Omicidio Giulia Tramontano: la perizia psichiatrica di Impagnatiello rivela mancanza di rimorso

Omicidio Giulia Tramontano: la perizia psichiatrica di Impagnatiello rivela mancanza di rimorso

Il processo per l’omicidio di Giulia Tramontano si concentra sulla capacità mentale di Alessandro Impagnatiello, con esperti che evidenziano una scarsa empatia e assenza di disturbi psichiatrici diagnosticabili.
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Omicidio Giulia Tramontano: la perizia psichiatrica di Impagnatiello rivela mancanza di rimorso - (Credit: www.ansa.it)

Il processo per l’omicidio volontario di Giulia Tramontano, avvenuto durante il settimo mese di gravidanza, sta percorrendo un snodo cruciale con la testimonianza di esperti in merito allo stato mentale di Alessandro Impagnatiello. Le dichiarazioni di due professionisti, lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca, offrono un’analisi approfondita sulla capacità di intendere e volere dell’imputato al momento del delitto, evidenziando un’emotività disturbata ma non patologica.

L’analisi psichiatrica di Alessandro Impagnatiello

Nel processo che sta avvenendo presso la Corte di Assise di Milano, gli esperti hanno presentato i risultati di una perizia psichiatrica che evidenzia la capacità dell’imputato, Alessandro Impagnatiello, di comprendere la gravità delle proprie azioni al momento dell’omicidio. Durante l’esame condotto da Ciliberti e Rocca, è emersa una “scarsa risonanza emotiva”, una condizione in cui le emozioni vengono vissute con apparente indifferenza. I professionisti hanno sottolineato che Impagnatiello non presenta disturbi psichiatrici diagnosticabili, il che porta a sollevare interrogativi sulla sua motivazione e stato interiore durante il delitto.

Questi risultati hanno un’importanza fondamentale nel processo, poiché la capacità di intendere e volere è elemento chiave per la determinazione della colpevolezza o meno dell’imputato. Impagnatiello ha rilasciato dichiarazioni inquietanti durante i suoi colloqui, paragonando l’atto di eliminare Giulia a “buttare una caramella”. Questa frase, aggravata dalla sua apparente mancanza di empatia, ha colpito i periti, che hanno descritto un contesto in cui l’imputato dimostra di aver affrontato “shock” personali, come le gravidanze di Giulia e della sua partner parallela, senza manifestare una risposta emotiva significativa.

Le testimonianze in aula e le reazioni

Davanti ai giudici, Impagnatiello ha assistito passivamente alle domande e alle argomentazioni poste dall’aggiunta Letizia Mannella e dal pubblico ministero Alessia Menegazzo. Le risposte fornite da Impagnatiello, unite alla perizia psichiatrica, pongono seria attenzione su come il perpetratore valorizzi l’umanità della vittima e la gravità di un omicidio. La testimonianza dei periti ha confermato l’assenza di disturbi mentali rilevanti, ma ha messo in evidenza una modalità di affrontare i cambiamenti della propria vita che appare disturbante e inquietante.

Le reazioni in aula sono state palpabili, con i presenti sorpresi dalla freddezza manifestata dall’imputato, che ha apparso come distaccato da una realtà tragica. Questo fattore solleva interrogativi non solo sulla psiche di Impagnatiello, ma anche sulle dinamiche che hanno potuto portarlo a commettere un atto così estremo. Il contrasto tra la sua narrazione e le emozioni attese in una situazione tanto brutale ha avuto un forte impatto, rendendo ulteriormente complesso un caso già di per suo drammatico e difficile.

Le implicazioni del caso e il processo in corso

Il caso di Giulia Tramontano è stato oggetto di grande attenzione mediatica e pubblica, accendendo discussioni su temi quali la violenza di genere, l’emotività maschile e i rapporti interpersonali. Le testimonianze e le analisi presentate durante il processo non solo hanno contribuito a delineare la figura di Alessandro Impagnatiello, ma hanno anche aperto a riflessioni più ampie sulla società moderna e le sue vulnerabilità. L’assenza di rimorso mostrata dall’imputato invita a considerare le questioni più profonde relative alla psicologia maschile e al modo in cui le emozioni vengono gestite o negate.

Con il proseguire del processo, altri esperti audiovisivi e psicologi potrebbero essere chiamati a testimoniare, mentre il dibattito sull’omicidio di Giulia Tramontano prosegue a caratterizzare il discorso pubblico. In questo contesto, il focus rimarrà sulla capacità di intendere e volere di Impagnatiello e sull’interpretazione delle sue emozioni, che culmineranno in un verdetto atteso con ansia sia dagli interessati nel caso sia dall’opinione pubblica.

Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano

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