio - Gaeta.it

Un imponente blitz della Polizia di Stato ha avuto luogo a Secondigliano, uno dei quartieri più noti di Napoli, portando alla luce una serie di irregolarità che vedono coinvolti commercianti e cittadini. L’operazione, svolta in collaborazione con diverse autorità locali, ha avuto come obiettivo principale il controllo delle attività commerciali e l’identificazione di eventuali situazioni illecite.

Le forze in campo per garantire la sicurezza

La giornata di ieri ha visto un massiccio dispiegamento di forze sul territorio di Secondigliano. Gli agenti del commissariato della zona sono stati affiancati dal personale della Polizia Municipale, dell’Ispettorato del Lavoro, dell’ASL Na1 Centro e da esperti dell’ENEL. Questa collaborazione tra diverse agenzie è stata fondamentale per garantire un intervento efficace e coordinato. Gli agenti hanno setacciato l’intera area, al fine di verificare la regolarità delle attività commerciali e garantire la sicurezza dei cittadini.

Durante l’operazione, sono state identificate un totale di 18 persone. Tra queste, due risultano con precedenti penali, una situazione che richiama l’attenzione su questioni di sicurezza e legalità in un contesto urbano caratterizzato da sfide quotidiane. È stata anche rilevata una violazione al Codice della Strada, a testimonianza dell’attenzione che le forze dell’ordine pongono su aspetti riguardanti la circolazione e la sicurezza pubblica.

Attività commerciali nel mirino

Oltre alle persone identificate, il focus dell’operazione si è spostato anche su tre attività commerciali della zona. I titolari sono stati oggetto di diverse prescrizioni riguardanti le loro pratiche commerciali. In particolare, in due di questi esercizi sono stati scoperti cinque lavoratori impiegati “in nero”, una pratica illecita che mette a rischio sia i diritti dei lavoratori che la concorrenza leale nel mercato.

Il controllo non si è limitato alla verifica del personale, anzi. Un esercente ha ricevuto una sanzione per la mancanza della licenza necessaria per la vendita di alcolici. Considerato l’ambiente urbano in cui si situa, il rispetto delle normative riguardanti la somministrazione di alcol è piuttosto rilevante, e gli organi competenti sono stati chiari nel comunicare che violazioni di questo genere non saranno tollerate.

Sequestri e sanzioni: un messaggio chiaro

L’operazione ha prodotto risultati tangibili anche per quanto riguarda il sequestro di beni. Tra le irregolarità riscontrate, uno dei titolari di attività è stato denunciato per aver esposto prodotti alimentari alle intemperie. Tale condotta non solo viola le normative sanitarie, ma può rappresentare anche un rischio per la salute pubblica.

La situazione si è aggravata ulteriormente per un altro commerciante, che ha dovuto affrontare sanzioni a causa di diverse violazioni: occupazione abusiva di suolo pubblico, mancanza della licenza di vendita di alcolici e esposizione di insegne pubblicitarie abusive. Il risultato finale è stato il sequestro di ben 40 kg di prodotti alimentari, una misura necessaria per tutelare la salute dei cittadini e mantenere alta la guardia contro attività illecite.

Questa operazione dimostra l’impegno delle autorità locali nel garantire un ambiente più sicuro e legale per tutti i cittadini e nel combattere la criminalità che può insidiare la vita quotidiana nelle aree urbane.

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